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12 agosto 2010

Sirchia e il mito dell'onesto padre di famigghia

Su Libero ho trovato un sondaggio riguardante l'ultima sparata di Sirchia secondo il quale dev'essere vietata la donazione del sangue da parte dei gay.

Lui e molti "uomini della strada" dicono, anzi affermano, che i gay fanno sesso promiscuo e per ciò il loro sangue è pericoloso.
A queste persone sfugge una particolarità: tutte le persone, tranne pochi fondamentalisti religiosi, fanno sesso promiscuo, chi più chi meno, dai 16 ai 26-30 anni per poi stabilizzarsi con un partner che diventa fisso grazie ad una maturazione, ad un controllo dei propri impulsi (naturali, tra l'altro) e al matri-monio (invenzione culturale del patriarcato).
Ma c'è un ma, infatti nelle famiglie etero è alto il numero di "onesti padri di famiglia" con amanti, storielle e che di notte percorrono i viali in cerca di "carne fresca", prontamente fornitagli dalle mafie internazionali che fanno grandi affari in questo mondo patriarcale in cui il sesso libero è vietato e anche grazie all'istituzione della "santa famiglia", la cui conseguenza è il meretricio, siccome è naturalmenten impossibile voler far sesso sempre e solo con una persona che giorno dopo giorno risulta sempre più insopportabile oltrechè vecchia.

Gironzolate su Internet, guardate quanti annunci di prostitute e leggete quanti maschi cercano i trans.


Quindi, considerando che milioni di italiani (lo dicono le statistiche, non io) fanno sesso con le prostitute e pure senza il preservativo, mi chiedo come possa il 48% dei lettori di Libero affermare che il sangue dei gay sia rischioso, quando tutti hanno "vite parallele" o svariate/i fidanzate/i.

Dizionario saggio

Aldo Grasso critica il nuovo programma della Rai condotta da Vincenzino, Valentino, ah no, Valerio Merola (e chi cazz'è? cioè lo so chi è, ma non capisco che qualità avrebbe per lavorare in Rai, sarà amico del Gianfry Tully?) e il suo ufficio stampa indispettito risponde adducendo come motivo (scusa?) del suo ritorno sul piccolo schermo (ma ci entrerà?) la sua cultura. Il Corriere della Sera da vero borghesuccio snob ci mette un punto interrogativo..guarda sopra, eheh

PS: leggete i tag-s

11 agosto 2010

Cavaliere Felice


Felice Cavallaro, giornalista del Corriere della Sera, secondo me è il nick di Silvio Berlusconi. Felice come Silvio e Cavallaro da Cavaliere.

Come potete leggere dall'articolo collegato al nome del "corrierista", oggi è uscita una notizia bomba grazie a Massimo Ciancimino, figlio di Vito, ex sindaco di Palermo (ma soprattutto mafioso ed amico di Silvio) che avrebbe mostrato la prova di soldi regalati da Berlusconi a Provenzano dagli anni '70 fin ai giorni nostri (forse per sdebitarsi degli aiuti miliardari ricevuti duranti gli inizi della costruzione del suo impero?).

E se fosse tutta una bufala, giusto per poter dire in diretta Tv che la gente imbeccata dai giornalisti di Sinistra (sul Corriere? Sì, per lui è di Sinistra) crede ad ogni fandonia che leda la sua dignità e moralità?


Questo è completamente frutto della mia mente malata, è fantapolitica all'ennesima potenza, ma penso sia interessante proporre inquietanti scenare di bieca propaganda.

Se ne sta lì, indeciso sul da farsi

Ancora lì, tre giorni che sta lì in condizioni critiche ma stabili.

Possibile che in ospedale non ci sia nessun infiltrato pronto a dargli il colpo decisivo? Ci sono nelle carceri coi caffè avvelenati e non riescono nei luoghi della sanità?

"Quando il non-emerito era al Viminale scoppiarono scontri durissimi tra universitari e forze dell’ordine. In quegli anni furono uccisi lo studente Francesco Lorusso e la diciottenne Giorgiana Masi. Vicino alle università il governo inviò perfino i carri armati..." (AgoraVox)

Certo che è ingiusto, una studentessa innocente muore a 18 anni a causa di un colpo di pistola di un poliziotto in borghese nel 1977, e il finto-tonto e criminale Cossiga a 82 anni. Viene proprio voglia di credere nell'Inferno e Paradiso..