Se il debito pubblico era enorme già tanti anni fa quando non si viveva in tempi di recessione economica, cosa si pensa di risolvere con le fantomatiche manovre per la crescita economica?
Tra l'altro fa sorridere come in tutti i giornali si scriva solamente "crescita" o "sviluppo", tralasciando "economica", come se esistesse solo questo tipo di evoluzione, come se si vivesse tutti quanti per produrre altrimenti si morirebbe (mi sa che invece si muore più si produce, vuoi per l'inquinamento, vuoi per le ferite mortali sui posti di lavoro!). I cosidetti "migliori", che hanno posti di prestigio, li ottengono perchè sono asserviti a questo modo di pensare, al finto valore della ricchezza, all'illusione della ricchezza che non cambia i bisogni naturali e il destino della vita.
Non ci sono soldi, però lo Stato vuole costruire cose come ad esempio l'inutile TAV Torino-Lione spendendo 20 se non 30 miliardi di Euro. Ma quei soldi finirebbero nelle tasche di poche megaditte, non nelle tasche dei milioni di italiani disoccupati o licenziati o cassaintegrati o con pensioni minime! Tutti questi milioni di poveracci continuerebbero a non avere una casa e neanche un pasto caldo!
I governi, gli Stati, i cervelloni degli enti e dei giornali da cui dipendiamo mentalmente, che ascoltiamo a bocca aperta, badano a leccare il culo e ad arricchire quelli del loro ambiente, a trovare trucchi per estendere il dominio economico e tecnologico delle megaditte facendoci credere che saremmo felici se entreremo in queste lavorando da dipendenti sfruttati che fanno lavori pericolosi come ad esempio nei cantieri, anche solo delle case per non dire dei tunnel, dove questi burotecnocratici, con nonchalances, calcolano dati secondo cui non si può fare a meno di avere almeno un morto sul lavoro (es: parte italiana del tunnel Tav Torino-Lione, dove è stato previsto, appunto, almeno un morto fra gli operai..), o semplicemente i morti sulle reti stradali conseguenza del traffico della massa lavoratrice obbligata a spostarsi di km e km ogni giorno. Nessuno però accuserà questo mondo del lavoro che spinge sempre più persone a fare sempre più km per recarsi a lavoro, nessuno studia rimedi per creare nuovo lavoro in ogni quartiere, no, si creano invece, ad esempio, zone asettiche, geometricamente nauseanti, chiamate "zone industriali", per raggiungere le quali si attraversano città, paesi, autostrade, statali, ecc.
Si muore sia durante le ore di lavoro, sia nel tragitto casa-lavoro e non per colpa del distratto o tamarro automobilista di turno, ma per colpa di questo sistema (che spreca un sacco di energia per il trasporto a motore su lunghe distanze) che non può che generare code chilometriche, in cui lo stress e il nervosismo la fanno da padroni, con un'altra diretta conseguenza che prende il nome di "sfogo": appena la coda termina, la gente schiaccerà violentemente il pedale dell'acceleratore per sgasare via veloce fregandosene del prossimo, trasformandosi in un missile micidiale!
Io nella crescita economica non credo, perchè è piena di pericoli legati anche all'inquinamento non solo atmosferico relativo ai motori, ma all'inquinamento dei terreni e delle falde per le sempre più grandi e numerose discariche sia legali che illegali che abbiamo esteso in tutto il mondo, compreso il cosidetto "Terzo". Beato questo quando davvero era il terzo, l'ultimo, il meno sviluppato economicamente, industrialmente parlando. Ora vive nella spazzatura tossica!