Ph: Steve McCurry
Sinceramente dei militari morti in guerra non me ne frega nulla, sanno il rischio che corrono: chi vuole campare 100 anni potrebbe benissimo fare il contadino e se tutti vivessero da tali non ci sarebbero guerre.
Un militare è un portatore di armi sempre attive, quindi di morte, se anch'esso muore non è certo un dramma, anzi! Un militare occidentale in Afghanistan è, per i Talebani, ciò che un ladro rappresenta dinnanzi agli occhi di un poliziotto, cioè un criminale.
Volete cambiare la società medio-orientale?
Create scuole di filosofia, ignorantoni!
A me importa invece che i civili senza nome, a differenza dei soldati reputati eroi solo perchè sacrificano la loro vita e quella dei civili o di soldati nemici per gli interessi dei governi e delle multinazionali, purtroppo vengono sempre uccisi (sia in Afghanistan o in Iraq che fra Israele e la Palestina, ad esempio), ma di loro non si parla mai, non gli si dà mai importanza, se non infilandoli dentro le orripilanti, fredde e ciniche statistiche che servono a farci pensare che non poteva andare altrimenti: se ci sono, mettiamo, mille morti all'anno, non si può certo pretendere che quest'ennesimo morto ammazzato da un mitra o indirettamente da una mina, vanto dell'industria bellica occidentale che confonde il profitto col progresso, potesse continuare a vivere.Stanotte pensavo che se i Talebani (sicuri che sian stati loro? mah) hanno ucciso 3.000 persone a N.Y., l'ucciderne 10 volte di più in Medio-Oriente da parte degli USA è una vendetta che è ingiustificabile ai giorni nostri.
Solo i Talebani possono giungere a tanto, ops
"Un tempo si uccidevano i cristiani
poi questi ultimi con la scusa delle streghe
ammazzavano i pagani"
Venezia-Istanbul, Franco Battiato