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3 giugno 2011

Sposini


Per sua fortuna, il "giornalista" Lamberto Sposini, famoso per intrattenere/disinformare/distrarre milioni di italiani con puntate Rai dedicate come neanche il miglior Vespa ai più svariati omicidi privati, come conseguenza della terribile emorragia cerebrale che lo ha colpito pochi mesi fa, sembra aver perso la memoria.


Perchè dico per sua fortuna? Perchè così, quando sarà anziano, non dovrà raccontare ai suoi nipotini di quando uno schizzato invitato nel suo studio tv minacciò atei, agnostici e miscredenti vari dicendo loro che "possono morire, perchè noi il crocefisso non lo toglieremo mai, possono morire".
E di quando, pochi istanti dopo, per rassenerare questo simpatico ospite in studio dal viso non proprio illuminato, rispose che anche lui era per il mantenimento di quel simpatico simbolo di pace (uh), per nulla di parte (uh) che non fa altro che mostrare quanto siamo liberi e bravi noi occidentale cattocristianfascistifeticisti.

Rivoluzione nel PDL


Berlusconi non poteva che scegliere come suo erede uno, ovvero Angelino Alfano, che propose una legge incostituzionale.

E c'è chi parla di "rinnovamento", "forma nuova", "ci vuole anche qui!", "nuova fase con la Lega", "investimento nel futuro".

Tralasciando il fatto il lodo per difendere Re Silvio, ritenuto a ragione incostituzionale, non penso abbia il carattere da leader, a parte il cipiglio.
Solo Silvio sapeva (sa?) intrattenere e raggirare milioni di casalinghe, vecchi, ricconi e tamarri.
Il PDL senza di lui si sfalderà, non ci sono personaggi catalizzanti, Alfano lo vedo come una persona vuota, buona a svolgere un compitino (forse) e nulla più.

31 maggio 2011

I leghisti son contenti così


Vedo la gente divisa

Con le elezioni non si ravvisa altro che la divisione del popolo in due o tre o al massimo quattro tronconi: destra, sinistra, centro e antipartiti.
Ma siccome sono i partiti la causa delle divisioni, siccome molti uomini vogliono comandare fondando appunto un partito, piccolo o grande che sia, non rimarrebbe che schierarsi con gli antipartiti, gli antipolitici. Bisognerebbe almeno provarci, in modo tale che la gente sarebbe accomunata non dalle discussioni relative ad un determinate caprone, magari espiatorio, ma dai suoi problemi legati non più al consumo ma al consumismo, non più alla quantità che manca ma alla qualità scomparsa.


Secondo me, la politica è solo un gioco, ideato da chissà quale grandiosa e malvagia mente, per farci infervorare sul nulla, facendoci continuare a fare la vita di sempre, senza quindi poterla mai cambiare. La politica è come lo sport, un divertimento, uno sfogo, un passatempo!

30 maggio 2011

Elezioni: la gente in piazza cerca un capo da venerare

Sono davvero contento che il centrosinistra con PD, IDV e SEL abbia vinto le elezioni comunali in quasi tutti i Comuni in cui si è andati al ballottaggio, ma mi preme ricordare alla gente festante in piazza che non si sta comportando diversamente dai berluscones e, pensando al passato, dai fascisti, infatti tutti quelli che ora stanno gridando "Pisapia libera Milano" non sembrano essere dei cittadini liberi e attivi, ma gente che aspetta che scenda Dio in Terra, che cioè ha bisogno di una figura di riferimento per poter sperare in qualcosa di nuovo e si spera di meglio, o in qualcosa di meglio che magari sia anche una novità.
Destra o Sinistra o Centro, la politica non cambia il suo sistema composto da pochi partiti e da milioni di cittadini che possono prendere decisioni solo pochissime volte grazie ai referendum, non propriamente amati dal sistema.
Perchè dev'essere la partitocrazia e l'uomo forte a "liberare" Milano?

I figli sono persone uniche


Ogni volta che sento di ragazzini/e che scappano di casa penso sempre una sola cosa e, dopo aver visto questa simpatica foto, mi è scattato qualcosa dentro che me la fa fuoriuscire per forza.

Avete visto i due bambini? Quello più piccolo cerca la sicurezza dello sguardo del papà, mentre quello più grandicello si sente più di sicuro di sè e guarda dritto, non dietro.
Crescendo, entrambi vorranno guardare il mondo coi loro occhi e come a loro piace e pare, lo stesso dicasi di questo papà che se fino a poco tempo prima di questa fotografia era un semplice figlio, ora è un giovane padre liberato dalla figura e dal ruolo di suo padre.
I figli non sono liberi, sembrano dei suoi bambolotti che trasporta in giro per l'isolato.


Se degli adolescenti scappano di casa è perchè si sentono appunto dei pupazzetti anche dopo aver superato una certa età, quella pre-adolescenziale, e giunti verso i 12-13 anni, età che li vede pieni di energia, vogliosi di esperienze nuove che vadano oltre gli apprensivi, paternalistici e patetici limiti imposti dai genitori, si sentono impossibilitati ad esprimersi.
Quando dei ragazzini scappano da casa, le madri risultano affrante, telefonano ad ogni canale televisivo per lanciare l'allarme che le loro figlie (uso il maschile e il femminile ad intermittenza) sono scappate o peggio scomparse.

In questi momenti io penso che siano scappate perchè sono persone, quindi individui unici che devono poter vivere dove meglio credono, che devono poter vagare per vedere e comprendere il mondo. Sono persone e in quanto tali non oggetti di proprietà di alcuno, neanche dei genitori, loro li hanno solamente messi al mondo e se davvero ci tengono tanto devono assecondare i loro desideri, non imprigionarli fra mura, prigioni, regole, convenzioni, riempiendoli come vasi vuoti con le loro banali idee che generaranno solo cittadini inermi, poveri di spirito, annoiati, per nulla espressivi e combattivi e, anche se crescessero in quest'ultimo modo, sarebbero sempre dei pupazzetti influenzati, educati, plasmati da un ristretto ambiente costituito da due persone.

Ma il mondo è pieno di persone che possono insegnarci a vivere, perchè mai legarsi a due persone solo perchè non sapendo che fare (Che fare? Quando vi poente questa domanda è perchè state per entrare in depressione) per tenere vivo il loro rapporto di coppia, coppia che non può che generare noia o peggio gelosia quindi poi violenza e purtroppo molte volte morte, hanno pensato bene di procreare? Va bene assistere il neonato, stare vicino al bambino, ma la società deve organizzarsi in modo tale da consentire già ai 12enni di essere autonomi.
Che spreco di potenzialità enormi è rinchiudere dei 12-15enni, perfino dei 20enni, dentro aule che vedranno con costanza per anni, cosa che sfiancherà il loro spirito vivace pieno di iniziative e sogni, la loro fantasia creando invece in loro risentimento, repressione, voglia di vendetta quindi altra violenza dopo quella delle coppiette monogamiche patriarcali?

Scappate ragazzi e ragazze, voi appartenete al mondo, non alla casetta chiusa, stinta, puzzolente, ammuffita, degradata, lontana dalla vita, lontana dalla bellezza, lontana da tutto ciò che vi fa tremare il cuore, di due borghesi!
Non ridate questi giovani ai genitori piagnucolanti che dicono di amare i loro figli senza chiedersi se anche questi amano loro. Se sono scappati ci sarà un motivo. Se sono scappati riscapperanno. Se in tanti scappano e se all'interno della famiglia sono innumerevoli i casi di violenza, anche solo psicologica e di omicidi, abolite la famiglia anzichè venerare quest'istituzione retrograda e infernale che serve a fare del bene solo ai "figli di papà" per il bene innanzitutto dei ricchi padri che vedono così prolungare nel tempo il loro dominio su una fetta del mondo (quante volte gli industriali fanno figli solo per non lasciare a mani terze il loro impero, per non vedere cadere nel vuoto il loro cognome che ora campeggia su giornali e nelle insegne? Egoismo puro).

29 maggio 2011

Meglio l'anarchia della democrazia del più forte

"Vince chi prenderà più voti"

Non capisco perchè si ponga tutta questa fiducia sulla gente comune, perchè secondo tutti quanti è giusto che chi ottenga più voti potrà governare? Non è mica sinonimo di giustezza.
E', facendo un paragone sportivo alla portata di tutti, come dire che siccome la Juventus era la squadra con più tifosi in Italia, non doveva essere mandata in Serie B. O no?


Chi oggi spera di governare prendendo più voti, non si rende conto che questo meccanismo legato al numero, alla quantità quindi (e non si dice forse sempre "meglio la qualità che la quantità"?), ha portato il loro odiato nemico Berlusconi al governo più volte? Allora se è tutto legato ai numeri, alle masse condizionate dalla propaganda mass-mediatica e da qualche strategia della tensione e della paura, perchè voler avere più voti? Bisogna andare contro e ottenere pochi voti ma buoni e ogni candidato sindaco, consigliere e deputato questo termine vorrà dire qualcosa di diverso, ma ciò è affare loro.

E, soprattutto, se si è di una fazione politica, come si potrà governare anche in nome di chi ha votato avversamente o non ha proprio votato? Perchè le minoranze hanno una piccolissima voce nelle decisioni? Perchè in ogni ambito si parla di vittoria e quindi di sconfitti? Perchè non possiamo essere tutti uguali? Perchè uno deve primeggiare?
In questo modo non c'è alcun vantaggio da parte della società civile. Tornando all'ambito sportivo mi viene da ridere quando si esalta un vincitore: se un singolo ha vinto è perchè è sicuramente il migliore, ma dopo? Uno sport dev'essere bello non perchè si vince ma in quanto tale, ad esempio a me può piacere il Giro d'Italia per gli scatti in salita, le rasoiate in discesa e gli incredibili paesaggi montani attraversati e il flusso di campioni, non del singolo che cancella i meriti e le doti degli altri piazzati dopo di lui. Le classifiche, le graduatorie ci spingono solamente a lottare l'uno contro l'altro, non ad amare una data cosa che può essere il ciclismo, il calcio o la politica.


Questa è la dittatura della maggioranza che però va evidentemente sempre bene, quello che non va bene a questa società è la dittatura della minoranza, sempre paventata come un pericolo indicibile ad esempio nella questione dell'inutile e costosissimo treno ad alta velocità (in minuscolo, siccome aborro la velocità portata a valore indiscusso, a valore fondante la nostra società) in Valle di Susa.
La maggioranza odia da sempre le minoranze, non ammette alcuna autodeterminazione di queste, se sono in pochi sono per forza sbagliati per natura, degli idioti da correggere quando non dei deliquenti (solo perchè la pensano diversamente con idee atte a migliorare la società, cosa sempre avvenuta nella storia) da sbattere in galera, mah!

L'eredità del nucleare


A volte nei quotidiani free-press, come Metro, si trovano dei dati fondamentali a cui non viene però dato il giusto risalto.


Leggete questo comparso tipo un anno fa:

"90.000 metri cubi di rifiuti radioattivi. A tanto ammonta il lascito delle centrali nucleari chiuse nel 1990. Un'enorme quantità di scorie che costa 500.000.000 di Euro l'anno, 12.000.000.000 di Euro in 20 anni."