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3 settembre 2010

Meno posto fisso a voi, più posto fisso a lui

"Il posto fisso non è tutto, cercate Dio" (fonte: Ansa)

Fantastico Ratzinger che, come ogni buon cristiano, anziché spronare il popolo alla ribellione, cerca di fargli accettare la situazione (ed ecco spiegato il motivo per cui è la religione più amata dai dittatori).
La gente vuole il famoso "posto fisso in banca"?
Lui anziché elencare i lati negativi, dice semplicemente che non è tutto nella vita (ma va?) e che la bellezza di questa consiste nel cercare Dio.

Ora, se quest'essere onnipotente non riesce a farsi vedere, perché mai un piccolo essere umano dovrebbe poterlo fare e, soprattutto, chi c'è mai riuscito, a parte qualche povero contadinello che però vide solo la cosidetta Madonna (io da piccolo avevo due paure: quella di vedere la Madonna mentre scendevo le scale e quella di veder comparire Dio mentre tiravo l'acqua in bagno di notte, dovrei denunciare la Chiesa per abuso della credulità popolare e per avermi devastato l'infanzia con le loro teorie sovrannaturali)?
Ma soprattutto, se un essere umano ha bisogni essenziali molto terreni e poco metafisici, perché dovrebbe rinunciare ai primi, accettando magari nuove forme di schiavismo, in cambio della presenza (???) di Dio che non gli porta alcun beneficio alla pancia brontolante?

Tornando al Papa è palese il suo conflitto d'interessi, infatti se gli stesse a cuore solo la spiritualità non menzionerebbe il suo principale Dio, ma consiglierebbe svariate tecniche, teorie, letture, stili di vita per sentirsi migliori e in pace col mondo, invece ciò che ha detto gli serve solo per rafforzare il suo di posto fisso.

(Mirabello) Non siamo nati imparati

Non si fa altro che parlare del convegno di Futuro e Libertà, o di Generazione Italia, comunque dei finiani che si terrà a Mirabello, ma ho notato una cosa: nessun telegiornalista che ho ascoltato ha mai specificato neanche in quale regioni si trovi questo ridente paesello..

Ok, scoperto, sta in provincia di Ferrara.
I Tg però avrebbero fatto bene a specificare la provincia, siccome alcuni sono capitati nel mio blog digitando:

"
mirabello, dov'è?"
"dov'è mirabello"
"cazzo sta mirabello"
"
dov'è mirabello"
"
dov'è mirabello?"
"
dov'è-mirabello"
"
ma dov'è mirabello"
"
mirabello dov'è"
"
mirabello dov'è?"

2 settembre 2010

Ecco perché contestano Fini

Un pidiellino, in realtà finiano, è stato invitato negli scorsi giorni a recarci a Mirabello per contestare Fini durante il suo discorso (ottima l'analisi del blog Teleipnosi), giusto per far capire che Fini non è il capo di nessun popolo e per poi mostrare in Tv, tramite i Tg, come anch'esso venga contestato come un Dell'Utri qualsiasi, mica come Silvio che al massimo fa la figura di un martire.

Ma se il tutto fosse organizzato per rinfacciare a Fini il fatto di aver lasciato in eredità al Pdl gente come La Russa e Gasparri che, imparata la lezioncina per campare in questa politica filo-Silvietica, non ne vogliono sapere di smammare?

Elio 1, Anna 0

Elio di Elio e le Storie Tese: "Non comprerei mai un cd di Anna Tatangelo", perché conosce alcune sue canzoni e non le apprezza.

Anna Tatangelo: "Ha detto che non comprerebbe mai un mio album, ma io non vado a dire che non conosco le sue canzoni nè il suo percorso artistico".

Differenza?
Elio (Stefano Belisari) conosce le canzoni della "collega", non le apprezza e mai la finanzierebbe. Anna invece non conosce nulla degli Elii, dimostrando ignoranza e stupidità, perché affermare di non conoscere le loro canzoni (piene di fantasia e stili diversi-nell'album Craccracricreccr ad esempio passano dal rock alla disco-) non è certo un vanto!

Non c'è solo la sQola


Della scuola in passato ho già scritto, incalzato da un libro di Ivan Illich ("Descolarizzare la società"), ma ogni uscita di ministri e professori mi induce a dire la mia, perché noto che il concetto di base non cambia mai, ovvero che la scuola serva da prigione, per disintegrare le libertà (plurale non a caso) dei cittadini.


In questi giorni son ricominciate le proteste dei maestri e professori della scuola pubblica che lavorano da precari o che sono stati licenziati.
Dal mio punto di vista non è un dramma per il Paese, poiché se lo è per loro non lo è per le casse dello Stato e neanche per gli alunni.
Mi dispiace tantissimo che abbiano perso un lavoro a cui ci tenevano (ma quanti non fanno il lavoro che han sempre sognato?), ma negli scorsi anni ci fu un boom di assunzioni ed è giusto sfoltire, anche per via del fatto che io faccio parte della religione del
"meglio la qualità che la quantità".
Oltre ai vari prof, anche alunni e genitori protestano, i primi perché son giovanissimi e non hanno ancora capito che possono farsi una cultura ed istruirsi per mezzo delle biblioteche e studiando fra loro, schiavi come sono del giudizio dei grandi; i secondi invece perché vogliono che a queste cose ci pensi sempre e solo lo Stato, usando tra l'altro la scuola come ripostiglio per i figli quando loro, i grandi, sono a lavoro.
A volte penso che i prof, da giovani, abbiano studiato solo per entrare nel giro dell'istruzione e guadagnare qualcosa da questa, mentre se davvero volessero istruire il mondo potrebbero benissimo pubblicare gratuitamente e-book su internet, invece..
E i genitori di cui prima, non sono forse anche atei ex comunisti? E perché si battono per la scuola pubblica se questa da sempre è collusa con la CEI?

Veniamo alla Gelmini, dopo la proposta di test che io definì nazisti (all'inizio dell'articolo il link) perché burocratici e tecnocratici (secondo me rispolvererà i manicomi per gli studenti "birichini"), ora è il turno della bocciatura per chi si assenta per più di 50 giorni, ovvero promozione basata anche sulla quantità, quantità di presenze, come se stare ore e ore sui banchi e sui libri fosse sinonimo di intelligenza, quando uno intelligente riesce a capire e memorizzare subito teorie e formule.

Si pensa sempre che studiare serva per ottenere un posto di lavoro.
Purtroppo non è così: vogliamo sentirci civili e superiori studiando sempre di più, ma il mondo va avanti anche grazie a tantissimi lavori umili, lavori manuali che non attirano la maggioranza dei giovani d'oggi (boom di iscritti alle Università) perché, forse a causa dell'evoluzione non naturale ma culturale, si cerca sempre di migliorare lo status sociale della propria famiglia, quindi se il padre è impiegato, il figlio vuole (o è spinto a) divenire direttore, non si pensa più quindi ad essere utili al mondo, ma al proprio ego-ismo.

Gli assenteisti, considerati quindi fannulloni, verranno bocciati.
Ma come! Magari sono proprio quelli che lavorano in qualche laboratorio artigianale, in qualche officina, e voi li bocciate? Questi ragazzi sono da premiare! Tornassi indietro andrei a lavorare nella bottega di un ciclista.

Mentana sì e no

Mentana è tornato a condurre un tg, precisamente il TG LA7, ottima grafica, verde e blu contorniato dal bianco, un bancone a forma di 7 e, parlando di contenuti, ottimi le sue introduzioni o conclusioni dei servizi.

Ad esempio, m'è piaciuto quando ha elecanto tutti i grandi finanzieri presenti al ricevimento di Gheddafi perché in affari con lui
Non ho ben capito invece perché intervistare Dell'Utri dopo la sua legittima contestazione a Como (un mafioso che parla liberamente in pubblico non s'è mai visto! E non m'interessa se dobbiamo aspettare ancora l'ultimo grado di giudizio, siccome prove ce ne sono in abbondanza!), senza proporcene una anche al "capo" dei contestatori o uno di loro. Non so se c'era Piero Ricca, però qualcuno lo avrebbero potuto facilmente trovare.

31 agosto 2010

Dell'Utri e gli onesti che diventano mafiosi

A leggere la dichiarazione del piduista, e quindi eversivo, Cicchitto si resta basiti: le brave ed oneste persone che vogliono mandare via dal Parlamento Dell'Utri (aspettando il carcere per le sue stanche terga) e che ieri lo hanno contestato a Como durante una manifestazione letteraria, diventano simili ai mafiosi.
Infatti per l'amico del duce-premier "c'e' un silenzio omertoso e inquietante" intorno alla contestazione del senatore amico dei mafiosi e in affari con questi per decenni.


Sembra di essere alle elementari, quando un proprio "difetto" lo si riversava sul prossimo, sul compagno più timido e debole, accusandolo di essere ciò che in realtà si è.

D'altronde Dell'Utri è colui che vuole spacciare per veri i falsi diari Mussolini, per cambiare la storia, siccome da queste pagine risulta essere stata un'amabile persona.
Cosa indegna, è stata l'indentificazione da parte della Digos di 10 contestatori.
Ma che vadano ad identificare le persone presenti nella rubrica di Macciello!!!

Il razzismo serve agli stronzi

Il razzismo sviscerato e attuato da svariati politici, governi e Stati europei, si pensi ai nostri accordi criminosi con la Libia e alla cacciata dei Rom e di tutti quelli che chiedono "elemosina aggressivamente", grande problema, dalla Francia, serve eccome.

Serve non per migliorare la sicurezza delle persone oneste, ma a questi politicanti da strapazzo per incamerare voti da gente indegna di essere definita sia umana che animale, infatti se è giusto odiare e voler cacciare (non arrestarli e liberarli o mantenerli nei CPT) gli stranieri che rubano (non che fanno elemosina!), uccidono e violentano, non si deve legiferare a tour court contro una certa etnia (i Rom appunto) o un certo gruppo di persone con in comune una stessa problematica (gli emigranti che scappano dalle dittature africane, da noi ben sovvenzionate: oltre che in Libia, alcuni italiani, tra cui Paolo Berlusconi, fanno affari in Eritrea, sempre in queste zone mega ditte italiane, applaudite da Frattini, costruiscono mega dighe che negheranno il diritto alla terra a migliaia di contadini i cui campi saranno allagati per il finto benessere della nuova classe media delle grandi città, ecco a cosa porta combattere la povertà, concetto relativo portato ad essere assoluto)
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Voti ai politici di destra, dunque, ma perché? Perché la gente deve trovare un nemico, ovviamente facile da battere (solo pochi idealisti e utopisti se la prendono con le banche), tramite il quale sentirsi assediato e sfruttare così la propria aggressività repressa dall'etica della società.
Combattendo e annientando un nemico, non importa se vero o presunto, l'importante è che ne esista uno, ci si sente vittime per la loro intrusione nelle nostre vite, ma soprattutto migliori, perché questi nemici, questi stranieri, rappresentano come si suol dire il diverso, rappresentato anche dai pazzi che fino a pochi anni fa nascondevamo nei manicomi, perché la tranquillità borghese ricca di soldi deve prosperare senza inaspettate, ma vitali, urla.
Cacciando certa gente, molti si sentiranno finalmente in pace? Cesserà la delinquenza? Forse i "nazionalisti" non hanno mai considerato i "difetti" e crimini del proprio popolo..

30 agosto 2010

E' tornato lo zoticone

A qualcosa serve il ritorno in Italia del dittatore militare e fondamentalista religioso Gheddafi, infatti si torna a parlare della Libia, dell'Africa, degli accordi, dei miliardi e del famigerato Trattato d'Amicizia Italia-Libia.

Gheddafi viene sempre accolto onorevolmente dal governo Berlusconi e dal Berluskaz in persona, non c'è tendone abusivo e islamizzazione che tenga, eheh

La Libia di Gheddafi si becca da noi 5 miliardi di Euro per un'autostrada e altre opere che, però, verranno realizzate da mega imprese italiane, quindi, se la gente, soprattutto gli esuli italiani cacciati dalla Libia nel 1970, protesta, nessun membro del Governo e dello Stato Italiano oserà farlo, perché crescerà il PIL.

Si parla di principi etico-morali, leggi, regole, bla, bla, bla, ma ciò che conta in questa vita in questo mondo è accrescere il proprio patrimonio, produrre sempre di più e per fare ciò è necessario stringere accordi con tutti quanti, infatti non dobbiamo mai dimenticare che molti dei nostri prodotti, dai tessili ai tecnologici, vengono prodotti in Cina, India ed in altri Paesi asiatici con pochissimi diritti per civili e lavoratori.

L'accordo Italia-Libia, oltre a tutti quei miliardi (che ritorneranno in Italia, ma nelle tasche di pochi grandi privati), prevede come sappiamo bene il "rimpatrio" in Libia dei migranti beccati in mare dalla nostra Guardia Costiera. Rimpatrio tra virgolette, siccome tutti quelli che vengono portati in Libia in realtà non sono libici e in alcuni casi neanche partono dalla costa libica.
Gheddafi in cambio di soldi ed opere non ha osato rinunciare a questo suo dovere, anche perché in questo modo può accontentare altri suoi amici dittatori africani torturando gli emigranti o facendoli morire nel deserto, mentre lui e solo lui se ne va in giro per la bell'Italia stringendo mani di politici e dirigenti di grandi imprese.

E' la rappresentazione di questo mondo patriarcale: pochi maschi si godono la vita e per non avere problemi fondano eserciti e polizie per eliminare chi vorrebbe un briciolo di benessere e, allo stesso tempo, usano le tv per mascherare il loro egoismo e la loro brutalità, diffondendo in mondo visione il loro "savoir-faire" che infonde ottimismo nei borghesi che si sentono felici al mondo perché possono permettersi tante delle cose pubblicizzate in tv, mentre anche loro sono schiavi del sistema come i poveracci.