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21 giugno 2011

Gli ordini generano assassini

Alla gente piace ricevere ordini, infatti se da una parte è vero che ad esempio il servizio militare di leva è stato abolito per la gioia di molti giovani, dall'altra è vero che nell'esercito sono entrate tantissime donne.

Il problema è che dopo un po' di tempo non si vogliono più ricevere ordine ma darne, essere rispettati, magari incutere timore se non terrore che poi è l'atteggiamento dei bulli.
Quindi, il rispetto degli ordini specie se non approvati dalla propria coscienza/morale, rischia di trasformare completamente le persone e, nel caso non riuscissero a farsi rispettare, c'è il rischio che per frustazione compino dei delitti in famiglia.

Ecco perchè non mi piacciono gli ordini e perchè consiglio di sfogarsi subito se non li si apprezzano!

Le coppie sono un danno patriarcale

Le coppie sono figlie del Patriarcato non tanto perchè prima di questo sistema il sesso, il corpo e la mente non venivano ceduti ad un altro creando una specie di privatizzazione con un solo beneficiario, ovviamente ricco, eheh, ma perchè scatenano una forsennata competizione, infatti se ci si deve accaparrare una persona bella e ricca, affascinante e gentile, acculturata e socievole, non si può sperare di ottenere i suoi servigi se non impegnandosi al massimo affinchè anche lei/lui pensi solo a noi.

E' snervante pensare, anzi vedere, persone a cui tieni che non possono starti vicino perchè obbligate (anche se per loro "libera scelta") a stare accanto ad altri. Ciò non può che creare gelosia, invidia se non anche odio verso sia l'uno che l'altra, verso cioè sia chi ha preso quella persona, sia verso quest'ultima che ha scelto un'altra persona diversa da te.

Ma secondo voi, amici blogger, le coppie nascono naturalmente o, invece, è naturale accarezzarsi e accoppiarsi fra più persone liberamente senza vincoli? Se provo qualcosa verso una persona, la natura non mi vieta di provarne verso tante altre.. Se la società fosse impostata così, oltre all'eliminazione delle famigliole monogamiche patriarcali che sanno tanto di prigione per mogli e figli, non ci sarebbero più delitti passionali!

20 giugno 2011

Tanti piccoli professori


Noto, girando per blog e guardando vari video di persone comuni, che un passatempo che ha sempre più appassionati, è quello di scandalizzarsi per le parole dei vari politici, o anche solo fare finta, tanto per avere qualcosa in comune col prossimo.
Ma finchè milioni di persone saranno costantemente all'erta con le orecchie dritte pronte ad ascoltare, per redarguire, le parole dei vari politici, non ci sarà mai alcun cambiamento, perchè quel che si vuole è semplicemente normalità.

E la normalità è una cosa che si vuole mantenere, conservare..
Cosa potrà mai cambiare se un politico si esprime in modo corretto (sia linguisticamente che politicamente, il famoso politically correct)? Praticamente è come se ognuno di noi avesse bisogno di qualche parolina maleducata verso cui schifarsi, di qualche nomignolo da storpiare come quando al mattino si ha bisogno di 4-5 biscottini..
Mica cambia la nostra vita se fossero meno ladroni e cafoni: molto meglio badare a ciò che ci sta intorno tutti i giorni, odiarlo e cercane di fuggire in un mondo senza capi e legiferatori!


Massimo Fini: La povertà nasce con la richezza


Esattamente quello che penso io.


19 giugno 2011

I massmedia ci fanno ascoltare ciò che vogliono i capitalisti


Ad un operaio, ad un qualsiasi lavoratore manuale o anche d'intelletto ma impiegato, cosa gliene può fregare del PIL?

Se questo, come il guadagno delle aziende per cui lavora, sale o scende non gli cambia nulla: se scende lavorerà di meno o si dovrà scegliere un altro lavoro (ma noi siamo abituati a pensare che un lavoro debba durare 35 anni di fila!), se invece sale dovrà lavorare di più per continuare a farlo salire (il guadagno e/o il PIL, mica il suo salario/stipendio) e verrà convinto tramite i soldi a fare proprio ciò.

Ci hanno convinto, grazie al fatto di averci somministrato ore di pareri di politici e industriali per decenni, che se l'economia nazionale e delle varie aziende "va male" (i cali sono fisiologici e non significano comunque povertà entro certi limiti da noi mai superati) anche la vita delle persone farà la stessa fine.
Balle, anche se sale il PIL lo stipendio di molti sarà uguale al recente passato, gli orari di "tempo libero" idem, mentre la mente sarà in ognuno dei due casi assoggettata ai voleri del capo e della produzione in generale: non si riesce ad immaginare un altro mondo e non si riesce neanche a pensare che gli umani hanno vissuto centinaia di migliaia di anni lavorando la terra e prodotto utensili fregandosene degli orari precisi delle fabbriche e uffici, costruzioni che servono solo a perpetuare questo sistema che arricchisce poche e che se ne frega delle conseguenze ambientali.


Non capisco perchè una persona comune come me o te che leggi debba ritenere importanti dei dati che fanno felici o tristi delle persone che vivono in base al modificarsi di numeretti.
Perchè la mia e la tua vita dovrebbe essere influenzata moralmente da un'invenzione come i numeri e i soldi? La vita esiste al di fuori dei soldi, dei numeri, della produttività, la vita c'è e basta, un'eremita vive benissimo senza strade, auto, palazzi, carrelli della spesa e plastica.
Se sacrifichiamo la vita per queste cose significa che non amiamo la vita!

"Lo Stato non rappresenta in sostanza nient'altro che il governo della massa dall'alto in basso da parte della minoranza intellettuale, vale a dire quella più privilegiata, la quale pretende di sentire gli interessi ideali del popolo più del popolo stesso" (M. Bakunin)