La cultura musicale degli organizzatori del Festival di Sanremo arriva, pensate, ai bolliti Take That, idoli delle bimbominkie del 1995 che domandavo alla rivistucola "Cioè" robe tipo: "Ma se io e il mio ragazzo (?) ci baciamo, e lui si bagna elle mutande, non è che lo sperma ci passa attraverso e rimango incinta?"
Ah, scusate, arriva anche ad Avril Lavigne, che iniziando col pop-punk (riff pecorecci, ritornelli per farli memorizzare ai neonati e qualche skatez che sfreccia nei video, più abiti stracciati pagati però 500 dollaro), è arrivata dopo 7 anni..ad avere lo stesso look scanzonato, ma più morigerato, cantando però in playback (troppa fatica altrimenti, i punk son dei borghesi che non vogliono sudare, non lo sapevate?) praticamente la sigla di Bim Bum Bam.
Tutto ciò con la speranza di ottenere ascolti da parte dei gggiovani.
Giovani, anzi, giovanissimi entranti al massimo nei 12 anni.
Viva l'Italia e viva i soldi buttati dalla Rai!
Grande Gianni, detto mani da portierone: "Ami l'Italia, vero?"
Scoop Sanremese: "Alle donne piacciono i fiori!" Grazie Belen!!!
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19 febbraio 2011
18 febbraio 2011
Aridaje col milione
Se Garibaldi aveva i Mille, Berlusconi ha il milione (d'altronde deve primeggiare in tutto, peccato che truffi sempre..), e purtroppo non si tratta del libro di Marco Polo, ma di casalinghe e postSfascisti alla deriva.
Se l'8 marzo scenderanno in piazza le donne del PDL (forse, d'altronde loro sono pragmatiche quando si tratta di organizzarsi per fare shopping, mica ritrovi da hippy), il 26 marzo sarà il turno di tutti i pidiellini: leggete questa meravigliosa news sul sito de Il Giornale.
E qual è la notizia bomba? Che anche stavolta ci sarà un milione di persone!
Link: "Un milione in piazza. No, scusata 150 mila" (Il Vallone)
Manifestazione politiche di donne diverse
(notate l'effetto 3D del foglietto spiegazzato)
Devo ritornare sulla manifestazione delle donne del 13 Febbraio 2011, a seguito delle reazioni delle piedilline che han parlato di manifestazione politica. Considerando che le ideatrici di questo nuovo movimento rosa sono antiberlusconiane si può parlare appunto di evento politico, di piazza politica, ma mica è un reato, anche perchè il termine politica non può certo essere considerato tale. Ma siamo sicuri? Non c'erano bandiere di partiti, a differenza di..guardate bene in alto..una piccola manifestazione indetta dal PDL qualche mese fa per la sicurezza nei parchi dove secondo loro le donne corrono troppi pericoli per la presenza di violentatori extracomunitari (sempre stranieri, eh, mi raccomando). A difesa di tutte le donne? Mah, a guardare questa manifestazione faziosa direi solo di quelle del PDL..
Ora guardate quest'altro ritaglio di giornale, dove si parla della suora presenta a Roma domenica.
Ma che dignità può sperare di avere una suora che non diverrà mai vescovA nè papessA e neanche pretA? Che dignità può sperare di ottenere da uno Stato (eh sì, mica è solo una religione il loro credo!) dittatoriale e misogino? L'importante è che lei sia felice della sua condizione, ma una vestita come una musulmana, insomma, non può certo fare la morale a un puttaniere!
Preparatevi a vedere in piazza le donne del PDL, loro sì che non saranno faziose e soprattutto loro sì che saranno libere, infatti intoneranno inni a Silvio (sigh!):
"Una mobilitazione delle donne del Pdl. Capeggiata dalle deputate. In difesa delle donne e del lavoro. Le donne del Pdl sono sul piede di guerra e pensano di organizzare una contro-manifestazione a sostegno del premier, imputato a Milano per concussione e prostituzione minorile nel caso Ruby. Ma in tutta Italia c’è mobilitazione da parte delle donne del Pdl. “Siamo qui oggi con un gazebo per affermare che noi donne del Pdl non siamo escort o veline, come invece dicevano gli slogan che hanno attraversato le piazze il 13 febbraio”. E così da qualche giorno continuano a fervere i preparativi per una manifestazione che potrebbe svolgersi l’8 marzo, o poco prima, proprio a dimostrazione che le piazze non sono solo di sinistra."
Link: "Le pidielline scendono in piazza a sostegno del premier" (L'Opinione)
Benigni ci ha esaltati troppo
Certo che se non fosse comparso Roberto Benigni, la puntata di ieri del Festival di Sanremo si sarebbe risolta in una farsa, perchè cantare canzonette non ci fa sentire uniti come italiani, ma come vittime di sogni amorosi (e non è bello: l'amore come lo intendiamo noi è una tragedia, se non c'è quella persona valiamo meno di zero e vogliamo morire, se invece c'è siamo super gelosi e finiamo per ammazzarla).
Grazie a lui abbiamo percorso momenti concitati della nostra storia, quando l'Italia era composta da tanti pezzetti, con all'esterno tanti corvi.
Però è possibile che anche per Benigni Churchill sia un eroe? Non gli bastò distruggere le industrie tedesche, nonostante la resa dei nazisti, no, dovette pure far radere al suolo intere città facendo migliaia di vittime (innocenti!). Un vero criminale di guerra!
E poi, come si fa a sopportare chi ancora incensa l'Impero Romano? Se fossi un ebreo o un etrusco non mi vanterei di questo passato italico!
La morale della favola di Benigni è che senza passato non siamo niente, ed è vero, perchè dal momento che viviamo dentro una società, una nazione, dobbiamo anche carpire i sentimenti che l'hanno fondata, costituita, dato vita pulsante, e allora è giusto ricordare i nostri martiri del Risorgimento, ma per non rovinare la favola non ha proseguito, Benigni, "decantando le gesta" del Fascismo, così come non ci ha detto che l'Italia visse fino alla fine della 2^ Guerra Mondiale sotto una monarchia (gli dò però atto di aver sottolineato il fatto che le donne votarono la prima volta solo nel 1946)
Benigni, troppa retorica storpia!
Se il patriottismo degenera sempre, perchè è così e lo è in ogni parte del mondo, non è forse ora di ammainare le bandiere?
Per fortuna oggi non dobbiamo difenderci da nessun'altra nazione troppo vicina da impensierirci, quindi faremmo meglio ad unirci "amorevolmente" coi nostri vicini, senza stare a badare troppo al nostro orticello ininfluente sulle sorti del mondo.
E poi, al giorno d'oggi, che differenza può esserci ad esempio fra un italiano e un francese? Nessuna, entrambi vivono in solitudine la loro condizione di cittadini globali, in solitudine perchè è un vivere senza storia, è un vivere legato ai soldi, alle merci che si hanno e che ci vengono fatte desiderare, è un vivere senza ideali, se non quello di avere sempre più negozi da raggiungere attraverso strade e mezzi sempre più veloci, è un vivere da omologati anche in fatto di gusti oltrechè dei consumi, ed entrambi consumano alla grande le risorse del mondo.
Non v'è più differenza fra gente di nazioni diverse, ma allo stesso tempo c'è il rischio che alcuni membri di una nazione non riconoscano come fratelli altri appartenenti alla stessa, per via delle loro idee diverse sul consumo (che è l'unica cosa che spinge l'uomo contemporaneo fuori di casa), quindi siamo arrivati all'assurdo positivo che un italiano possa sentirsi vicino ad un tibetano, così come un abitante della foresta amazzonica con un altro di una tribù africana minacciata dallo sviluppo industriale.
Le nazioni sono il passato, ora (soprattutto ora data la finitezza delle risorse) il mondo si divide fra chi distrugge e chi resiste.
"Le politiche neoliberiste degli ultimi vent'anni hanno posto le condizioni per lo sgretolamento del tessuto sociale, esaltando la libertà dell'individuo a scapito della dimensione collettiva." (La solitudine del cittadino globale", Zygmunt Bauman)
Grazie a lui abbiamo percorso momenti concitati della nostra storia, quando l'Italia era composta da tanti pezzetti, con all'esterno tanti corvi.
Però è possibile che anche per Benigni Churchill sia un eroe? Non gli bastò distruggere le industrie tedesche, nonostante la resa dei nazisti, no, dovette pure far radere al suolo intere città facendo migliaia di vittime (innocenti!). Un vero criminale di guerra!
E poi, come si fa a sopportare chi ancora incensa l'Impero Romano? Se fossi un ebreo o un etrusco non mi vanterei di questo passato italico!
La morale della favola di Benigni è che senza passato non siamo niente, ed è vero, perchè dal momento che viviamo dentro una società, una nazione, dobbiamo anche carpire i sentimenti che l'hanno fondata, costituita, dato vita pulsante, e allora è giusto ricordare i nostri martiri del Risorgimento, ma per non rovinare la favola non ha proseguito, Benigni, "decantando le gesta" del Fascismo, così come non ci ha detto che l'Italia visse fino alla fine della 2^ Guerra Mondiale sotto una monarchia (gli dò però atto di aver sottolineato il fatto che le donne votarono la prima volta solo nel 1946)
Benigni, troppa retorica storpia!
Se il patriottismo degenera sempre, perchè è così e lo è in ogni parte del mondo, non è forse ora di ammainare le bandiere?
Per fortuna oggi non dobbiamo difenderci da nessun'altra nazione troppo vicina da impensierirci, quindi faremmo meglio ad unirci "amorevolmente" coi nostri vicini, senza stare a badare troppo al nostro orticello ininfluente sulle sorti del mondo.
E poi, al giorno d'oggi, che differenza può esserci ad esempio fra un italiano e un francese? Nessuna, entrambi vivono in solitudine la loro condizione di cittadini globali, in solitudine perchè è un vivere senza storia, è un vivere legato ai soldi, alle merci che si hanno e che ci vengono fatte desiderare, è un vivere senza ideali, se non quello di avere sempre più negozi da raggiungere attraverso strade e mezzi sempre più veloci, è un vivere da omologati anche in fatto di gusti oltrechè dei consumi, ed entrambi consumano alla grande le risorse del mondo.
Non v'è più differenza fra gente di nazioni diverse, ma allo stesso tempo c'è il rischio che alcuni membri di una nazione non riconoscano come fratelli altri appartenenti alla stessa, per via delle loro idee diverse sul consumo (che è l'unica cosa che spinge l'uomo contemporaneo fuori di casa), quindi siamo arrivati all'assurdo positivo che un italiano possa sentirsi vicino ad un tibetano, così come un abitante della foresta amazzonica con un altro di una tribù africana minacciata dallo sviluppo industriale.
Le nazioni sono il passato, ora (soprattutto ora data la finitezza delle risorse) il mondo si divide fra chi distrugge e chi resiste.
"Le politiche neoliberiste degli ultimi vent'anni hanno posto le condizioni per lo sgretolamento del tessuto sociale, esaltando la libertà dell'individuo a scapito della dimensione collettiva." (La solitudine del cittadino globale", Zygmunt Bauman)
17 febbraio 2011
Che puzza
Si dice: durante l'inverno piove poco e i gas tossici hanno la meglio non facendoci respirare.
Bene, negli ultimi giorni ha piovuto, eppure..eppure ieri ero a piedi e a volte dovevo tossire per scacciare le impurità derivanti dai gas di scarico delle automobili.
Oggi ero in bici, anche perchè pensavo che andando più veloce il vento leggero provocato dal mio sposatamento mi avrebbe fatto subire meno quei miasmi, eppure..
Eppure oggi, forse ancora peggio di ieri, ho sentito davvero l'asfissia, e ho visto ingorghi alle 4 del pomeriggio, e ho pensato che davvero ci sono troppi vecchi e corrieri, perchè a quell'ora non è certo il traffico, ahimè ben peggiore, costituito da persone uscite dalle fabbriche e dagli uffici.
A Milano e a Torino i livelli delle varie sostanze nocive hanno sforato il tetto massimo consentito e ciò per un numero di giorni tale che ci farà recapitare qualche bella multa dall'Unione europea.
Non mi interessa sapere i dati precisi della quantità di queste sostanza, mi interessa solo poter dire che non si può andare avanti così: dov'è il progresso se la stragrande maggioranza dei cittadini ha bisogno ogni giorno dell'automobile per fare avanti e indietro? Ogni giorno per 30-40 anni sempre così. Assurdo! Un incubo!
Più le persone hanno la possibilità di comprarla (una volta gli operai avevano solo la bici!) e usarla (divieti solo nelle aree più ristrette dei centri storici), più questa loro finta libertà, imposta da una pubblicità che uccide il pensiero e l'autonomia, oltrechè da un'urbanizzazione sempre più estesa, creerà vittime innocenti come chiunque vesta i panni del pedone e del ciclista. Vittime a causa dell'aria schifosa e delle lamiere sfreccianti che in ogni momento possono colpirti.
Bene, negli ultimi giorni ha piovuto, eppure..eppure ieri ero a piedi e a volte dovevo tossire per scacciare le impurità derivanti dai gas di scarico delle automobili.
Oggi ero in bici, anche perchè pensavo che andando più veloce il vento leggero provocato dal mio sposatamento mi avrebbe fatto subire meno quei miasmi, eppure..
Eppure oggi, forse ancora peggio di ieri, ho sentito davvero l'asfissia, e ho visto ingorghi alle 4 del pomeriggio, e ho pensato che davvero ci sono troppi vecchi e corrieri, perchè a quell'ora non è certo il traffico, ahimè ben peggiore, costituito da persone uscite dalle fabbriche e dagli uffici.
A Milano e a Torino i livelli delle varie sostanze nocive hanno sforato il tetto massimo consentito e ciò per un numero di giorni tale che ci farà recapitare qualche bella multa dall'Unione europea.
Non mi interessa sapere i dati precisi della quantità di queste sostanza, mi interessa solo poter dire che non si può andare avanti così: dov'è il progresso se la stragrande maggioranza dei cittadini ha bisogno ogni giorno dell'automobile per fare avanti e indietro? Ogni giorno per 30-40 anni sempre così. Assurdo! Un incubo!
Più le persone hanno la possibilità di comprarla (una volta gli operai avevano solo la bici!) e usarla (divieti solo nelle aree più ristrette dei centri storici), più questa loro finta libertà, imposta da una pubblicità che uccide il pensiero e l'autonomia, oltrechè da un'urbanizzazione sempre più estesa, creerà vittime innocenti come chiunque vesta i panni del pedone e del ciclista. Vittime a causa dell'aria schifosa e delle lamiere sfreccianti che in ogni momento possono colpirti.
Le città e le strade fanno davvero paura! Al bando gli spot delle auto dispensatrici di morte!!!!!!!!!
I primitivi si uniscono in gruppi
Bisogna relativizziare, c'è questo bisogno perchè ci crediamo al centro del mondo!
Possibile che si parli di fascisti e antifascisti, possibile che ancora 66 anni dopo la fine del regime fascista ci siano dei giovani fascisti (come fanno ad essercene se non c'è più il partito fascista? Forse a causa delle famiglie con le loro tradizioni, credenze ed educazione forzata a senso unico?) che vanno in giro per le città italiane (solitamente per Roma e in rari casi per il Nord-Est) a caccia di singoli antifascisti da picchiare in gruppo? E poi ci si lamenta dei leghisti che al massimo cantano "Napoli fogna" o robe simili.
E' pieno di persone che edulcorano l'Impero Romano raccontando balle clamorose! Perchè ci si deve sempre sentire orgogliosi del passato della propria nazione (proprio tra virgolette, siccome mica è nostra, mica l'abbiamo scelta noi, mica ne traiamo vantaggi ad essere italiani anzichè giapponesi o hawaiani)?
Forse questa divisione politica, che verrà subito ancora chissà per quanto dai giovani, è solo una scusa per sfogarsi, ma è palese come solo in certe zone dell'Europa (Germania, Olanda, alcune parti dell'Est Europa, e in poche altre zone del mondo) avvengano ancora queste violenze, campeggino ancora questi odi che li fanno sentire vivi (i gggiovani, che pochi anni prima erano dei teneri bambini amati da tutti..), mentre il resto del mondo ci guarda e non capisce, proprio come noi guardiamo le rivolte africane e non capiamo chi sono quelli che stanno dall'altra parte.
Divisioni che sono lasciti dei nostri avi, gruppi che servono per omologare il prossimo, assoggettarlo al più forte e odiare chi vuole vivere in libertà, giusto per provare ad essere un dio con potere di vita e di morte.
Parlare di fascismo, antifascismo o comunismo è assurdo, perchè la questione di fondo è che la gente sente la necessità di assembrarsi combattendo i diversi perchè c'è il rischio che questi si uniscano per farli fuori, prendere i loro territori, risorse.
C'è qualcosa di molto primitivo in tutto ciò, e la tecnologia non può fare altro che peggiorare le cose, infatti vi sono armi sempre più terribili che con un clic possono determinare la fine dell'umanità. Clic ad esempio causato dal legittimo divieto di uno Stato sovrano di concedere le proprie terre e ricchezze allo Stato aggressore, invasore.
Possibile che si parli di fascisti e antifascisti, possibile che ancora 66 anni dopo la fine del regime fascista ci siano dei giovani fascisti (come fanno ad essercene se non c'è più il partito fascista? Forse a causa delle famiglie con le loro tradizioni, credenze ed educazione forzata a senso unico?) che vanno in giro per le città italiane (solitamente per Roma e in rari casi per il Nord-Est) a caccia di singoli antifascisti da picchiare in gruppo? E poi ci si lamenta dei leghisti che al massimo cantano "Napoli fogna" o robe simili.
Roma culla della civiltà?
AH AH AH AH AH AH
Penso che siamo un po' schiavi della propaganda che vuole farci vedere solo le cose belle, è come se tutta la società fosse una pubblicità infinita.AH AH AH AH AH AH
E' pieno di persone che edulcorano l'Impero Romano raccontando balle clamorose! Perchè ci si deve sempre sentire orgogliosi del passato della propria nazione (proprio tra virgolette, siccome mica è nostra, mica l'abbiamo scelta noi, mica ne traiamo vantaggi ad essere italiani anzichè giapponesi o hawaiani)?
Forse questa divisione politica, che verrà subito ancora chissà per quanto dai giovani, è solo una scusa per sfogarsi, ma è palese come solo in certe zone dell'Europa (Germania, Olanda, alcune parti dell'Est Europa, e in poche altre zone del mondo) avvengano ancora queste violenze, campeggino ancora questi odi che li fanno sentire vivi (i gggiovani, che pochi anni prima erano dei teneri bambini amati da tutti..), mentre il resto del mondo ci guarda e non capisce, proprio come noi guardiamo le rivolte africane e non capiamo chi sono quelli che stanno dall'altra parte.
Divisioni che sono lasciti dei nostri avi, gruppi che servono per omologare il prossimo, assoggettarlo al più forte e odiare chi vuole vivere in libertà, giusto per provare ad essere un dio con potere di vita e di morte.
Parlare di fascismo, antifascismo o comunismo è assurdo, perchè la questione di fondo è che la gente sente la necessità di assembrarsi combattendo i diversi perchè c'è il rischio che questi si uniscano per farli fuori, prendere i loro territori, risorse.
C'è qualcosa di molto primitivo in tutto ciò, e la tecnologia non può fare altro che peggiorare le cose, infatti vi sono armi sempre più terribili che con un clic possono determinare la fine dell'umanità. Clic ad esempio causato dal legittimo divieto di uno Stato sovrano di concedere le proprie terre e ricchezze allo Stato aggressore, invasore.
I dittatori non sono tutti uguali
Sappiate che per il TG5, l'unico problema libico è che Gheddafi è in carica "forse da troppi anni".
Non si ravvede, vero, in questa frase (demenzialstrategicoeconomicapolitica) l'amicizia fra il capo di questi "giornalisti", cioè Silvio Berlusconi, anche nostro premier "purtroppamente", e l'islamico dittatore militire libico amico dei terroristi, e soprattutto negatore di ogni libertà, di ogni forma di dissenso?
"Ma che ce frega, ma che c'importa, se papi Silvio è amico dei dittatori, ma dacce er vino, dacce da bere, che poi te venemo a trovà una de ste sere, ste sere, ste sere..olè!!!"
(E sull'esultanza finale si strappò digraziatamente una calza nera e si scoprì che le donnine di Arcore erano tali solo per il vestito e le movenze..sotto totalmente uomini!)
(E sull'esultanza finale si strappò digraziatamente una calza nera e si scoprì che le donnine di Arcore erano tali solo per il vestito e le movenze..sotto totalmente uomini!)
Cara dolce acqua
Noi abbiamo acqua in abbondanza, che non smette mai di uscire copiosa dai rubinetti e dalle fontane, a volte però a causa di lavori negli appartamenti è necessario chiudere le tubature e, nel caso non si venga avvisati in tempo, si passano ore senza questo elemento vitale.
Finalmente se ne capisce l'importanza, si capisce che senza acqua non si vive, che non è un bene come tutti gli altri, è quello più prezioso e che chi ce la fornisce non deve lucrarci, non deve sperare in profitti sempre più grandi (il progresso è questo: partire da 1 e arrivare a 1000 e poi ancora a 1000000 e via dicendo), ma dev'essere un ente pubblico perchè mi pare ovvio che un cittadino riceva dallo Stato, dopo essere stato defraudato della terra, un minimo per poter vivere, o no?
Si è parlato recentemente di privatizzazione del servizio idrico pubblico e molti ne sono favorevoli, anche perchè l'Italia, specie al Sud, è famosa per incresciosi buchi nei tubi che creano uno spreco questo sì progressivo. Così si confida in lavori da parte di privati che ovviamente dovranno rifarsi delle spese, ma nei Paesi più evoluti come Francia e Germania?
A Parigi e a Berlino si è tornati al servizio pubblico.
Recente è la notizia della capitale tedesca che, tramite referendum, ha appunto fatto marcia indietro annullando la privatizzazione dell'acqua, e sapete perchè? Perchè nonostante in Germania sia tutto efficente o quasi (ogni tanto anche lì ci sono stragi con treni che si scontrano), ci sono stati rincari del 35% per un costo di euro 5,12 a metro cubo rispetto agli euro 3,26 di Colonia. La società che gestiva l'acqua a Berlino era un mix tra pubblico e privato, ma nonostante il primo avesse la maggioranza delle azioni (50,1%), la maggior parte dei soldi finiva nelle casse delle aziende private (in questo caso Rwe e Veolia), infatti hanno incassato 1,3 miliardi di Euro contro i 696 milioni del comune di Berlino.
E' anche vero, però, che in un'altra città dove l'acqua è tornata pubblica, sono avvenuti ugualmente degli aumenti (Postdam), ma non se ne conosce il motivo. Probabilmente per via del fatto che il Comune voleva rifarsi dei soldi che non ha potuto incassare in precedenza, o per via di lavori di ammodernamento svolti male.
Link: "Berlino dice nein all'acqua privatizzata" (La Stampa, PDF)
Finalmente se ne capisce l'importanza, si capisce che senza acqua non si vive, che non è un bene come tutti gli altri, è quello più prezioso e che chi ce la fornisce non deve lucrarci, non deve sperare in profitti sempre più grandi (il progresso è questo: partire da 1 e arrivare a 1000 e poi ancora a 1000000 e via dicendo), ma dev'essere un ente pubblico perchè mi pare ovvio che un cittadino riceva dallo Stato, dopo essere stato defraudato della terra, un minimo per poter vivere, o no?
Si è parlato recentemente di privatizzazione del servizio idrico pubblico e molti ne sono favorevoli, anche perchè l'Italia, specie al Sud, è famosa per incresciosi buchi nei tubi che creano uno spreco questo sì progressivo. Così si confida in lavori da parte di privati che ovviamente dovranno rifarsi delle spese, ma nei Paesi più evoluti come Francia e Germania?
A Parigi e a Berlino si è tornati al servizio pubblico.
Recente è la notizia della capitale tedesca che, tramite referendum, ha appunto fatto marcia indietro annullando la privatizzazione dell'acqua, e sapete perchè? Perchè nonostante in Germania sia tutto efficente o quasi (ogni tanto anche lì ci sono stragi con treni che si scontrano), ci sono stati rincari del 35% per un costo di euro 5,12 a metro cubo rispetto agli euro 3,26 di Colonia. La società che gestiva l'acqua a Berlino era un mix tra pubblico e privato, ma nonostante il primo avesse la maggioranza delle azioni (50,1%), la maggior parte dei soldi finiva nelle casse delle aziende private (in questo caso Rwe e Veolia), infatti hanno incassato 1,3 miliardi di Euro contro i 696 milioni del comune di Berlino.
E' anche vero, però, che in un'altra città dove l'acqua è tornata pubblica, sono avvenuti ugualmente degli aumenti (Postdam), ma non se ne conosce il motivo. Probabilmente per via del fatto che il Comune voleva rifarsi dei soldi che non ha potuto incassare in precedenza, o per via di lavori di ammodernamento svolti male.
Link: "Berlino dice nein all'acqua privatizzata" (La Stampa, PDF)
Quei leghisti svizzeri
Ph: Bill Owens
Altro che la Lega Nord e i suoi fantomatici fucili (che in realtà vengono usati solo per andare a caccia e ammazzarsi fra di loro): in Svizzera la gente sembra molto più problematica e fissata con la sicurezza, che non vuol dire altro che poter sparare al primo "stronzo" che osa calpestare l'erba del mio giardinetto inglese ("Ehhh signora, che ci vuol fare, di questi tempi lo sa, non si sa mai con chi si ha a che fare!"), anzichè ai ladroni che stanno in alto nella piramide sociale (ma è così da sempre l'animo degli uomini medi), infatti un recente referendum ha bloccato la proposta di legge delle Sinistre che volevano vietare il possesso e l'uso dei fucili da parte degli uomini svizzeri, ricevuti grazie alle esercitazioni militari che avvengono ogni estate, eh sì, perchè nella liberale Svizzera tutti gli uomini sono costretti ad esercitarsi coi fucili ed altro per essere pronti alla difesa della Patria.
Sapete qual è stato uno dei motivi che hanno portato ad indire questo referendum?
Gli omicidi, pensate un po', nella "sacra" famiglia. Checchè ne dicano politici e religiosi, la famiglia è la culla del male, al suo interno ci creano dinamiche da film horror e tutti gli omicidi lo dimostrano!
Se in Svizzera ci fosse un partito come la Lega Nord che minaccia di scendere nella capitale coi fucili ci sarebbe da preoccuparsi davvero e le possibilità ci sarebbero anche (metti che qualche Brunetta o Tremonti locali sbagli leggermente i conti: gli svizzeri sono degli automi precisini e si incazzano per niente), considerando che vietando la costruzione di nuove moschee, magari ci sarà una ribellione e conseguente scontro fra musulmani e cattolici.
Qual è il problema delle moschee, che possono creare zone franche dove i musulmani possono dialogare di terrorismo? Ma se è un grande loro luogo di ritrovo, sarà anche più facile per noi autoctoni entrare e stanare i sovversivi, o è forse meglio che si ritrovino nelle cantine, nei garage come tanti topi a noi invisibili?
16 febbraio 2011
Se io fossi un potente sarei felice di Silvio
Se io fossi un potente sarei ben felice della presenza di Berlusconi come uomo politico, così come della presenza di qualsiasi altro politico che attiri l'attenzione con la sua stessa potenza.
Perchè? Non per favori illegali, ma per il semplice fatto che un politico risponde (se così si può dire, siccome lui parla, ma non ascolta le nostre domande perchè non ci si incontra mai, anche grazie ai massmedia) del suo operato di fronte a milioni di persone, mentre un potente no, potente che può essere un banchiere, un industriale, un qualsiasi datore di lavoro intento a fregare il prossimo per avere il maggior numero di soldi dentro la sua pancia (il conto corrente è assimilabile ad una pancia, e sappiamo bene come le mamme preferiscano generalmente i figli un po' robusti perchè per loro sinonimo di salute, salute degenerata, ma sempre salute), ma solo, di volta in volta, a poche migliaia di lavoratori, sottoposti, consumatori e correntisti.
Tutta gente, tranne nel caso dei lavoratori intesi come operai, che non si sentono vittime, ma anzi si sentono vivi quando comprano, quando entrano negli uffici e quando inseriscono e prelevano soldi dalla banca, si sentono ben inseriti nella società e non vedono incongruenze, ipocrisie, degenerazioni, distruttività e non saranno mai a capo di moti di protesta intenti a cambiare le cose, al massimo a migliorarle.
Oggi, se io fossi un potente che ha delocalizzato il suo impianto industriale in Polonia o in Serbia, o la cui industria è una bomba chimica pronta ad esplodere facendo centinaia di vittime e distruggendo la vita nei mari, sarei ben felice, siccome ogni giorno c'è sempre qualcosa che non va in Berlusconi ed oggi sicuramente si parlerà della canzonetta umoristica-satirica di Luca e Paolo sulle vicende hard di Berlusconi.
Guardate la foto sopra, non è la degna rappresentazione di questa società?
Chi bada ai fatti più o meno privati (ma sicuramente poco importanti per la società, la salute e l'ambiente) dei politici non è un forse un comico, cioè uno che come un impiegato modello cerca solo distrazione?
"Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna"
(Francesco Guccini, Cyrano)
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna"
(Francesco Guccini, Cyrano)
15 febbraio 2011
Viaggi senza confini, barche, barchette
Nel mondo dominato dal capitale, dai numeri, numerini e numeretti (oltrechè dalle canzonette e puttanieri), si può viaggiare in tutto il mondo se i numeri stanno dalla propria parte.
Basta pagare ed è fatta, il sogno diventa realtà.
L'unica cosa che conta è la somma di denaro che uno riesce ad ottenere col suo lavoro, non importa quale, somma di denaro che darà alle aziende di trasporto, non importa se quel viaggiatore è uno sfruttatore, ladro, evasore, devastatore: basta pagare e il mondo sarà suo per un'eterna vacanza stando seduto sul suo bel seggiolino in aeroplano o nel lettino di una nave.
Non si bada alla moralità, la selezione riguarda solo la quantità di denaro, così ecco che tante persone, fra cui sicuramente molte brave, innocenti, con altre più cattive ed aggressive, se sprovviste di contanti e carte di credito non possono muoversi, ma rimanere confinate nella loro sacca di estrema povertà. Se un ricco si vuole spostare da un Paese all'altro può farlo benissimo: da Londra a Rio, da Rio a Tokyo e poi alle Hawaii, magari passando dal Kenya.
Se un povero che se ne vuole andare, e che è tale non per colpa sua, ma perchè il suo governo non gli dà gli strumenti necessari neanche per mangiare (o glieli nega svendendo il territorio ad imprese straniere, magari per farci dei mega pascoli distruggendo quindi le possibilità di coltivare, negandogli l'acqua e ciò che possiede) e per questo scappa, sarà sicuramente un futuro criminale che quindi non deve minimamente osare a venire in Occidente alla ricerca di un piatto ed un tetto, perchè spaventerebbe le felici (uh!) masse di borghesi intenti a spendere e spandere.
Pensate che l'UE (Frontex) si lamenta per la frontiera colabrodo sita fra Grecia e Turchia, ma le frontiere sono ingiuste (infatti praticamente non ne esistono per le merci e le aziende), così com'è ingiusto scegliere degli immigrati a dispetto di altri solo perchè istruiti: è un prelievo che serve solo all'economia, è una scelta utilitaristica, non bada al benessere (inteso come possibilità di mangiare, non cioè come lo intendo in modo patologico Berlusconi e tutti i miliardari spreconi, inquinatori e devastatori) che necessitano i poveri che infatti vengono rispediti indietro senza risolvere nulla sul lungo periodo.
"Alcuni di loro sono migranti alla ricerca di condizioni economiche migliori, alla mercé delle bande che gestiscono il traffico di individui. Tuttavia molti altri sono cittadini iracheni e afgani alla ricerca di asilo politico, il cui trattamento da parte delle autorità greche è stato definito ingiustificabile dalle Nazioni Unite e dall'Unione europea" (link PressEurop),
"Fino a pochi anni fa le rotte dell’immigrazione transitavano dal Sahara e approdavano in Spagna, attraverso lo Stretto di Gibilterra, e in Italia via mare. Oggi, tra barriere elettrificate e pattugliamento del Canale di Sicilia, la rotta privilegiata è divenuta, appunto, il confine greco - turco.
Problema irrisolto, dunque, e solo spostato pochi chilometri più in là. Chilometri che permettono però a molti governi di celebrare il successo di politiche che nascondono la polvere sotto al tappeto. È quanto fatto dall’Italia, ad esempio, in seguito alla firma del Trattato di Amicizia con la Libia" (link Glieuros).
Fin troppe volte noi abbiamo stretto accordi coi dittatori, fregandocene della vita dei vari popoli. Se la gente scappa un motivo ci sarà ed è lo stesso che spinse noi europei a fuggire in altri continenti, compresa la stessa Africa del Nord.
FESTIVAL DI SANREMO, solita stronzata capitalista
Dopo le elezioni, ecco un altro evento di grande distrazione per la massa convinta di vivere nel migliore dei mondi possibili, ovvero il Festival di Sanremo o San Remo o San-Remo, ovvero un evento in cui un ristretto numero di persone sceglie quali canzoni sono più italiane, quali sono più orecchiabili/canticchiabili, insomma qualcosa di veramente importante!
Mi hanno sempre fatto ridere queste manifestazioni, anzi pena, perchè sembra (e però è vero) che la gente non abbia dei propri gusti e che questi glieli debba fornire la mamma Tv o la nonna radio, in modo da unirsi con semplici melodie (e chi non si unisce ha seri problemi e verrà mandato in manicomio!)
Morandi, il presentatore, mi fa paura, sembra una ruga unica col parrucchino, la Canalis se non sculetterà come ai tempi di Striscia chi se la filerà? E Belen, le cui gesta più memorabili sono le effusioni d'amore col vispo Corona, cosa saprà dire? Io mi immagino attimi di panico, perchè sicuramente si incarterà, ma soprattutto voglio che il vincitore venga soffocato fra le sue tette!
Questa è una recente news che ho appena letto:
"I bookmakers sono al lavoro e danno come super favoriti Emma Marrone e i Modà."
Cavolo, dei fenomeni, e se lo dice gente che vive per fare il colpo gobbo come non fidarci? Cosa centrino i soldi delle scommesse con la musica non si sa, ma si sa invece che in ogni aspetto della nostra vita devono entrare i soldi, altrimenti ci sentiamo sviliti se non morti.
Ma fino a quando si dovrà andare avanti con le classifiche, i premi, i vincitori? Che bisogno ce n'è? Se alla maggioranza dei giurati o del pubblico piace una canzone, non vedo perchè questa debba essere considerata la migliore! Sarà la migliore per loro e magari lo è solo durante quei giorni, così come io per una settimana ascolto i Genesis e quella dopo i Megadeth, ma mica dico che uno gruppo sia meglio dell'altro. Queste sono scelte che rispecchiano a pieno la nostra società che sa solo dividerci, creare inutile competizione e disperazione in chi, pur bravo, non viene apprezzato dai più perchè il gusto della massa è stato indirizzato verso qualcun'altro o verso un determinato genere.
E per la serie "puoi scegliere ma non puoi non scegliere" (massima fondamentale del mondo capitalista con la sua finta libertà), ecco il più inutile dei sondaggi di Donna Moderna (cioè quella donna che si traveste da uomo per guidare aziende da nazista pura o quella donna che si trucca e veste da battona per fare tanti soldi per poi comprarsi tanti altri trucchi e vestiti): "Chi preferite tra Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez?" E gli italiani non hanno dubbi, sostengono la Canalis, per lei tifa l'84 per cento del campione intervistat (link Agi). Eh, scusate, se c'è un'italiana si fa il tipo per un'italiana, mi pare ovvio! Viva le barriere!
Avendo menzionato due artisti in gara, veniamo al testo di una canzone, ovvero quello scritto da Giusy Ferreri: la sua canzone, intitolata "Il mare immenso", è molto legata ai liquidi, infatti cita il mare, il fiume e il sangue. Un esperto della canzone italiana, Giuseppe Antonelli, dice che ci sono troppe metafore incongruenti (link Rockol) e il voto è pari a 4,5. Complimenti! D'altronde una canzone in cui si parla ancora di uno stantio rapporto di coppia dove il problema è che non si fa più l'amore, non poteva meritare molto di più!
Mi hanno sempre fatto ridere queste manifestazioni, anzi pena, perchè sembra (e però è vero) che la gente non abbia dei propri gusti e che questi glieli debba fornire la mamma Tv o la nonna radio, in modo da unirsi con semplici melodie (e chi non si unisce ha seri problemi e verrà mandato in manicomio!)
Morandi, il presentatore, mi fa paura, sembra una ruga unica col parrucchino, la Canalis se non sculetterà come ai tempi di Striscia chi se la filerà? E Belen, le cui gesta più memorabili sono le effusioni d'amore col vispo Corona, cosa saprà dire? Io mi immagino attimi di panico, perchè sicuramente si incarterà, ma soprattutto voglio che il vincitore venga soffocato fra le sue tette!
Questa è una recente news che ho appena letto:
"I bookmakers sono al lavoro e danno come super favoriti Emma Marrone e i Modà."
Cavolo, dei fenomeni, e se lo dice gente che vive per fare il colpo gobbo come non fidarci? Cosa centrino i soldi delle scommesse con la musica non si sa, ma si sa invece che in ogni aspetto della nostra vita devono entrare i soldi, altrimenti ci sentiamo sviliti se non morti.
Ma fino a quando si dovrà andare avanti con le classifiche, i premi, i vincitori? Che bisogno ce n'è? Se alla maggioranza dei giurati o del pubblico piace una canzone, non vedo perchè questa debba essere considerata la migliore! Sarà la migliore per loro e magari lo è solo durante quei giorni, così come io per una settimana ascolto i Genesis e quella dopo i Megadeth, ma mica dico che uno gruppo sia meglio dell'altro. Queste sono scelte che rispecchiano a pieno la nostra società che sa solo dividerci, creare inutile competizione e disperazione in chi, pur bravo, non viene apprezzato dai più perchè il gusto della massa è stato indirizzato verso qualcun'altro o verso un determinato genere.
E per la serie "puoi scegliere ma non puoi non scegliere" (massima fondamentale del mondo capitalista con la sua finta libertà), ecco il più inutile dei sondaggi di Donna Moderna (cioè quella donna che si traveste da uomo per guidare aziende da nazista pura o quella donna che si trucca e veste da battona per fare tanti soldi per poi comprarsi tanti altri trucchi e vestiti): "Chi preferite tra Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez?" E gli italiani non hanno dubbi, sostengono la Canalis, per lei tifa l'84 per cento del campione intervistat (link Agi). Eh, scusate, se c'è un'italiana si fa il tipo per un'italiana, mi pare ovvio! Viva le barriere!
Avendo menzionato due artisti in gara, veniamo al testo di una canzone, ovvero quello scritto da Giusy Ferreri: la sua canzone, intitolata "Il mare immenso", è molto legata ai liquidi, infatti cita il mare, il fiume e il sangue. Un esperto della canzone italiana, Giuseppe Antonelli, dice che ci sono troppe metafore incongruenti (link Rockol) e il voto è pari a 4,5. Complimenti! D'altronde una canzone in cui si parla ancora di uno stantio rapporto di coppia dove il problema è che non si fa più l'amore, non poteva meritare molto di più!
14 febbraio 2011
Donne in piazza
Tante, tantissime donne, si dice 1 milione, quelle scese in piazza sotto il nome di Popolo Rosa, ieri domenica 13 febbraio 2011, nelle più diverse piazze italiane per parlare dei loro problemi sul lavoro, in famiglia, nella società in generale, ispirate, pensate un po', dall'ormai famosissima Ruby (chiamata da una sua amica Rubby troia), amica di Berlusconi. Mi fa un po' ridere l'aver presto come spunto una vicenda politica, quando la condizione della donna è da millenna critica..
Vediamo cosa si legge sui giornali odierni:
Corriere della Sera: "Siamo un milione. La piazza è delle donne."
"..movimento spontaneo nato sull'onda del caso Ruby e che andrà avanti fino a cambiare il volto delle Istituzioni (1). "Adesso dobbiamo andare al governo".."Un premier donna", invoca l'attrice che ha gridato dal palco "Siamo un milione!"
Centinaia di migliaia di donne scendono nelle piazze e chiedono le dimissioni di Berlusconi (2), scrivendo una nuova pagina politica e di costume.
Qualcuno parla di rivoluzione culturale (3)..racconta un'Italia che vuole cambiare ed evocano una riscossa più civica che femminista.
.. I cartelli fai da te: "Sono la nonna di Mubarak", ha scritto una signora dai capelli bianchi. E un'altra: "Napolitano, una Clio tutta la vita. Berlusconi, una escort tutte le notti" (4). "Vogliamo un Paese che rispetti le donne" (5).
Per l'avvocato Giulia Bongiorgno "il festino hard non può essere il criterio di selezione della classe dirigente" (6). La regista Cristina Comencini grida "lavoro e libertà ci sono dovuti, adesso". Francesca Izzo, una delle ideatrici, dà appuntamento all'8 marzo: "Da questa piazza non si torna indietro, ci impegnamo a costruire gli Stati generali delle donne italiane".
1: Quindi è un nuovo partito politico che prenderà più voti del PDL e Lega Nord, o perlomeno più di PD+IDV+UDC o SEL? Le femministe che decenni fa erano più numerose e più incazzate cambiarono codesto volto? E se riuscessero a cambiarlo sarà scongiurato il pericolo che una presidentessa scelga qualcuno perchè "Uhm, ma che bel ragazzino" o qualcuna "Perchè sai..essere etero non va più di moda"
2: E' notorio come sia stato Berlusconi il fondatore del Patriarcato.
3: Speriamo che denigrando il meretricio, venga rivalutato il sesso libero e abolito il matri-monio!
4: Se Clio fosse la moglie di un'operaio e abitasse in periferia, vorrei proprio vedere se lo prenderebbe per mano, se sarebbe felice, eccetera, eccetera.
5: Paese è un soprannome di Berlusconi?
6: Non sempre ciò che è lecito è morale, così come una puttana non è per forza peggiore di un laureato arrivista col pancione da riempire.
7: Capito donne? Ora si fa come dicono loro, niente più sesso in cambio di soldi, forza tutte a sgobbare in fabbrica e a fare le brave mogliettine.
In quest'altro articolo dal titolo "L'opposizione applaude, ministre contro i cortei", sempre del Corriere della Sera, possiamo leggere le reazioni di alcuni politici:
"Interviene la politica sulle manifestazioni di ieri in difesa della dignità della donna. Interviene e dice la sua, la politica che era in piazza e che non c'era, che ha appogiato le proteste e quella che se n'è distanziata.
Reagiscono con durezza le donne ministro del governo Berlusconi.
Maria Stella Gelmini: "Le donne scese in piazza sono solo radical chic che manifestano per fini politici. Si tratta delle solite eroine snob della sinistra uscite dai loro salotti per tentare di strumentalizzare la questione femminile e attaccare un governo che continua ad avere la fiducia degli italiani".
Attacca anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo: "Non mi piacciono le donne che manifestano contro altre donne, e quelle scese in piazza non sono tutte, ma solo quelle che si oppongono al governo. Se l'Italia fosse quella descritta dalle donne in piazza, non avremmo donne alla guida degli industriali, del maggior sindacato italiano, nel governo in ruoli chiave e con la maggiore rappresentanza in Parlamento della storia repubblicana".
Toni più sfumati per Mara Carfagna: "Chi ha responsabilità di governo ha sempre il dovere di ascoltare la piazza. Da domani continueremo a lavorare con maggiore vigore per le donne italiane, per garantire loro opportunità, servizi e sicurezza. Spiace che l'occasione di discutere di condizione femminile e libertà sia stata sprecata nell'ennesimo corteo contro il governo".
Dario Franceschini: "Questo è l'inizio della spallata definitiva al governo".
Alle ministre replica Roby Bindi con fermezza: "Siamo qui tutte insieme per restituire dignità alle donne e al Paese, questo movimento non si fermerà".
Romano Prodi: "Credo che le donne abbiano dato un grande segnale al risveglio dell'Italia".
C'è persino Sara Giudice del PDL, l'anti-Minetti, consgiliere di circoscrizione a Milano. Dice: "Si può essere donne di destra con dignità, non siamo tutte velice. Questa è una manifestazione di donne perbene"."
E' la volta de Il Giornale:
"Il nemico è lui, il Sultano. Quel Silvio Berlusconi che paragonano a Mubarak, Gheddafi o Ben Alì per infiammare piazza del Popolo.Sui manifesti c'è la sua foto dietro le sbarre e la frase: "Vogliamo vederti così".
Impazzano i riferimenti alle notte di Arcore: "Ci Ruby il futuro", "Sono la nipote di mio zio", "Cervelli in funga dal bunga bunga".
La manifestazione per la dignità della donna intitolata "Se non ora quando?" è annunciata come civile e non politica, ma nei fatti è violentemente contro Berlusconi e il suo governo, "che ha sempre fatto una politica contro le donne, ma la misura è colma".
..Che le donne conquistano il Parlamento per salvare lo Stato dal declino, come nell'opera di Aristofane? Questa folla sembra convinta che farà cadere il leader dai quasi tre milioni di preferenze.
..Lunetta Savino recita brani dei "Monologhi della vagina" (quella sua, esordisce, "è arrabbiata"). Un'altra relatrice ripete i dati sul lavoro delle donne sottopagato e sottoapprezzato, lontano dalla parità dei sessi. "Vogliamo che faccia carriera chi esce da una scuola per dirigenti, non da letto sfatto di un politico".
Di escort e puttane si parla molto sugli striscioni".
Ma Berlusconi che dice a proposito?
Che è "faziosa e il teorema giudiziario una vergogna, che non ha nessun riscontro nella realtà" (link Ansa)
E infatti la piazza è finanziata da PD e CGIL (fonte: Il Giornale)
Ora è il turno di Paolo Guzzanti, il liberale stufo del libertinaggio di Berlusconi che svilisce le donne trattandole come pezzi di carne. Allora, che dirà il "nostro eroe"? Semplice, "La piazza è golpista", un'affermazione da niente, oserei dire!
E' bene però precisare che lui non si rimangia le accuse di mignottocrazia che fece tempo fa al PDL (uscendone), ed anzi si compiace del fatto che anche Il Giornale abbia notato questo andazzo, ma pur essendo contro questa manifestazione non è tornato a cuccia.
" E questo è un paio di maniche. Un altro paio di maniche è vedere e sentire la Come ogni liberale odio e avverso i moti di piazza, ma adoro vedere finalmente le femministe in piazza per rivendicare, proteggere e difendere la dignità calpestata delle donne, che è l'effetto perverso della mignottocrazia.piazza egizianizzata alla moda dei Fratelli Musulmani: questo mi fa accaponare la pelle.
La piazza mobilitata va benissimo .., ma quando si ha di fronte un avversario politico, l'uso della piazza al fine di costringerlo alle dimissioni rivela un'intenzione golpista: inefficace nelle sue conseguenze, ma golpista nelle intenzioni.
Battere politicamente Berlusconi è un dovere di chi sta all'opposizione, ma abbatterlo con armi improprie è un atto non tanto contro Berlusconi, ma contro la democrazia".
Danni economici
Non ricordo dove lessi che l'Ansa è un'azienda fondata da dei lobbisti cospiratori..
In effetti a leggere notizie come questa di un'incendio c'è da meditare (link)
"Incendio in deposito nel veronese.. tonnelate di merce bruciata.. I danni, non ancora quantificati, dovrebbero essere nell'ordine di diversi milioni di euro."
Danni in milioni di Euro, danni relativi alle merci e basta.
Ma parlare dei danni ambientali e inserire una foto per farci pensare a questo dramma che colpisce non solo i proprietari di questa azienda e i lavoratori, ma tutti quelli che abitano nei paraggi?
L'attenzione viene sempre concentrata sui soldi, dimostrazione forse di quant è palese che le nostre azioni siano contro la vita.
In effetti a leggere notizie come questa di un'incendio c'è da meditare (link)
"Incendio in deposito nel veronese.. tonnelate di merce bruciata.. I danni, non ancora quantificati, dovrebbero essere nell'ordine di diversi milioni di euro."
Danni in milioni di Euro, danni relativi alle merci e basta.
Ma parlare dei danni ambientali e inserire una foto per farci pensare a questo dramma che colpisce non solo i proprietari di questa azienda e i lavoratori, ma tutti quelli che abitano nei paraggi?
L'attenzione viene sempre concentrata sui soldi, dimostrazione forse di quant è palese che le nostre azioni siano contro la vita.
A San Valentino festeggiamo l'amore nella sua interezza
Non spaventatevi per il titolo che non è un'enciclica nazi-papale, nè lo slogan di una campagna pubblicitaria che vuol farci credere che l'amore scoppierà con maggiore intensità solo nel caso in cui si acquistino gioielli e diamanti (insanguinati, tutti sono insanguinati), giusto per mandare avanti questo baraccone consumistico mercificatorio e disumanizzante, ma si riferisce (il titolo) all'amore con le sue conseguenze.
Siamo abituati fin troppo bene con la parola amore, da snobbare le conseguenze di questo sentimento possessivo e ossessivo, perciò mi chiedo se si festeggia oggi, o in altra apposita data, tutto l'odio che sviscera da un uomo lasciato, tradito o geloso.
Grazie al reato di stalking siamo venuti in possesso di dati stupefacenti, infatti sono sempre di più e a migliaia le donne che denunciano fidanzati, mariti, amanti e altri rompiscatole, non tanto per le loro avances, quanto per le loro minacce del tipo "Se non torni da me t'ammazzo".
Quanti di noi non si sono fissati almeno una volta nella vita con una ben precisa ragazza, che sembrava averci ferito mortalmente non volendoci al suo fianco?
Generalmente l'uomo, per non tradire "l'ordine divino" del non desiderare la donna d'altri (sigh), se ne deve trovare una tutta per sè, anche perchè questo stretto legame gli serve alquanto. Immaginate un uomo, un marito qualunque sprovvisto di donna, di moglie: come farà a cucinare, spolverare, lavare, stirare, cucire, fare i conti della serva, etc.? Non ce la fa e oltre a servirsene per questi compiti, gli serve anche per le coccole, per sentirsi rinfrancato, proprio come faceva la sua mamma. E come si fa a vivere senza mamma? E' quasi impossibile! E allora ecco l'attaccamento senza vie d'uscita di un uomo verso una ben precisa donna che gli ricorderà la sua mamma.
Quindi, mi chiedo, chissà se è oggi che si festeggiano i litigi, le botte, i piatti lanciati, le porte sbattute, i coltelli conficcati, le separazioni, i divorzi, il ritrovarsi in tribunale, le spese processuali, gli alimenti, le proprietà da dividersi e soprattutto i morti?
Informatevi sulle donne ammazzate dai partner e poi scendete in piazza contro il matrimonio, altro che contro Silvio che non ha mai picchiato una donna.
Siamo abituati fin troppo bene con la parola amore, da snobbare le conseguenze di questo sentimento possessivo e ossessivo, perciò mi chiedo se si festeggia oggi, o in altra apposita data, tutto l'odio che sviscera da un uomo lasciato, tradito o geloso.
Grazie al reato di stalking siamo venuti in possesso di dati stupefacenti, infatti sono sempre di più e a migliaia le donne che denunciano fidanzati, mariti, amanti e altri rompiscatole, non tanto per le loro avances, quanto per le loro minacce del tipo "Se non torni da me t'ammazzo".
Quanti di noi non si sono fissati almeno una volta nella vita con una ben precisa ragazza, che sembrava averci ferito mortalmente non volendoci al suo fianco?
Generalmente l'uomo, per non tradire "l'ordine divino" del non desiderare la donna d'altri (sigh), se ne deve trovare una tutta per sè, anche perchè questo stretto legame gli serve alquanto. Immaginate un uomo, un marito qualunque sprovvisto di donna, di moglie: come farà a cucinare, spolverare, lavare, stirare, cucire, fare i conti della serva, etc.? Non ce la fa e oltre a servirsene per questi compiti, gli serve anche per le coccole, per sentirsi rinfrancato, proprio come faceva la sua mamma. E come si fa a vivere senza mamma? E' quasi impossibile! E allora ecco l'attaccamento senza vie d'uscita di un uomo verso una ben precisa donna che gli ricorderà la sua mamma.
Quindi, mi chiedo, chissà se è oggi che si festeggiano i litigi, le botte, i piatti lanciati, le porte sbattute, i coltelli conficcati, le separazioni, i divorzi, il ritrovarsi in tribunale, le spese processuali, gli alimenti, le proprietà da dividersi e soprattutto i morti?
Informatevi sulle donne ammazzate dai partner e poi scendete in piazza contro il matrimonio, altro che contro Silvio che non ha mai picchiato una donna.
Belisario a tutto spiano
Lascio la parola ad un bravo politico:
il senatore dell'IDV Felice Belisario si pronuncia su tre argomenti scottanti: scorie nucleari, sbarco degli immigrati e foto dei festini di Berlusconi:
"La lista dei siti per le scorie nucleare sia pubblica"
“Il governo ha ricevuto in gran segreto dalla Sogin, società che dovrebbe gestire i rifiuti nucleari, ha lista dei possibili siti. Siamo preoccupati per la sistematica violazione della trasparenza che impone a chi ci governa a non trattarci da sudditi e quindi di informare i cittadini di ogni scelta. Sul nucleare é bene dire chiaro e tondo che il ritorno al nucleare serve solo per buttare soldi pubblici e favorire la solita cricca politico-affaristica da cui mi auguro il centrosinistra tutto prenda le distanze. In ogni caso il referendum spazzerà via un un esecutivo agonizzante che spera, nascondendo documenti fondamentali che dovrebbero essere pubblici, di farla franca. Non sanno che prima o poi dovranno dichiarare pubblicamente dove sistemeranno le centrali e affrontare la reazione dei cittadini che sono pronti a fare le barricate per evitare lo sfregio del territorio. Basta scherzare con la nostra salute e con quella dei nostri figli. Sono ben 52 le aree che potrebbero essere attrezzate per il deposito di scorie nucleari."
"Gli sbarchi di Lampedusa continuano, il governo è in ritardo. Ora la solidarietà prevalga sull'egoismo della Lega"
“Complimenti al governo che ha capito con tre giorni di ritardo che forse c’era un’emergenza da risolvere e 3000 immigrati da gestire a Lampedusa. Il centro di accoglienza finora è restato chiuso. Evidentemente qualche forza politica non poteva accettare l’idea di aprirlo perché questo avrebbe significato il fallimento di tutte le teorie ideologiche sulla sicurezza, sui respingimenti, sulle alleanze con i dittatori del nord Africa. Siamo all’emergenza umanitaria ed è bene che questo governo, per un momento, dimentichi di essere a trazione leghista e faccia prevalere i valori della solidarietà rispetto a quelli dell’egoismo”
Sulle foto pubblicate da Il Giornale: "Anche di Cicciolina esistono foto caste".
“Complimenti allo scoop del Giornale che è riuscito ad accaparrarsi le foto delle feste private di Berlusconi. Ma davvero la testata di proprietà del presidente del Consiglio e diretta da Sallusti pensa di prenderci per idioti?”
13 febbraio 2011
Fastidioso calcio in Tv e spot auto
Il calcio è uno sport che mi piace fin da quando ero piccolo e ci ho giocato dappertutto, a scuola, ai giardinetti, in spiaggia, in campi veri (anche all'estero), ma non capisco il tifo esagitato di molti giovani: è incredibile come questi spettatori paganti (e non pagati) prendano le difese di una società come se fossero soldati intenti a difendere la loro patria o intaccare quella altrui per accaparrarsi risorse primarie; quando si gioca fra amici, a parte non esserci i tifosi, non nascono mai screzi e odi così profondi, d'altronde è un gioco, invece viene preso seriamente come un lavoro dove il prossimo è in errore se difende il suo spazio, perchè non fa procedere il nostro profitto!
A parte questo, volevo soffermarmi brevemente su una cosa che mi dà molto fastidio, ovvero le inquadrature delle regie televisive durante le partite (non solo italiane).
I tifosi vengono inquadrati brevemente e solo quelli appartenenti alla squadra vincitrice, quindi solo a fine partita durante le esultante, mentre durante lo svolgersi della partita ecco inquadrati i presidenti, i dirigenti, i politici e altri vip: praticamente sembra di essere dentro un film di Novella 2000!
Cosa vogliono dirci? Che il calcio va seguito perchè della gente ricca e potente lo segue? O che anche loro sono umani e quindi non dobbiamo prendercela con loro, che alla fine sono tifosi, neanche esacerbati, come noi?
Ve lo dico io chi sono: sono capi che pensano solo a mettere a posto i numerini dei bilanci e che trovano siano giusto riempire il nostro mondo di roba distruttiva, inquinante e disumana prodotta dalle loro industrie, perchè tanto loro (e in parte anche noi) non ne vedono (vediamo) le conseguenze, e tutti i vari tifosi li reputano brave persone perchè alla fine lavorano per mandare avanti questa società destinata all'estinzione.
Un'altra cosa fastidiosa sono gli spot, le pubblicità: è incredibile e fastidioso come 8 pubblicità su 10 riguardino le automobili sempre più veloci e potenti che producono milioni di morti all'anno in tutto il mondo, ovvero un genocidio continuo frutto della nostra società produttivista che manda avanti il PIL - ecco perchè va schifato - tra produzione, vendita, riparazione, nuova vendita, ambulanze, infermieri, medici, ospedali, cure, macchinari, bare, strade, sistemi di sicurezza, esperti, polizia stradale, autovelox, petrolio, benzina, tir che la trasporta, distributori, benzinai, etc.).
Le auto che, servendo veramente a poco (in città ci si può spostare a piedi, in bici, coi tram; fuori città coi bus, coi treni, soloin rari casi serve l'auto - e cmq se ne può affitare una quando serve -), devono essere pubblicizzate coi sentimenti, anche negativi, come quelli legati alla competizione (è veloce, posso superare chiunque, sia il mio capo bastardo che il mio sottoposto sfigato così capirà chi comanda), al desiderio di avere un'oggetto nuovo per sentirsi inseriti nel mondo comandato dai progressi tecnico-scientifici (siamo politeisti: il dio denaro e il dio tecnica) e coi sentimenti positivi, come la libertà (di spostarsi in auto, e sembrano non esserci altre scelte, quindi dov'è la libertà? E se poi ci aggiungiamo l'obbligo di una spesa non indifferente il cerchio si chiude) e la felicità di poter andare in giro con la famiglia, i figli, tutti quanti sorridenti o intenti ad ammirare il mondo.
Un recente spot che m'ha colpito, anzi, che m'ha schifato, è quello dove un signore che, tornato a vivere da primitivo (ovvero che vive davvero, gli basta la vita sua e della natura per essere e sentirsi vivo più che mai, senza riempirsi di cose e senza modificare l'ambiente che molto spesso sono azioni che servono per eliminare l'ansia dell'esser consci di essere dei mortali), correndo correndo incrocia una strada asfaltata e vedendo sfrecciare un'auto sportiva rimane incantato e decide di tornare alla vita urbana di prima per potersela comprare.
Pensate la gente per quante ore lavora (e inquina) per potersi acquistare chi 1, chi 2 e chi 3 auto!
Ci fanno sfilare sotto gli occhi, in modo ammiccante (con la velocità, la potenza, o le linee morbide, le forme sinuose da donna mediterranea), questi prodigi della tecnica e molti di noi non sanno resistere, ne vogliono una, e sprecano tutta la vita a sudare per acquistarla, altrimenti si sentono delle nullità.
Mi chiedo: ma se smettessero di produrne per mettere in circolazioni degli auto-jet, la gente sarebbe disposta a lavorare dai 20 ai 60 anni, ininterrottamente, per il solo sfizio di poterci mettere le chiappe sopra?
40 anni sempre dentro uffici e fabbriche, senza vacanze, senza pause pranzo, sempre al chiuso a trafficare. Secondo me accetterebbero e la chiamerebbero comunque vita perchè negli spot vedono davvero la vita: c'è velocità, movimento, vitalità, gioia, luce, sole, colori..La vita è da raggiungere con la fatica, la vita, per i membri della nostra società, nasce solo col nostro lavorio, con la nostra operosità.
Le donne dove credono di vivere
Oggi le donne scendono nelle piazze per protestare contro il maschilismo made in Arcore, ma cosa credevano, di vivere in un altro tipo di società? Con o senza Berlusconi molte sono costrette a scendere a questi luridi patti sessuali per fare carriera, mica è una novità introdotta dal piduista.
A volte, un po' troppe volte, la gente mi sembra appena caduta dal pero, speriamo che in futuro nascano su dei pini marittimi in modo tale da avere una visione più ampia! E' incredibile come ci si concentri sul singolo e non sulla società intiera con regole millenarie. Berlusconi non ha inventato niente, ha semplicemente sfruttata la presenza delle prostitute. Scendete invece in piazza per levare le sue amichette prostitute messe in politica a spese nostre!
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