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21 gennaio 2018

La finta rivoluzione di Feisbiuk sul fact-checking

Lo zuccone internazionale ha avuto una stupidissima 'idea': interpellare gente a caso iscritta al social network più stupido del mondo (su MySpace si parlava di arte, su LinkedIn di lavoro, su Badoo si cerca la fxxa, ma su FB che caxxo si fa???) per capire se una notizia e un sito/giornale è attendibile o meno.

Certo, nell'epoca social dei likes a profusione in base non alla bellezza (o ad altri parametri sensati) ma fondati sul numero di amici (e finti amici, perché su Internet con quanti amici reali parlate?), è notorio come sia possibile ottenere risultati semi-perfetti.

Ma dai, specialmente ora quando ormai le fake-news hanno preso il sopravvento sulle notizie dei giornali più blasonati. Lo zuccone pensa che chi parteciperà al sondaggio, sappia riconoscere le fake-news, sia contrario alle fake-news (aka bufale), ecc.?

Saranno gli stessi utonti stupidoni a votare, premiando ad esempio Libero anziché Repubblica, perché il primo sito/giornale si rivolge agli istinti più bassi e alla parte peggiore di ognuno di voi, facendo leva sulla paura, avidità, ecc.

Vi pare sensato che un piccolo gruppo di utonti debba decidere per la massa quale fonte FB dovrà premiare a scapito di altre? Perché questi utonti verrano investiti del ruolo di giudici? Perché non ci può essere un gruppo più piccolo ma di esperti? Pensate che un gruppo più ampio di utonti sia migliore? Il migliore è colui che trova dati reali e li confronta con quelli 'sparati' sui siti e giornali. O colui che risale alle fonti, ecc.

Faccio un esempio pratico: se mia madre dovesse votare una legge a favore della libertà religiosa, la quale consentirebbe a tutti di indossare il velo anche in luoghi pubblici come scuole e tribunali, sicuramente voterebbe con un bel NO grosso come una casa perché è convinta che tutti debbano rispettare usi, costumi e tradizioni del Paese nel quale si sono recati. Io però la penso in maniera opposta. Ma la massa, presa da problemi e paure di diverso tipo, preferisce chiudersi anziché aprirsi al prossimo e alzare i muri contro l'avanzata dei 'diversi', perlomeno finché non ci scambia due parole. Un po' come quando andiamo a teatro, se non ci vestiamo in un certo modo la gente ci guarderà storto. Ma andate a fanculo conformisti di merda!

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