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13 giugno 2015

ITALIANI contro gli stranieri ma contro i MAFIOSI stanno zitti

Gli italiani per bene sono stufi della pletora di stranieri che commettono crimini senza essere condannati all'ergastolo o cacciati a casa loro.

Il problema è però duplice: se la prendono con tutti gli stranieri, fanno di tutta l'erba un fascio, quando in realtà basterebbe punire seriamente i colpevoli per scoraggiare gli altri loro simili dal punto di vista delinquenziale (invece qua si può rapinare e investire senza alcun problema e questo non certo grazie ai comunisti che praticamente non hanno mai governato e legiferato!), e non fanno altrettanto i criminali incalliti sono gli italiani. Non ho mai sentito alcun italiano tutto d'un pezzo gridare: "VIA GLI ITALIANI CRIMINALI, VIA I MAFIOSI". Infatti i mafiosi e tutte le svariate mafie italiane continuano ad imperversare pure al Nord!

Io sono per l'acciuffare i criminali e farli sgobbare ogni giorno sotto il sole.. lavori forzati.
Invece senza queste misure punitive siamo una barzelletta e tutti i ladri albanesi, rumeni, ecc. lo sanno bene. Ma non possiamo mica cacciare via tutti gli stranieri, che senso ha punire ad esempio un peruviano o un egiziano che non ha fatto niente, perché un altro peruviano o egiziano ha picchiato, stuprato, rapinato, ecc.?

ORSI IN TRENTINO, COME DIFENDERSI

Ancora una persona aggredita in Trentino da un orso (bruno, come i temibili grizzly).

Si alzano le voci di chi vorrebbe abbatterlo.

Bisogna capire, valutare, se questo orso è diverso dagli altri, se di fronte alla presenza umana reagisce in maniera inconsulta o meno. Di sicuro bisogna avvisare la popolazione intera della presenza dei plantigradi e fargli davvero capire cosa si può e cosa non si deve fare e come agire per difendersi.
Davvero bisogna alzare le braccia e urlare a squarciagola come profferito l'ultimo uomo gravemente ferito? E che dire del suo cane? Non è che ha abbaiato non appena ha visto l'orso e gli è corso appresso scatenando la reazione del plantigrado?

In questa bella paginetta di WIKIHOW, leggiamo che non dobbiamo urlare ma parlare a bassa voce, facendogli capire che siamo degli umani e che non abbiamo intenzione di fare del male, per cui se facciamo l'opposto, ovvero se urliamo e corriamo veloci, lui potrà capire male e aggredirci di conseguenza. Viene anche consigliato di sdraiarsi per bene a terra fingendosi morti.

12 giugno 2015

La stupida trovata di MARONI contro i MACHETE

Maroni, da buon leghista populista, non poteva non cavalcare l'ultima tragica notizia milanese, ovvero quella del ferroviere col braccio amputato da una gang di zozzi latini (e questi no, mi dispiace, non provengono dal Mediterraneo!), dicendo che ora si deve pensare a treni pieni zeppi di poliziotti e militari col mitra spianato.

Ma sei proprio un idiota patentato!
LE GANG DEI LATINOS NON VIVONO NEI TRENI.. LI USANO OGNI TANTO COME TUTTI I MILANESI, OK? ALLORA SE IL PROBLEMA SONO I LATINOS, METTIAMO I MILITARI NEI QUARTIERI DOVE QUESTE MERDE CON LE GAMBE VIVONO.
POI LI PRENDIAMO E LI RISPEDIAMO IN SUDAMERICA A CALCI IN CULO!

Che cazzo centra mettere dei mitra dentro i treni, quando i latinos possono sgozzarti per la strada?
Per avere SICUREZZA c'è bisogno di PREVENZIONE, non di inutile, stupida e banale dimostrazione di forza verso la gente comune.

Oggi il mitra pensando ai latinos, poi domani magari i mitra in strada per chi non osa entrare fiducioso nei palazzi di Equitalia (così, tanto per dire).

9 giugno 2015

L'ITALIA FA SCHIFO, GRAZIE A MERIDIONALI, RUMENI, AFRICANI E ZINGARI

Ora va di moda prendersela coi migranti dell'Africa Nera, ma se vediamo le cronache anche solo degli ultimi giorni, notiamo tantissimi casi di criminalità aventi per protagonisti indiscussi meridionali, zingari, est europei e nordafricani.

Ecco un piccolo elenco:

ROMA, GIOVANE RAPINATO E VIOLENTATO DA GANG DI AFRICANI
Ma poco dopo essere partiti il giovane, rispondendo al cellulare al compagno che lo stava chiamando, si è sentito puntare un coltello al fianco dall’uomo con la stampella, che gli ‘consigliava’ di parlare tranquillamente e di rispondere al suo compagno che era tutto a posto ed era arrivato a destinazione. Giunti in zona Pigneto, un forte colpo alla nuca che gli ha fatto perdere i sensi. Si è svegliato poco dopo a terra in un parco, con le mani e le caviglie legate, con un coltello puntato dall’uomo con la stampella, mentre gli altri due lo derubavano dei soldi, del cellulare e di una carta di credito. Poi minacciato con una pistola puntata alla tempia per avere i codici della carta. Ma una volta appurato che non vi era alcuna disponibilità di denaro, i tre hanno iniziato a violentare il ragazzo. Ripresosi dopo oltre un’ora, quando si è accorto che i suoi aguzzini si erano dileguati ha abbandonato il parco e raggiunto un esercizio commerciale, dove ha potuto contattare il compagno che lo ha raggiunto subito dopo.

MILANO, PIZZAIOLO EGIZIANO VIOLENTA 27ENNE INGLESE
Le ha offerto una pizza, nel locale dove lavorava, e poi l'ha violentata. Mohamed Mansour Mohamed Alì è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di Claire, 27enne inglese che vive senza fissa dimora a Milano e che si arrangia come può accentando l'aiuto di chi glielo offre. Alle tre di notte di mercoledì, il 24enne egiziano ha aperto la pizzeria, appena chiusa, e le ha offerto un pasto caldo. Poi però ha iniziato a fare delle avances e al rifiuto della ragazza l'ha violentata.
Il proprietario inoltre è stato denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: Mohamed Alì è senza documenti in regola.

ROMA, UCCIDE LA MOGLIE POI TENTA IL SUICIDIO
La donna, un'italiana di 47 anni è stata trovata morta, il compagno in fin di vita. Il movente sarebbe passionale, lei voleva lasciarlo. Sarebbe stata la figlia della coppia a dare l'allarme ieri sera.

COSENZA, UCCIDE LA MOGLIE POI SI SUICIDA
Un carabiniere ha ucciso la moglie a coltellate e si è suicidato subito dopo sparandosi con la pistola d'ordinanza. È successo in un appartamento ad rcavacata di Rende, nel cosentino.
L'omicidio-suicidio, secondo le prime notizie, si è verificato al termine di una lite: la donna aveva intenzione di separarsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Le liti tra marito e moglie, secondo quanto si è appreso, negli ultimi tempi sarebbero state frequenti.

BERGAMO, TUNISINO UCCIDE A COLTELLATE LA MOGLIE 18ENNE ASSIEME ALL'AMANTE
Uccisa dal marito e dalla nuova compagna di lui con 24 coltellate. E' morta così, secondo gli inquirenti, la ragazza di 18 anni di origine marocchina, aggredita e uccisa nella tarda serata di ieri lungo la pista ciclopedonale che costeggia il fiume Serio, all'altezza di Albino, in provincia di Bergamo.
Nella notte i carabinieri della compagnia di Clusone hanno arrestato il marito della giovane, un tunisino di 25 anni con precedenti penali, e una minorenne, di 16 anni, che secondo ha una relazione con il presunto assassino e aspetta un figlio da lui

ALBENGA, STALKER EGIZIANO UCCIDE LA MOGLIE E SI SUICIDA
Hanno iniziato a discutere animatamente, marito e moglie, poi litigato violentemente. Tanto che la figlia adolescente, che in quel momento si trovava in casa, è uscita sul balcone per chiedere aiuto. Sono stati però pochi attimi, quando i vicini di casa hanno bussato e provato a farsi aprire, alla porta è comparsa la ragazzina, terrorizzata. Per la mamma, Loredana Colucci, di 41 anni, era ormai troppo tardi. Secondo gli inquirenti, il marito, un egiziano di 52 anni, l'ha accoltellata e poi avrebbe rivolto l'arma contro se stesso e si è ucciso.
Nella casa in cui viveva Loredana assieme alle due figlie, in passato si sarebbero verificate altre liti, tanto che il marito era stato denunciato per stalking e poi arrestato. Aveva poi patteggiato la pena ed era stato scarcerato. La coppia viveva separata da circa cinque mesi.

PALERMO, DUE GIOVANI RAPINATI MENTRE SALGONO IN AUTO
Via Napoli, accerchiati e rapinati: notte di terrore per due giovani
Protagonisti della vicenda due giovani di 24 anni, che dopo avere trascorso la serata nella zona dei Candelai, stavano ritornando a piedi verso la loro automobile per rientrare a casa. Una volta aperti gli sportelli della macchina si sono materializzati tre giovani, tutti sui trent'anni. Un blitz in piena regola. Con forza hanno impedito ai due di salire in auto. Quindi hanno intimato alle vittime di consegnare loro soldi e cellulari. "Adesso dovete tirare fuori tutto quello che avete nei portafogli".

ROMA, DUE GIOVANI RUMENI ARRESTATI PER FURTI ALL'EUR
Due giovani criminali di 17 e 18 anni sono finiti in manette dopo essere stati sorpresi dai carabinieri del nucleo radiomobile di Roma e della compagnia Roma Eur mentre tentavano di rubare oggetti di valore da due auto nei pressi della fermata metro Magliana.

ROMA, PRETE VITERBESE PEDOFILO ADESCAVA GIOVANI ROM
Don Dino, 68 anni, ministro di culto in due parrocchie in provincia di Viterbo. Scambiava qualche parola con i giovanissimi che affollano i lati della strada, poi si appartava con loro. Don Dino, al secolo Placido Greco, non era lì per fare del bene: gli interrogatori dei due ragazzini rumeni che è accusato di aver adescato parlano chiaro. Le immagini registrate dagli agenti della Polfer sono nitide.

ROMA, FA L'ELEMOSINA MA VIENE MINACCIATO MENTRE RINCASA
Ieri mattina un uomo, nei pressi della stazione Trastevere, ha incontrato una ragazza che chiedeva l'elemosina e le ha donato qualche euro offrendole la colazione al bar. A quel punto l'uomo si è allontanato. Salito nel suo appartamento, in zona San Paolo, ha sentito suonare il campanello e pensando che fosse la sua compagna ha aperto la porta. Improvvisamente si è visto aggredire da un uomo che lo ha minacciato puntandogli un paio di forbici alla gola e da due donne, una delle quali era la ragazza appena incontrata al bar.

ROMA, DUE RUMENI E UN RUSSO COMPIONO RAPINA IN CASA CON TASER
Arrestati due romeni, A. A., di 27 anni, I. N. di 30 anni e un russo: I. I., di 28 anni, responsabili di rapina pluriaggravata in concorso, sequestro di persona, porto abusivo di armi e lesioni personali.

ROMA, ARRESTATI 4 RUMENI PER RAPINE
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato quattro cittadini romeni, tra i 18 ai 45 anni, già conosciuti alle forze dell'ordine, in Italia senza fissa dimora, con l'accusa di rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
In via San Leo, zona Fidene, i quattro rapinatori hanno aggredito a calci e pugni un ragazzo romano di 30 anni e gli hanno rubato il cellulare, fuggendo via.

ROMA, RUSSO DERUBATO DI 16MILA EURO DA DUE ROM
Due donne hanno avvicinato un turista russo e, con la scusa di chiedergli delle monete, gli hanno rubato il portafogli contenente la somma di 16.000 euro in banconote da 500. È accaduto verso mezzogiorno di ieri vicino a piazza Barberini

Questa notizia è di aprile, ma leggete le nazionalità, tutti stranieri: 1 egiziano, 1 zingaro, 1 rumeno, 2 peruviani, 1 cinese, 1 albanese, 1 iraniano
ROMA, 9 ARRESTI PER BORSEGGI E FURTI

ROMA, GANG DI TEENAGER ASSALTA SUPERMERCATO E PUNTANO PISTOLA CONTRO CARABINIERI

ROMA, SAN LORENZO, RAID IN DISCOTECA
Un gruppo di 6 giovani italiani ha fatto irruzione nel locale, danneggiando in un primo momento gli impianti audio e poi gli arredi. Nel parapiglia alcuni ragazzi che erano all'interno della discoteca sono stati feriti. Il branco è invece riuscito a scappare. 

CAPACCIO, ARRESTATI TRE ROM PLURIPREGIUDICATI
Tre persone di etnia rom sono state colpite dal provvedimento di divieto di dimora nel Comune di Capaccio dopo essere state identificate come responsabili di diversi furti in auto avvenuti lungo il litorale marittimo di Capaccio, nei pressi della zona archeologica di Paestum e nei pressi di punti d'incontro della città dei templi ad alta vocazione turistica.

ACERRA, RISSA TRA FAMIGLIE DI LADRO E DERUBATI
Scopre un presunto ladro nell'abitazione di un vicino,ma viene picchiato. Interviene il padre che viene malmenato a colpi di ascia. In aiuto accorrono i familiari delle vittime che inseguono il presunto ladro fino alla sua abitazione. Ed a questo punto che si scatena una mega rissa tra i familiari delle vittime e quelli dell'uomo accusato di furto che si lancia dal balcone brandendo un'ascia minacciando di ammazzare tutti, incurante del plotone di 30 tra poliziotti e carabinieri intervenuti in aiuto dei loro colleghi costretti a ricorrere alle cure dei medici della clinica dei Fiori.
È accaduto ieri notte ad Acerra dove sono in finiti in manette dopo anche alcuni colpi di pistola sparati in aria dagli agenti ben 8 persone tra cui un quindicenne che si sono selvaggiamente picchiati a più riprese per un'ora circa.

NAPOLI, VENDEVANO LOCULI GIA' OCCUPATI DALLE SALME
Vecchie cappelle funebri svuotate dei resti mortali, scassinate e rivendute all'insaputa dei titolari. È il business del cimitero di Poggioreale, a Napoli, scoperto dalla Guardia di Finanza: 17 i soggetti coinvolti, tra cui anche un notaio, destinatario di una misura cautelare di sospensione dell'attività per sei mesi. Dal traffico di cappelle emerge anche un danno patrimoniale per il Comune, stimato intorno ai 3 milioni e 200 mila euro.
L'inchiesta, condotta dalla procura partenopea a partire dal 2012, ha fatto emergere un'associazione a delinquere che coinvolgeva due imprenditori del settore funerario e un notaio, Filippo Improta, che secondo l'accusa si sarebbe prestato alla compilazione di atti falsi per la vendita delle cappelle. Gli acquisti sarebbero stati messi in atto mediante la stipula di atti di compravendita falsi redatti dal notaio Improta. A dare il via alle indagini il caso di una famiglia che, dopo un lungo periodo di assenza dalla città, si è trovata, al cimitero di Poggioreale dinanzi alla cappella di famiglia svuotata dalle salme dei propri cari, lussuosamente ristrutturata e chiusa con un nuovo cancello di ingresso.

NAPOLI, ARRESTATI 64 GIOVANI CRIMINALI APPARTENENTI A 4 FAMIGLIE MAFIOSE
Operazione della Polizia di Stato di Napoli nella zona di Forcella della città dove gli agenti stanno eseguendo circa 60 arresti nei confronti persone ritenute appartenenti alle famiglie camorristiche Giuliano, Sibillo, Brunetti e Amirante. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, omicidio, tentato omicidio, traffico di stupefacenti, detenzione porto abusivo di armi. Il blitz è coordinato dalla Dda e dalla Procura presso il tribunale per i minorenni.

NAPOLI, CADAVERE DI UN GIOVANE GETTATO TRA I RIFIUTI
Sul cadavere sono state riscontrate ferite compatibili con colpi d'arma da fuoco. Aveva i piedi legati con una corda e segni di corda sono state trovati anche sul collo.

ALBA E BRA, GANG MACEDONE ARRESTATA PER CLONAZIONE, FURTI E RISSE
I Carabinieri della Compagnia di Bra, in collaborazione con quelli della Compagnia di Alba, in provincia di Cuneo, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Asti dott.ssa Laura Deodato e su disposizione del Giudice per le indagini preliminari dr. Giorgio Morando,hanno eseguito 10 misure cautelari1 a carico di altrettanti cittadini stranieri (otto di origine macedone, uno di origini bulgare ed uno di origini bosniache).
Al vertice dei gruppi che via via si formavano vi era u cittadino macedone con documenti falsi. Oltre a partecipare ai danneggiamenti degli sportelli bancomat, Ivanov, insieme a Odzov Ibraim, aveva applicato, nello stesso periodo, uno skimmer alla filiale del “Banco Popolare” agenzia di Saluzzo. La produzione “in proprio” e la rivendita a livello internazionale di tali apparecchiature costituiva una delle attività in cui si dilettava Ivanov.
Un altro skimmer era stato sequestrato nel corso delle perquisizioni scaturite dalla rissa del 25 gennaio 2014 avvenuta a Mango (Cn), in cui due gruppi di macedoni e bulgari si erano affrontati per contendersi un’autovettura, quale corrispettivo per un debito di gioco. Nella violentissima colluttazione, intercettata praticamente “in diretta” dai carabinieri, erano spuntati coltelli, spranghe e mazze da baseball.
Con un dispositivo di 70 Carabinieri e 35 veicoli del Comando Provinciale di Cuneo, in arco notturno, sono state eseguite le misure cautelari, nel territorio tra Alba e Bra. Sono state eseguite 20 perquisizioni domiciliari, durante le quali - tra l’altro - è stata rinvenuta e sequestrata un’intera serra di piante di Marijuana, completa di lampade alogene, impianto irriguo e areazione, per la quale sono stati deferiti all’autorità giudiziaria altri 5 cittadini macedoni, di età compresa tra i 23 ed i 35 anni, tutti domiciliati nell’albese. Rinvenuti anche numerosi telefoni cellulari di probabile provenienza illecita e documenti d’identità bulgari dei quali si sta valutando l’autenticità. Le indagini da parte dei carabinieri di Bra e Alba proseguono.

NUORO, SGOMINATA BABYGANG DEDITA A SPACCIO, FURTI E RAPINE
Ci sono sviluppi sulle indagini che hanno portato ieri all'arresto di otto persone- tutti giovanissimi, tra cui un minorenne - da parte dei carabinieri delle Compagnie di Ottana, Macomer, Bono e di Città Della Pieve (Perugia), accusate di far parte di una banda dedita a rapine, furti, detenzione di armi clandestine e coltivazione di sostanze stupefacenti.
La banda, oltre alle due Fiat Uno e a un'Alfa 147 rubate, e sequestrate a Noragugume il giorno dell'arresto di Francesco Piras di Gavoi, avrebbe compiuto altri furti per finanziare l'attività illecita, dedicandosi inoltre a furti in attività commerciali.