"Andate a lavorare!"
Nessun grido fu (è) più intento di questo nello spingere gli altri all'omologazione.
Omologazione dettata dall'ingresso nel mondo del lavoro o peggio nel mercato, dove le persone, tramite i contratti precarizzanti, vengono prese e spostate di azienda in azienda, come dal furgone alla bancherella e ritorno, sempre in nuovi posti. C'è una situazione lavorativa (considerando le ore spese per il lavoro in una singola giornata, è possibile parlare di "situazione esistenziale") omologata, per di più verso il basso; situazione decisa a tavolino dall'alto, anche oltre i vertici governativi nazionali (si veda alla voce "liberismo globale").
Non tutti però, nonostante questa negativa situazione sia improntata ad una sua maggiore estensione, possono giovarsi del lavoro e dell'omologazione rassicurante che comporta e consegue. Infatti, se la produzione come la popolazione è di molto aumentata negli ultimi 30 anni, così non è per il numero dei posti di lavoro. Una fetta di popolazione, in costante crescita, è costretta a vivere senza lavoro. Urgono politiche indirizzate verso il diritto alla vita di chi non può lavorare!
Il grido "Andate a lavorare" rivolto ad esempio ai punkabbestia non serve a niente, non è di aiuto (perchè non sono certi questi borghesi accusatori a trovarglielo, cosa che dovrebbero fare, siccome è a loro che dà fastidio l'ozio altrui), nè intelligente, siccome si ignora la situazione mondiale del lavoro.
E' semplicemente uno sfogo verso i non omologati.
All'interno dei luoghi di lavoro è richiesta un'altra omologazione, riguardante l'aspetto esteriore (vestiti compreso il loro colore, barba sì - barba no, taglio dei capelli, ecc.) e ciò toglie di fatto agli squatter e a disoccupati vari, ogni possibilità di inserimento, soprattutto se questi si vestono in modo da rappresentare in pieno il loro libero pensiero.
L'abbigliarsi seguendo ordini altrui, significa rispettare una delle svariate regole del vivere in società, ovvero annullarsi in nome delle convenzioni sociali (per le quali le opinioni del singolo non contano), ma la società, essendo un'artificio dell'essere umano, può avere punti sbagliati, può essere totalmente esecrata dai membri di altre società considerate, da quella dominante, inferiori poichè non produttive, nè opulente e con credi diversi o nulli.
Perchè, per alcuni, la nostra società è criticabile e rifiutabile (questa domanda nessuno se la pone, perchè si pensa che, costituendola in tanti, non abbia alcun difetto)?
Perchè è prevalentemente egoista.
Infatti, si va a lavorare solamente per trarne un guadagno economico per sè e al massimo per i familiari più prossimi (senza badare alle conseguenze di quel dato lavoro, che possono colpire gli altri membri della stessa società, se non addirittura il mondo intero), e l'ingresso nel mondo del lavoro ne rende impossibile una fuoriuscita, anche quando l'orario di lavoro è terminato. Chi produce o vende merci, è invogliato col guadagno ottenuto, a fine giornata, a comprare altra merce, poichè questa rappresenta il frutto del proprio lavoro ed è ciò che dà un senso alla vita.
Terminato il lavoro, il lavoratore tornato individuo, ricade nell'omologazione. Infatti, per scongiurare la solitudine a cui non è abituato, deve imbattersi nei luoghi dove la massa si ritrova e dove, con scatti automatici delle braccia, o esulta per una finta sensazione di allegria, leggerezza, amore, senso di libertà, o acquista ogni cosa gli venga proposta in "offerta" e come assolutamente indispensabile per il comfort, per la pulizia o per avere più tempo libero, ecc.
I membri del tipo di società attualmente predominante (e forse in eterno, siccome non devono pensare, non devono giudicare, ma solo, se va bene, scegliere) sono in competizione fra di loro, anche terminato l'orario di lavoro, poichè devono dimostrare, con la merce acquistata, il loro successo lavorativo. Anche chi non ha sintomi da competizione, però è destinato ad accumulare roba e a sprecare tempo nei templi della merce, ed è anche per questo motivo che lo stile di vita della società è opinabile. "Che senso ha usare la maggior parte del tempo, per comprare prodotti o che già si hanno ma leggermente migliori, avendo in realtà la stessa cosa (si pensi alle tv, ai cellulari, alle automobili) facendo così per tutta la vita, e soprattutto spingere anche gli altri ed i bambini plagiabili, verso questo tipo di non-vita?", si potrebbe chiedere qualsiasi alternativo.
Ma perchè si invita il prossimo ad andare a lavorare?
Per invogliarlo a togliersi da una brutta situazione di povertà? No, probabilmente anche in questo frangente i membri della società predominante badano ai loro stretti interessi: se in apparenza può sembrare un invito atto al bene comune (per via dei servizi statali realizzati grazie alle imposte), in realtà si punta alla realizzazione di un ben determinato piano, ovvero il poter vendere ad un numero sempre maggiore di persone i propri prodotti (e quindi guadagnare di più) ed eliminare dalla propria vista chi non condivide le regole e gli interessi comuni (ma privati), anche perchè, essendo diversi, non hanno comportamenti prevedibili quanto quelli dell'homo consumens.
Triste è la società che si chiude a riccio, compresi i suoi giornali che non danno mai la parola ai diversi (se non quando questi possono provocare pietà, e quindi far sì che l'umanità dei membri della società possa sfogarsi, innocuamente, verso gli altri così lontani, e mai verso i propri simili e verso di sè, con tutte le cose da cambiare, cose che però così come sono fan comodo al sistema), che invece dovrebbe ascoltare tutti, per considerarsi civile. Le varie società dovrebbero autoanalizzarsi, e non scontrarsi pensando che le proprie idee debbano prevalere, pensando che non possa esistere una coabitazione. Probabilmente questa è impossibile nelle città, perchè l'unione così ravvicinate fra le persone dettata dai palazzoni, fa sì che pochi siano stimolati nel pensare, nel cambiare, per non incorrere in una forzata solitudine.
Le due società, quella consumista e quella contro, ciò e a favore dell'ambiente e della vita a contatto con la natura (ad esempio), dovrebbero unirsi perchè, mentre la prima è intenta nel produrre, la seconda pensa ai problemi, a come risolversi e ad un futuro che sia davvero futuro, ovvero una novità, una migliore novità.
Come già detto, il mondo del lavoro non può accogliere tutti, per questo si è in attesa di qualche saggio uomo politico che provveda a fornire a tutti gli inetti un tetto ed un reddito minimo garantito, grazie al quale rendere attivi i disoccupati in ambiti trascurati dallo Stato, come gli aiuti agli anziani, disabili, agli animali, alla natura, ecc. Nè l'assegno di disoccupazione, nè il volontariato possono essere usati come soluzione, siccome il primo vale fino a che non si riceve un'offerta di lavoro di qualsiasi tipo, che quindi può andare contro il desiderio del singolo di farsi strada in un ben determinato settore, e siccome il secondo dura solo pochi mesi, mentre il r.m.g. garantirebbe entrate sicure in eterno, in modo che il singolo possa eventualmente occuparsi del bene comune, oltre che della propria vita. In questo modo, tutti potrebbe essere intenti nel fare qualcosa di utile, anche in quei settori, appunto, tralasciati dallo Stato perchè non profittevoli.
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12 dicembre 2009
11 dicembre 2009
Un pentito è più attendibile di un mafioso
Oggi, al Tribunale di Palermo, il pentito Gaspare Spatuzza è stato smentito dal mafioso Filippo Graviano.
Il primo accusa da diverso tempo Marcello Dell'Utri e Berlusconi di aver avuto rapporti con la Mafia nel 1993, anno delle bombe esplose a Firenze, Milano e Roma (10 morti e 93 feriti), mentre per il secondo, non ancora collaboratore di giustizia, le affermazioni del pentito son false.
L'altro Graviano, Giuseppe, si rifiuta di parlare e, per voce del suo avvocato Gaetano Giacobbe, fa sapere di sentirsi, causa il "carcere duro" (41bis), come "..sepolto vivo, in una situazione alienante, perchè dovrebbe rispondere al processo? Cosa ci guadagna?"
Queste due versioni erano già note ma, a parte la collusione del bibliofilo tesmioniata da almeno 16 mafiosi dal 1996 al 2004 (anno della sua condanna in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa), è bene evidenziare le odierne parole dell'accusato, amico e collega dell'attuale premier: "A differenza di Spatuzza, (F.Graviano) è un vero pentito che sa di espiare le colpe che ha commesso. A differenza di Spatuzza, ho visto nelle parole di Filippo Graviano un percorso di ravvedimento. Mi pare una persona seria"
Un vero pentito? Non lo è ancora e forse non lo sarà mai, a differenza di Spatuzza che lo è dal 2000, anno in cui si è dissociato. Questo si è ravveduto, a differenza dei due Graviano.
Una persona seria? Se non si è pentito di aver ucciso (o ordinato la morte) di don Puglisi, Falcone e Borsellino, come può esserlo?
Un vasto numero di mafiosi e pentiti hanno accusato Dell'Utri, durante il processo di 1° grado, ed ora alcuni esponenti del PDL come Cicchitto e Gasparri si permettono di dire che "chi ha cavalcato Spatuzza è disperato" e che "il teatrino è stato smontato".
Nessuno ha cavalcato Spatuzza, neanche il nemico numero uno dei forzisti, ovvero Di Pietro, il quale era semplicemente curioso di sentire ciò che questo pentito aveva da dire.
E il teatrino in cosa consisterebbe? Nel sentire dei pentiti?
Solitamente, se si ascoltano i mafiosi, si ascoltano anche i pentiti e nessuno, mi pare, ha voluto trarre delle conclusioni dopo le dichiarazioni di Spatuzza (anche perchè, grazie alla pesante sentenza di 1° grando, non servirebbero altri riscontri, ma siamo un Paese garantista e bisogna aspettare il terzo grado).
Questi sono giudizi assolutamente faziosi, che servono solo a togliere la concentrazione dell'opinione pubblica che vorrebbe capire meglio la situazione. Togliere dalla mente della gente, i rischi, pericoli, problemi che comportano certe ferquentazioni, è deleterio per il bene del Paese!
Forse che i pentiti van bene solo quando parlano del loro passato criminale e non...politico?
Gasparri continua dicendo: "Non si puo' governare avendo sulle spalle accuse di gente che ha sciolto bambini nell'acido, che ha fatto stragi e che viene presa sul serio da alcuni magistrati". Perfettamente d'accordo, se non fosse per il semplicissimo fatto che Graviano, i due Graviano, erano i capi di Spatuzza.
Perchè Graviano sarebbe più attendibile di Spatuzza?
Se un proprio superiore o collega, viene accusato di avere avuto rapporti con mafiosi stragisti, solitamente se ne prendono le distanze, soprattutto se sotto vi è una solida base composta da svariate testimonianze.
Invece questi politici del centro-destra si comportano in modo anomalo: fanno una difesa senza se e senza ma, a spada da tratta, da soldatini, fregandosene di tutto e di tutti. E' veramente assurdo che tutto ciò accada in una repubblica (anche se li capisco siccome Berlusconi, grazie alla creazione del partito fondato con Dell'Utri, ha sdoganato fascisti, come Gasparri, socialisti e piduisti, come Cicchitto).
Se i rapporti con la Mafia sembrano certi, ovviamente ciò non lo si può del coinvolgimento dei due fondatori di Forza Italia (ora PDL) per quanto riguardano le bombe stragiste, per le quali si è parlato di un senatore (nel 1993 Dell'Utri non lo era ancora, anche se nell'ambiente Fininvest lo si poteva forse già ipotizzare).
Link:
Cronologia processo 1°grado Dell'utri (Uonna)
Dell'Utri: "Graviano smentisce Spatuzza" (La Repubblica)
Dell'Utri: "Filippo Graviano è un vero pentito (ADN Kronos)
Gasparri: "Smontato teatrino" (Affari Italiani)
Cicchitto: "Chi ha cavalcato pentiti ora è disperato (AGI)
Ciancimino: "Dell'Utri parlò con Provenzano" (Style.it)
Filippo Facci: "Essere garantisti a Libero" (Macchianera)
Il primo accusa da diverso tempo Marcello Dell'Utri e Berlusconi di aver avuto rapporti con la Mafia nel 1993, anno delle bombe esplose a Firenze, Milano e Roma (10 morti e 93 feriti), mentre per il secondo, non ancora collaboratore di giustizia, le affermazioni del pentito son false.
L'altro Graviano, Giuseppe, si rifiuta di parlare e, per voce del suo avvocato Gaetano Giacobbe, fa sapere di sentirsi, causa il "carcere duro" (41bis), come "..sepolto vivo, in una situazione alienante, perchè dovrebbe rispondere al processo? Cosa ci guadagna?"
Queste due versioni erano già note ma, a parte la collusione del bibliofilo tesmioniata da almeno 16 mafiosi dal 1996 al 2004 (anno della sua condanna in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa), è bene evidenziare le odierne parole dell'accusato, amico e collega dell'attuale premier: "A differenza di Spatuzza, (F.Graviano) è un vero pentito che sa di espiare le colpe che ha commesso. A differenza di Spatuzza, ho visto nelle parole di Filippo Graviano un percorso di ravvedimento. Mi pare una persona seria"
Un vero pentito? Non lo è ancora e forse non lo sarà mai, a differenza di Spatuzza che lo è dal 2000, anno in cui si è dissociato. Questo si è ravveduto, a differenza dei due Graviano.
Una persona seria? Se non si è pentito di aver ucciso (o ordinato la morte) di don Puglisi, Falcone e Borsellino, come può esserlo?
Un vasto numero di mafiosi e pentiti hanno accusato Dell'Utri, durante il processo di 1° grado, ed ora alcuni esponenti del PDL come Cicchitto e Gasparri si permettono di dire che "chi ha cavalcato Spatuzza è disperato" e che "il teatrino è stato smontato".
Nessuno ha cavalcato Spatuzza, neanche il nemico numero uno dei forzisti, ovvero Di Pietro, il quale era semplicemente curioso di sentire ciò che questo pentito aveva da dire.
E il teatrino in cosa consisterebbe? Nel sentire dei pentiti?
Solitamente, se si ascoltano i mafiosi, si ascoltano anche i pentiti e nessuno, mi pare, ha voluto trarre delle conclusioni dopo le dichiarazioni di Spatuzza (anche perchè, grazie alla pesante sentenza di 1° grando, non servirebbero altri riscontri, ma siamo un Paese garantista e bisogna aspettare il terzo grado).
Questi sono giudizi assolutamente faziosi, che servono solo a togliere la concentrazione dell'opinione pubblica che vorrebbe capire meglio la situazione. Togliere dalla mente della gente, i rischi, pericoli, problemi che comportano certe ferquentazioni, è deleterio per il bene del Paese!
Forse che i pentiti van bene solo quando parlano del loro passato criminale e non...politico?
Gasparri continua dicendo: "Non si puo' governare avendo sulle spalle accuse di gente che ha sciolto bambini nell'acido, che ha fatto stragi e che viene presa sul serio da alcuni magistrati". Perfettamente d'accordo, se non fosse per il semplicissimo fatto che Graviano, i due Graviano, erano i capi di Spatuzza.
Perchè Graviano sarebbe più attendibile di Spatuzza?
Se un proprio superiore o collega, viene accusato di avere avuto rapporti con mafiosi stragisti, solitamente se ne prendono le distanze, soprattutto se sotto vi è una solida base composta da svariate testimonianze.
Invece questi politici del centro-destra si comportano in modo anomalo: fanno una difesa senza se e senza ma, a spada da tratta, da soldatini, fregandosene di tutto e di tutti. E' veramente assurdo che tutto ciò accada in una repubblica (anche se li capisco siccome Berlusconi, grazie alla creazione del partito fondato con Dell'Utri, ha sdoganato fascisti, come Gasparri, socialisti e piduisti, come Cicchitto).
Se i rapporti con la Mafia sembrano certi, ovviamente ciò non lo si può del coinvolgimento dei due fondatori di Forza Italia (ora PDL) per quanto riguardano le bombe stragiste, per le quali si è parlato di un senatore (nel 1993 Dell'Utri non lo era ancora, anche se nell'ambiente Fininvest lo si poteva forse già ipotizzare).
Link:
Cronologia processo 1°grado Dell'utri (Uonna)
Dell'Utri: "Graviano smentisce Spatuzza" (La Repubblica)
Dell'Utri: "Filippo Graviano è un vero pentito (ADN Kronos)
Gasparri: "Smontato teatrino" (Affari Italiani)
Cicchitto: "Chi ha cavalcato pentiti ora è disperato (AGI)
Ciancimino: "Dell'Utri parlò con Provenzano" (Style.it)
Filippo Facci: "Essere garantisti a Libero" (Macchianera)
10 dicembre 2009
Alfano e i magistrati invisibili
"Basta andare in TV" (fonte: TG24 SKY)
Questo il riassunto del discorso di Alfano del 9 dicembre 2009 a Palermo, assieme al ministro dell'Interno Maroni e al procuratore capo di Palermo, Messineo.
Questa frase, purtroppo, non è rivolta a sè stesso o ai suoi colleghi, ma a quei magistrati che, anzichè lavorare giorno e notte negli uffici e a casa (cosa che già fanno), osano, pensate, andare non soltanto a convegni, ma anche in programmi televisivi.
La frase completa è questa:
"Lavorando di piu' in Procura e senza le luci delle telecamere, si arresta qualche latitante in piu', quindi con qualche convegno in meno e qualche latitante in più, si fa il bene del Paese"
Purtroppo, Alfano, non si rende conto che non basta arrestare, ma che è necessario educare più italiani possibile sul significato del termine Mafia, sul perchè esiste, in cosa consiste, quali sono i problemi di fondo che non la fanno estinguere e, per fare ciò, c'è bisogno di certi magistrati.
Si pensi a Giovanni Falcone e alle interviste a lui fatte dalla giornalista Michelle Padovani (raccolte nel libro "Cose di Cosa Nostra", link IBS).
Falcone, come Paolo Borsellino, era il simbolo dell'Antimafia, ed è solo grazie alla sua notorietà se tutti gli italiani onesti si sentono vicini ai siciliani, e ai meridionali in genere, vittime delle nostrane associazioni criminali che, fra parentesi, fanno affari con certi italiani del Centro e del Nord. Magistrati coraggiosi come loro devono essere conosciuti da tutti gli italiani, devono sentire tutto il nostro appoggio. Se così non fosse, il loro lavoro lo svolgerebbero ugualmente, ma i mafiosi si sentirebbero più protetti dal menefreghismo, causa dei mali del Sud.
Gli odierni famosi magistrati antimafia (che però lavorano con solerzia già da 20 anni), sono Roberto Scarpinato e Antonio Ingroia.
Scarpinato ha realizzato un libro dal titolo "Il ritorno del principe" (presentazione su Youtube).
Ingroia indaga su Berlusconi e Dell'Utri (Il suo appello al premier, su Youtube).
In questi mesi (pardon, anni) di continui attacchi ai magistrati (combinazione sempre quelli che indagano con fervore) da parte dei politici, è obbligatorio il nostro sostegno! Come potrebbero sapere i cittadini, nel caso i magistrati stessero in silenzio, di come si combattono i criminali? E se ciò non si saprà, se tutto si riduce ad un arresto/evento, non ci saranno grandi esempi da seguire per i giovani, per i futuri magistrati. Inoltre, senza lasciar proferir parola a questi onesti servitori dello Stato, sarà tutto lasciato in mano a Berlusconi che potrà continuare a far credere a 60 milioni di italiani di essere minacciato ed accusato ingiustamente.
Alfano contro l'educazione, contro la lotta all'ignoranza, contro l'unione dei cittadini e dei magistrati onesti, contro il portare a conoscenza i dati, i fatti delle indagini. Un Alfano ignobile!
Alfano dovrebbe sapere che, purtroppo, presenziano poco in tv gli amati/odiati magistrati.
Quanti telespettatori conoscono Ingroia? Pochi. Per fortuna ci ha pensato Augusto Minzolini, direttore del TG1 scelto da Berlusconi, a sopperire a questa mancanza. Infatti la sera del 9 novembre 2009 lo ha attaccato per le critiche del magistrato rivolte alla politica del governo in tema di giustizia (link AdnKronos). E comunque di Augusto ce n'è uno solo - "Il Muro"
Alfano parla come Berlusconi, che a sua volta segue le indicazioni della loggia massonica P2, la quale infatti voleva l'invisibilità assoluta dei magistrati (probabilmente per poterli far scomparire senza apparenti problemi). Berlusconi infatti vorrebbe che diventasse legge una "sua" malsana idea che risponde al divieto di nominare sulla stampa i magistrati.
Alfano si vanta dei numerosi arresti e del fatto che, probabilmente, in questa legislatura la Mafia sarà distrutta. Il rischio è che venga solamente decapitata, con una cammorizzazione diffusa.
Maroni dice: "Vogliamo sconfiggere la mafia, abbiamo la straordinaria ambizione di voler mettere fine a questo capitolo orribile della storia italiana e col piano straordinario di contrasto in dieci punti che approveremo nel prossimo gennaio faremo l’affondo definitivo".
Il rischio sopra menzionato, attanaglia la mente del questore di Palermo, Alessandro Marangoni, che infatti dice: "In questo momento c'è il rischio di camorrizzazione a Palermo. Non c'è più una struttura verticistica di Cosa nostra, c'è un magma di gruppi che possono salire nella scala del potere della mafia. E questo può esser pericoloso. E' possibile una nuova guerra di mafia".
Infatti un recente articolo di Repubblica s'intitola: "I rampolli di Cosa Nostra in lotta per il comando" (link).
D'altronde, i piccoli mafiosi rimasti, cercheranno di organizzarsi in nuove cupole, mica diventeranno onesti cittadini se da sempre son stati educati in altro modo. C'è bisogno della presenza dello Stato, non solo nella forma della repressione, ma per la garanzia della legalità, per l'educazione e la fornitura di decenti servizi pubblici, degni di un Paese civile che delle mafie non se ne fa niente.
E invece, tutt'ora, la criminalità serve per trovare lavoro e per essere eletti!
Alfano dovrebbe comprarsi un'Alfa speciale per andare indietro nel tempo e fermarsi nel 1996, anno in cui presenziò al matrimonio della figlia del mafioso Croce Napoli, col quale si scambiò un bacio (link La Repubblica, 5 febbraio 2002).
Inizialmente, l'attuale ministro smentì affermando di non conoscere assolutamente quelle persone, poi, siccome in una VHS c'era la prova della sua partecipazione, ritrattò, spiegando che la sua presenza si dovette all'invito dello sposo (link La Repubblica, 6 febbraio 2002).
Ma come, prima dice di non conoscere nessuno, e poi parla dello sposo, di cui non conosce la sposa? Incredibile!
Come se non bastasse questo piccolo mistero, quest'anno ne è spuntato un altro: "Ora disprezza la Mafia, ma ci chiese i voti". Parole di Ignazio Gagliardo, collaboratore di giustizia, durante l'inchiesta bis su Totò Cuffaro (link La Repubblica, 8 ottobre 2009).
Non è possibile che ai vertici dello Stato siedano persone come lui, Berlusconi, Schifani, Dell'Utri, ecc., con amicizie sospette.
La domanda di molti, in seguito alle minacce ricevute da Alfano (link Corriere della Sera), può essere questa: "Come mai un amico dei mafiosi, da voi considerato tale, lotta contro di loro e viene minacciato?"
Risposta (sperando nell'assoluta estraneità del ministro) : "I mafiosi non appartengono tutti allo stesso clan, ce ne sono molti e sono in lotta fra di loro, quindi può darsi che solo uno di questi o parte di essi sia contro di lui, mentre gli altri lo appoggino"; "Può aver stretto amicizie e accordi precedentemente con loro, ed ora che ha raggiunto il suo scopo (i voti, ad esempio), agisce da buon servitore dello Stato e, per questo, i mafiosi vogliono vendicarsi".
Tralasciando questo suo (poco) discusso passato, le attuali sue parole sono irriguardose verso chi lavora giorno e anche notte, rischiando di esplodere in aria!
Questo il riassunto del discorso di Alfano del 9 dicembre 2009 a Palermo, assieme al ministro dell'Interno Maroni e al procuratore capo di Palermo, Messineo.
Questa frase, purtroppo, non è rivolta a sè stesso o ai suoi colleghi, ma a quei magistrati che, anzichè lavorare giorno e notte negli uffici e a casa (cosa che già fanno), osano, pensate, andare non soltanto a convegni, ma anche in programmi televisivi.
La frase completa è questa:
"Lavorando di piu' in Procura e senza le luci delle telecamere, si arresta qualche latitante in piu', quindi con qualche convegno in meno e qualche latitante in più, si fa il bene del Paese"
Purtroppo, Alfano, non si rende conto che non basta arrestare, ma che è necessario educare più italiani possibile sul significato del termine Mafia, sul perchè esiste, in cosa consiste, quali sono i problemi di fondo che non la fanno estinguere e, per fare ciò, c'è bisogno di certi magistrati.
Si pensi a Giovanni Falcone e alle interviste a lui fatte dalla giornalista Michelle Padovani (raccolte nel libro "Cose di Cosa Nostra", link IBS).
Falcone, come Paolo Borsellino, era il simbolo dell'Antimafia, ed è solo grazie alla sua notorietà se tutti gli italiani onesti si sentono vicini ai siciliani, e ai meridionali in genere, vittime delle nostrane associazioni criminali che, fra parentesi, fanno affari con certi italiani del Centro e del Nord. Magistrati coraggiosi come loro devono essere conosciuti da tutti gli italiani, devono sentire tutto il nostro appoggio. Se così non fosse, il loro lavoro lo svolgerebbero ugualmente, ma i mafiosi si sentirebbero più protetti dal menefreghismo, causa dei mali del Sud.
Gli odierni famosi magistrati antimafia (che però lavorano con solerzia già da 20 anni), sono Roberto Scarpinato e Antonio Ingroia.
Scarpinato ha realizzato un libro dal titolo "Il ritorno del principe" (presentazione su Youtube).
Ingroia indaga su Berlusconi e Dell'Utri (Il suo appello al premier, su Youtube).
In questi mesi (pardon, anni) di continui attacchi ai magistrati (combinazione sempre quelli che indagano con fervore) da parte dei politici, è obbligatorio il nostro sostegno! Come potrebbero sapere i cittadini, nel caso i magistrati stessero in silenzio, di come si combattono i criminali? E se ciò non si saprà, se tutto si riduce ad un arresto/evento, non ci saranno grandi esempi da seguire per i giovani, per i futuri magistrati. Inoltre, senza lasciar proferir parola a questi onesti servitori dello Stato, sarà tutto lasciato in mano a Berlusconi che potrà continuare a far credere a 60 milioni di italiani di essere minacciato ed accusato ingiustamente.
Alfano contro l'educazione, contro la lotta all'ignoranza, contro l'unione dei cittadini e dei magistrati onesti, contro il portare a conoscenza i dati, i fatti delle indagini. Un Alfano ignobile!
Alfano dovrebbe sapere che, purtroppo, presenziano poco in tv gli amati/odiati magistrati.
Quanti telespettatori conoscono Ingroia? Pochi. Per fortuna ci ha pensato Augusto Minzolini, direttore del TG1 scelto da Berlusconi, a sopperire a questa mancanza. Infatti la sera del 9 novembre 2009 lo ha attaccato per le critiche del magistrato rivolte alla politica del governo in tema di giustizia (link AdnKronos). E comunque di Augusto ce n'è uno solo - "Il Muro"
Alfano parla come Berlusconi, che a sua volta segue le indicazioni della loggia massonica P2, la quale infatti voleva l'invisibilità assoluta dei magistrati (probabilmente per poterli far scomparire senza apparenti problemi). Berlusconi infatti vorrebbe che diventasse legge una "sua" malsana idea che risponde al divieto di nominare sulla stampa i magistrati.
Alfano si vanta dei numerosi arresti e del fatto che, probabilmente, in questa legislatura la Mafia sarà distrutta. Il rischio è che venga solamente decapitata, con una cammorizzazione diffusa.
Maroni dice: "Vogliamo sconfiggere la mafia, abbiamo la straordinaria ambizione di voler mettere fine a questo capitolo orribile della storia italiana e col piano straordinario di contrasto in dieci punti che approveremo nel prossimo gennaio faremo l’affondo definitivo".
Il rischio sopra menzionato, attanaglia la mente del questore di Palermo, Alessandro Marangoni, che infatti dice: "In questo momento c'è il rischio di camorrizzazione a Palermo. Non c'è più una struttura verticistica di Cosa nostra, c'è un magma di gruppi che possono salire nella scala del potere della mafia. E questo può esser pericoloso. E' possibile una nuova guerra di mafia".
Infatti un recente articolo di Repubblica s'intitola: "I rampolli di Cosa Nostra in lotta per il comando" (link).
D'altronde, i piccoli mafiosi rimasti, cercheranno di organizzarsi in nuove cupole, mica diventeranno onesti cittadini se da sempre son stati educati in altro modo. C'è bisogno della presenza dello Stato, non solo nella forma della repressione, ma per la garanzia della legalità, per l'educazione e la fornitura di decenti servizi pubblici, degni di un Paese civile che delle mafie non se ne fa niente.
E invece, tutt'ora, la criminalità serve per trovare lavoro e per essere eletti!
Alfano dovrebbe comprarsi un'Alfa speciale per andare indietro nel tempo e fermarsi nel 1996, anno in cui presenziò al matrimonio della figlia del mafioso Croce Napoli, col quale si scambiò un bacio (link La Repubblica, 5 febbraio 2002).
Inizialmente, l'attuale ministro smentì affermando di non conoscere assolutamente quelle persone, poi, siccome in una VHS c'era la prova della sua partecipazione, ritrattò, spiegando che la sua presenza si dovette all'invito dello sposo (link La Repubblica, 6 febbraio 2002).
Ma come, prima dice di non conoscere nessuno, e poi parla dello sposo, di cui non conosce la sposa? Incredibile!
Come se non bastasse questo piccolo mistero, quest'anno ne è spuntato un altro: "Ora disprezza la Mafia, ma ci chiese i voti". Parole di Ignazio Gagliardo, collaboratore di giustizia, durante l'inchiesta bis su Totò Cuffaro (link La Repubblica, 8 ottobre 2009).
Non è possibile che ai vertici dello Stato siedano persone come lui, Berlusconi, Schifani, Dell'Utri, ecc., con amicizie sospette.
La domanda di molti, in seguito alle minacce ricevute da Alfano (link Corriere della Sera), può essere questa: "Come mai un amico dei mafiosi, da voi considerato tale, lotta contro di loro e viene minacciato?"
Risposta (sperando nell'assoluta estraneità del ministro) : "I mafiosi non appartengono tutti allo stesso clan, ce ne sono molti e sono in lotta fra di loro, quindi può darsi che solo uno di questi o parte di essi sia contro di lui, mentre gli altri lo appoggino"; "Può aver stretto amicizie e accordi precedentemente con loro, ed ora che ha raggiunto il suo scopo (i voti, ad esempio), agisce da buon servitore dello Stato e, per questo, i mafiosi vogliono vendicarsi".
Tralasciando questo suo (poco) discusso passato, le attuali sue parole sono irriguardose verso chi lavora giorno e anche notte, rischiando di esplodere in aria!
8 dicembre 2009
Grazie Genchi
Grazie a Gioacchino Genchi, gli internauti (per i tele son potuti venire a conoscenza di un fatto gravissimo (per i telespettatori, invece, è colui che ci spia tutti con le intercettazioni. Thx Ghedini, Castelli, ecc.): la presenza a Palermo, nel castello Utveggio, di un reparto dei servizi segreti deviati in mano a Contrada (secondo l'ex poliziotto Genchi, poco all'infuori del porto di Palermo), il giorno della strage di via D'Amelio, ovvero il 19 luglio 1992, giorno in cui perse la vita il magistrato di ferro Paolo Borsellino, contrario ad ogni sorta di patto fra Mafia e Stato (patto probabilmente concluso dopo le svariate bombe fatte scoppiare in giro per la penisola italica), e la sua scorta:
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1279:castello-utveggio&catid=2:editoriali&Itemid=4
Inoltre, da due giorni, sempre grazie a lui e ai suoi informati della Polizia, siamo al corrente che gli arresti del 6 dicembre di Nicchi e Fidanzati son stati eseguiti ad orologeria, per sputtanare le dichiarazioni di Spatuzza in merito ad un legame fra Berlusconi, Dell'Utri e Cosa Nostra e, quindi, per mostrare alla gente a casa, incollata alla tv, quanto siano infondate certe voci:
http://www.youtube.com/watch?v=cfZ13mvOXjw
Infatti, notate con che solerzia il 5 dicembre siano stati eseguiti i due arresti, e come Il Giornale li abbia in qualche modo...predetti (link L'89):
il 4 dicembre c'è stato il processo con Spatuzza in aula che ha destato molto scandalo nel Paese, allarmandolo.
Il 5 dicembre il NOBDAY (manifestazione ideata su Internet), ma, prima di questo evento, alle ore 12:18, ecco l'annuncio del quotidiano berlusconiano che dava l'annuncio degli arresti dei mafiosi Nicchi e Fidanzati. "Mafia. Presi i boss Nicchi e Fidanzati. Berlusconi: Risposta alle calunnie".
12:18, mentre le varie agenzie come Ansa e Agi, ne danno l'annuncio alle ore 15:56 e 16:24
Che dire della frase di Berlusconi? "Risposta", capito? E' una dichiarazione clamorosa: ha ammesso di averli fatti arrestare, proprio come dice Genchi, solo per dimostrare alla gente a casa incollata alla tv che non è amico dei mafiosi.
Fatto sta che gli arresti son merito di chi indaga e si aziona (magistrati e poliziotti), non di chi fa leggi a favore della Mafia e dei suoi amici/colleghi come questo governo: scudo fiscale e vendita all'asta dei beni confiscati ai mafiosi.
Le domande che nascono in me sono le seguenti:
- Ce ne sono altri liberi, ma pronti ad essere arrestati, magari dopo alcune udienze berlusconiane? -
- Era possibile arrestare questi, magari già qualche mese fa? -
Peccato che Spatuzza non sia l'unico pentito mafioso (stranamente, i pentiti van bene a tutti quando parlano dei loro vecchi crimini, quando parlano di legami con politici no) ad aver accusato Dell'Utri, infatti dal 1996 al 2004 il numero è ben superiore ad 1, infatti è pari a 16 (con Spatuzza 17):
http://www.cuntrastamu.org/mafia/documenti/dellutri.htm
Avete letto bene, prima? Genchi, ex poliziotto. Ex. EX. E X.
Link:
Maroni: "Gli arresti di Nicchi e Fidanzati non sono ad orologeria" (Il Giornale del Friuli)
Maroni: "Rimane solo Messina Denaro" (Hercole.it)
Formigoni: "Questa è giustizia ad orologeria" (Il Giornale)
Ovviamente si riferisce all'avviso di garanzia da lui ricevuto, mica agli arresti...
Quereliamo Feltri (per chi era a Roma al NOBDAY) - Gruppo Facebook
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1279:castello-utveggio&catid=2:editoriali&Itemid=4
Inoltre, da due giorni, sempre grazie a lui e ai suoi informati della Polizia, siamo al corrente che gli arresti del 6 dicembre di Nicchi e Fidanzati son stati eseguiti ad orologeria, per sputtanare le dichiarazioni di Spatuzza in merito ad un legame fra Berlusconi, Dell'Utri e Cosa Nostra e, quindi, per mostrare alla gente a casa, incollata alla tv, quanto siano infondate certe voci:
http://www.youtube.com/watch?v=cfZ13mvOXjw
Infatti, notate con che solerzia il 5 dicembre siano stati eseguiti i due arresti, e come Il Giornale li abbia in qualche modo...predetti (link L'89):
il 4 dicembre c'è stato il processo con Spatuzza in aula che ha destato molto scandalo nel Paese, allarmandolo.
Il 5 dicembre il NOBDAY (manifestazione ideata su Internet), ma, prima di questo evento, alle ore 12:18, ecco l'annuncio del quotidiano berlusconiano che dava l'annuncio degli arresti dei mafiosi Nicchi e Fidanzati. "Mafia. Presi i boss Nicchi e Fidanzati. Berlusconi: Risposta alle calunnie".
12:18, mentre le varie agenzie come Ansa e Agi, ne danno l'annuncio alle ore 15:56 e 16:24
Che dire della frase di Berlusconi? "Risposta", capito? E' una dichiarazione clamorosa: ha ammesso di averli fatti arrestare, proprio come dice Genchi, solo per dimostrare alla gente a casa incollata alla tv che non è amico dei mafiosi.
Fatto sta che gli arresti son merito di chi indaga e si aziona (magistrati e poliziotti), non di chi fa leggi a favore della Mafia e dei suoi amici/colleghi come questo governo: scudo fiscale e vendita all'asta dei beni confiscati ai mafiosi.
Le domande che nascono in me sono le seguenti:
- Ce ne sono altri liberi, ma pronti ad essere arrestati, magari dopo alcune udienze berlusconiane? -
- Era possibile arrestare questi, magari già qualche mese fa? -
Peccato che Spatuzza non sia l'unico pentito mafioso (stranamente, i pentiti van bene a tutti quando parlano dei loro vecchi crimini, quando parlano di legami con politici no) ad aver accusato Dell'Utri, infatti dal 1996 al 2004 il numero è ben superiore ad 1, infatti è pari a 16 (con Spatuzza 17):
http://www.cuntrastamu.org/mafia/documenti/dellutri.htm
Avete letto bene, prima? Genchi, ex poliziotto. Ex. EX. E X.
Link:
Maroni: "Gli arresti di Nicchi e Fidanzati non sono ad orologeria" (Il Giornale del Friuli)
Maroni: "Rimane solo Messina Denaro" (Hercole.it)
Formigoni: "Questa è giustizia ad orologeria" (Il Giornale)
Ovviamente si riferisce all'avviso di garanzia da lui ricevuto, mica agli arresti...
Quereliamo Feltri (per chi era a Roma al NOBDAY) - Gruppo Facebook
7 dicembre 2009
I Governi non contano un cazzo
Grazie agli accordi sul "libero mercato", grazie ai quali ogni cosa è degna di avere un valore (ma espresso solo in cifre, sigh), recepiti e/o subiti dall'Unione Europa (un'altra organizzazione contro i singoli Stati), i governi nazionali non possono fare nulla in materia di regolamentazione economica/finanziaria, possono solo subire.
Si subiscono le leggi create da esperti non eletti e, nel caso siano eletti, non son stati scelti certo da noi. C'è il WTO, ma c'è anche la Trilaterale e il gruppo Bilderberg, nei quali i potenti decidono cosa dovremmo mangiare, il modo in cui il cibo sarà...creato, i diritti dei lavoratori, sempre in calo per favorire i profitti dei grandi gruppi internazionali, le speculazioni (sull'edilizia, sul grano), ecc.
Ci sono vari esempi da fare, ma alcuni sono complicati e lontani dal nostro mondo, quindi, siccome il blog riguarda l'Italia, pensiamo ad una recente legge...
A volte i politi nostrani si lasciano sfuggire certe frasi che la dicono lunga sui loro poteri.
Il governo Berlusconi si vanta di essere un governo del fare. Eh sì, perchè ha creato la social card (grande idea lungimirante, che cambierà le vite presenti e future di milioni di porazzi, ahah) e i "calci in culo" (non il gioco col quale i ragazzini si divertono d'estate davanti al circo) ai migranti.
Vediamo allora la cosa principale che ha fatto (senza averne partorito l'idea), anzi, che è stato obbligato a fare:
Si subiscono le leggi create da esperti non eletti e, nel caso siano eletti, non son stati scelti certo da noi. C'è il WTO, ma c'è anche la Trilaterale e il gruppo Bilderberg, nei quali i potenti decidono cosa dovremmo mangiare, il modo in cui il cibo sarà...creato, i diritti dei lavoratori, sempre in calo per favorire i profitti dei grandi gruppi internazionali, le speculazioni (sull'edilizia, sul grano), ecc.
Ci sono vari esempi da fare, ma alcuni sono complicati e lontani dal nostro mondo, quindi, siccome il blog riguarda l'Italia, pensiamo ad una recente legge...
A volte i politi nostrani si lasciano sfuggire certe frasi che la dicono lunga sui loro poteri.
Il governo Berlusconi si vanta di essere un governo del fare. Eh sì, perchè ha creato la social card (grande idea lungimirante, che cambierà le vite presenti e future di milioni di porazzi, ahah) e i "calci in culo" (non il gioco col quale i ragazzini si divertono d'estate davanti al circo) ai migranti.
Vediamo allora la cosa principale che ha fatto (senza averne partorito l'idea), anzi, che è stato obbligato a fare:
PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA PUBBLICA
"La gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica", art.23 bis dl 112 (cioè deve generare utili a privati)
"La gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica", art.23 bis dl 112 (cioè deve generare utili a privati)
Multinazionali, che già controllano alcune aziende italiane di acqua in bottiglia di plastica (w il petrolio) , lucreranno su questo liquido grazie al quale viviamo, che fino ad ora ci era garantito a prezzi modici. In alcune città, anche straniere, dove è stata privatizzata, le bollette sono aumentate anche del 300% e chi non paga, non potrà più bere, ovvero è condannato a morte.
Tremonti, il nostro Ministro delle Finanze, ha detto che ha dovuto creare questa legge per rispettare direttive europee.
Quindi, se non possiamo dedicedere autonomamente su leggi riguardanti aspetti così importanti e vitali, vuol dire che non contiamo un cazzo, per dirla alla Alberto Sordi.
Tremonti è anche quello del posto fisso, peccato che da 15 anni sia sempre più un miraggio...chissà perchè
Quindi, se non possiamo dedicedere autonomamente su leggi riguardanti aspetti così importanti e vitali, vuol dire che non contiamo un cazzo, per dirla alla Alberto Sordi.
Tremonti è anche quello del posto fisso, peccato che da 15 anni sia sempre più un miraggio...chissà perchè
Ogni cosa, ogni bene (questo sì che è un bene, mica una tv o un'automobile che diventa ruggine in 10-15 anni), come dicevo inizialmente, deve avere un valore in cifre, quindi un prezzo, perchè tutto dev'essere libero, anzi liberalizzato per entrare nel possesso delle aziende.
Dall'anno scorso gli studenti italiani protestano per i finanziamenti sempre più esigui per l'istruzione pubblica. Ma non è una scelta del Governo, non è neanche una scelta dettata dalla crisi economica. Infatti è un'idea sovranazionale che riguarda ogni altro Paese come la Germania, la Grecia, la Francia...tutto il mondo occidentale che ha avuto per decenni un dispendioso sistema di welfare! Ora si vuole lucrare sul welfare, facendo entrare le aziende prima nelle Università e poi nelle scuole. Così il sapere, già oliato per il sistema, sarà sempre più utilitaristico.
Cosa possiamo fare? Fregarcene, almeno in parte, della politica interna e e badare alle leggi dell'Unione Europa (tra l'altro il Trattato di Lisbona, ovvero la nuova Costituzione Europea, è stato approvato all'unanimità senza che il popolo abbia mai potuto leggerlo, nè dire alcunchè a riguardo, nè in Italia nè all'estero, eccezion fatta per l'Irlanda, i cui cittadini in un primo momento optarono per un secco NO)
L'Europa è molto più avanti rispetto all'Italia riguardo tematiche come energia e rispetto dei diritti dell'uomo, però trovo ingiusto che i singoli Stati, fintanto che esistono, siano obbligati per accordi sottobanco, a varare leggi che il popolo non ha mai richiesto ai suoi governanti!
TAV: la TAV/TAC è un sistema di treni ultraveloci, ancor più dei famosi TGV francesi, che uniscono i vari Paesi Europei, anche dell'Est, per...trasportare più velocemente le merci. Il Giornale dei Berlusconi e di Feltri scrive: "E intanto si completa l'Alta Velocità: è questo che interessa agli italiani". Sicuramente un treno sicuro e veloce fa piacere, ma milioni di italiani sono bloccati nelle code metropolitane o sono alla stazione aspettando un treno regionale non lercio. Invece il governo fa la TAV, cosi come la fa il governo francese, svizzero, tedesco, spagnolo, ecc...Guarda caso è un'iniziativa infrastrutturale/industriale transnazionale.
LINK:
Il Governo Berlusconi ha privatizzato l'acqua
Questo è il potere (di Paolo Barnard)
Dall'anno scorso gli studenti italiani protestano per i finanziamenti sempre più esigui per l'istruzione pubblica. Ma non è una scelta del Governo, non è neanche una scelta dettata dalla crisi economica. Infatti è un'idea sovranazionale che riguarda ogni altro Paese come la Germania, la Grecia, la Francia...tutto il mondo occidentale che ha avuto per decenni un dispendioso sistema di welfare! Ora si vuole lucrare sul welfare, facendo entrare le aziende prima nelle Università e poi nelle scuole. Così il sapere, già oliato per il sistema, sarà sempre più utilitaristico.
Cosa possiamo fare? Fregarcene, almeno in parte, della politica interna e e badare alle leggi dell'Unione Europa (tra l'altro il Trattato di Lisbona, ovvero la nuova Costituzione Europea, è stato approvato all'unanimità senza che il popolo abbia mai potuto leggerlo, nè dire alcunchè a riguardo, nè in Italia nè all'estero, eccezion fatta per l'Irlanda, i cui cittadini in un primo momento optarono per un secco NO)
L'Europa è molto più avanti rispetto all'Italia riguardo tematiche come energia e rispetto dei diritti dell'uomo, però trovo ingiusto che i singoli Stati, fintanto che esistono, siano obbligati per accordi sottobanco, a varare leggi che il popolo non ha mai richiesto ai suoi governanti!
TAV: la TAV/TAC è un sistema di treni ultraveloci, ancor più dei famosi TGV francesi, che uniscono i vari Paesi Europei, anche dell'Est, per...trasportare più velocemente le merci. Il Giornale dei Berlusconi e di Feltri scrive: "E intanto si completa l'Alta Velocità: è questo che interessa agli italiani". Sicuramente un treno sicuro e veloce fa piacere, ma milioni di italiani sono bloccati nelle code metropolitane o sono alla stazione aspettando un treno regionale non lercio. Invece il governo fa la TAV, cosi come la fa il governo francese, svizzero, tedesco, spagnolo, ecc...Guarda caso è un'iniziativa infrastrutturale/industriale transnazionale.
LINK:
Il Governo Berlusconi ha privatizzato l'acqua
Questo è il potere (di Paolo Barnard)
L'elite si diverte
Tutti a La Scala stasera!
Loro non conoscono la crisi, loro sfoggiano sempre il migliore abito e il più luminoso sorriso.
D'altronde, sono loro (gli industriali) che licenziano per mantenere intatti i profitti o che se ne approfittano della crisi per intascare miliardi dallo Stato (banchieri), sono loro che ricevono avvisi di garanzia per inquinamento, per aver fatto sforare alla città di Milano i livelli di pm10 (il sindaco di Milano Letizia Moratti e il ciellino presidente della Regione Lombardia Formigoni, link ECCO).
Loro, gli eletti, gli eletti dalla loro elite!
Loro, che non hanno rapporti con la plebe, ma a cui sorridono, a cui ammiccano. Loro che passano il tempo a inciuciare con gli altri potenti e politici assortiti e poi noi, che subiamo le loro scelte, talvolta di parte, altre clamorosamente anacronistiche, altre semplicemente da fetentoni.
Come ogni anno, ecco "la prima de La Scala", il teatro meneghino famoso in tutto il mondo e, come ogni anno, ecco le vivaci proteste dinnanzi ad esso.
Gruppi di metalmeccanici hanno fischiato e tirato uova contro gli spettatori (link Il Giornale). La Polizia, anzichè unirsi a loro appartenendo alla stessa classe sociale di porazzi sfruttati, ha preferito beccarsi le uova per non dover poi leccare la sporcizia sulle cravatte altrui.
Uno stuolo di divinità: John Elkaan della Fiat, un succhiatore di soldi statali non poteva mancare; Corrado Passera il banchiere che patteggiò per il crack Parlamat (link Wikipedia); i già nominati ecoMoratti ed ecoFormigoni, amministratori de "Comune dei tumori", ovvero Milano rinominata così da Beppe Grillo; il ministro al turismo Brambilla, colei che vuole propagandare un'immagine fasulla dell'Italia all'estero; Bondi, che oltre a scrivere poesiucole per i suoi colleghi di partito e ad inveire contro i comici pungenti (ne è rimasto solo più uno per 5 minuti a settimana, Crozza) della tv, sa anche tagliare i fondi alla cultura; Confalonieri di Mediaset (che immagino se la stia godendo per il DDT, grazie al quale evita la concorrenza di Sky) e Marina Berlusconi di Fininvest, la quale qualche giorno fa ha affermato che non ci son mai state zone d'ombra nei conti Fininvest, a dispetto invece delle dichiarazioni del banchiere Carlo Rasini e delle sentenze dei giudici di Palermo (link La Repubblica); Valeria Marini (usata come poltrona, penso); Marco Tutino sovrintendente del teatro bolognese accusato di aver creato un buco milionario; Dan Brown, famoso scrittore del Codice Da Vinci, pronto a far tremare il Cristianesimo e il Vaticano (altro che l'impenitente Odifreddi!) con le sue rivelazioni, se non fosse che il tutto è finito in allegria al cinema a tarallucci e vino, anzi a popocorn e "Hoha Hola".
Un minuto di silenzio è stato indetto e rispettato per le conseguenze del crollo dell'economia mondiale (per loro, è stato un pò come mandare 1 sms per beneficenza: si son lavati la coscienza e viaaa, torniamo alla solita vita).
Ogni anno le solite facce soddisfatte di chi ce l'ha fatta, non importa come e a spese di chi e a che prezzo per il Paese che sembra sempre più ancorato verso vecchi modelli di sviluppo. A parte ciò, che brutto sapere che il popolo, che vota questi loschi o illuminanti figuri, non potrà mai entrare in certi luoghi, causa divisione antidemocratica di classe, basata solo sui soldi e non sull'onestà.
Un clan, un'elite che non risponde a nessuno, anche perchè la magistratura è politicizzata, che diamine, cribbio!
L'opera che sarà eseguità è la Carmen, una storia di donne, toreri e zingari. Non trattandosi della caliente Carmen Russo, Berlusconi ha preferito lasciare il suo posto a Giorgio Napolitano (link Libero-News)
Link:
Galan: Affetto e stima per Roberto, pur ignorando contorni e contenuti della vicenda (Asca).
Nel PDL manca solo Mangano
"AMICI DI SPATUZZA"
Amici di Spatuzza. Di questo rapporto (ovviamente falso) la "piazza viola" viene accusa ingiustamente e diffamatoriamente, da quel servo miliardario (caso, purtroppo, più raro che unico) che prende il nome di Vittorio Feltri ("Quereliamo Il Giornale", iniziativa nata su Facebook).Dopo il No B Day di Roma, svoltosi il 5 dicembre e che ha visto coinvolte centinaia di migliaia di persone da tutta Italia, si sono scatenate le polemiche dichiarazioni dei politici del centro-destra e della destra, con addirittura accuse infamanti lanciate da Il Giornale.
Il Giornale: "In piazza gli amici di Spatuzza"
La Russa: "Volevano partecipare anche Nicchi e Fidanzati" (Link Il Messaggero)
La Russa, basta con le tue schifose esternazioni (link), tanto lo sanno tutti che l'unico amico mafioso ce l'ha avuto Berlusconi in casa. Il suo nome era Mangano.
Calderoli: "Se dovessimo prendere per buono questo dato, dei 350 mila partecipanti al corteo, allora significa che i contrari sono 350mila e i favorevoli al governo Berlusconi sono piu' di 59 milioni e mezzo di cittadini italiani!"
Ebbè, allora lo stesso esempio facciamolo per i ritrovi in piazzia dei leghisti o pidiellini.
Storace: "Nella piazza di Roma manca solo Spatuzza" (Link Il Messaggero).
Per fortuna mancavano anche i fascisti come te.
Purtroppo, come si evince da questa foto, i manifestanti erano per in buona sostanza i soliti dipietristi e comunisti. Purtroppo, perchè mi piacerebbe vedere nuove bandiere rappresentanti persone di altri partiti che non si sentono rappresentate da un premier con una storia da brividi e che attua una politica contro i poveri e la classe media, ovvero i nuovi poveri, senza azioni che riescano ad andare oltre il breve periodo. La maggior parte della gente, purtroppo, non capisce che la sua è una politica liberista, loro infatti badano solo al termine "libertà" e son felici, non capendo che è riferita alle libertà delle aziende, specie se grosse e multinazionali, di fare quello che vogliono distruggendo le nostre comunità, le nostre attività e, perchè no, anche le nostre tradizioni (altro che musulmani e croci da levare).
Come sicuramente saprete, il giorno prima c'è stata, presso il Tribunale di Torino, l'udienza che ha visto coinvolti il pentito Spatuzza e l'onorevole Marcello Dell'Utri (PDL), già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
Questo pentito, a differenza di ciò che dicono altri mafiosi come Filippo Graviano e Brusca, afferma di essere a conoscenza di un patto nato nel 1993, fra la Mafia da una parte e due politici dall'altra ovvero, secondo lui, Berlusconi e Dell'Utri dall'altra, anche se all'epoca nè Berlusconi nè Dell'Utri lo erano.
La gente scesa in piazza, forse convinta dalle dichiarazioni di Spatuzza fornite il giorno prima a Torino (identiche a quelle rilasciate nei mesi scorsi a Firenze), s'è sentita ancora più unita, accusando Berlusconi di amicizie mafiose, se non, addirittura, di essere un mafioso.
Gli impiegati del brianzolo non potevano che trovare pane per i loro denti, infatti, nonostante il passato di Berlusconi, son riusciti a rivoltare la frittata accusando la gente di essere amica di un mafioso, noto pluri-omicida come questo Gaspare Spatuzza.
Peccato che la gente sia scesa in piazza per la legalità e la vera libertà (mica quella fornita da Berlusconi solo alle aziende e ai grandi gruppi internazionali), per avere una persona degna del ruolo di Presidente del Consiglio.
"MANCAVA SOLO SPATUZZA"
Allora, se vogliamo completare l'opera, dobbiamo dire che mancava anche Mangano, ospite per anni ed anni in una delle ville brianzole del nostro attuale premier, Silvio Berlusconi. E che dire poi delle amicizie, tavolta per lavoro, talvolta no, di Cosentino ("Nuove accuse", La Repubblica) di Schifani (link per un articolo dei quattro comparsi sul Fatto Quotidiano), Dell'Utri (link La Repubblica) e D'Alì (accusato dall'ex moglie di aver ricevuto regali dal mafioso latitante Messina Denaro, link Il Fatto Quotidiano)?
Queste sono provate, mentre nessuno può accusare, nè provare che la gente, scesa in piazza per protestare contro i reati presunti o reali di Berlusconi (oltrechè contro la sua politica distruttiva della divisione dei poteri, del rispetto del Parlamento e di onesti lavoratori super-partes, dell'impiego pubblico e dei serzivi pubblici, ecc.), abbia amicizie mafiose. Infatti dal palco, ha parlato fra gli altri anche il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, il quale invita Schifani a non recarsi alle commemorazioni del povero fratello e della sua scorta morta con lui.
Una vignetta, presente nell'odierna prima pagina de Il Giornale, raffigura una "toga rossa" che emette contro Berlusconi una condanna di morte mediante scioglimento nell'acido.
Questo, solo perchè dei giudici si son permessi di ascoltare un pentito.
Ma ai pidiellini i pentiti non vanno bene, perchè secondo loro parlano per liberarsi dal 41bis, parlano per buttare giù il Governo che fa tanto contro la Mafia (peccato che con tutte le ultime leggi, stiano brindando ininterrottamente assieme a imprenditori, criminali, ecc.), tanto che reputano più affidabili i mafiosi tutti d'un pezzo, come appunto Mangano e i Graviano, non questi traditori.
Link:
Non può governare (La Repubblica/Financial Times)
Appello di Saviano - FIRMA! (La Repubblica)
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