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5 aprile 2012

Bossi è un Cristo

Una folla di leghisti d.o.c. s'è ritrovata oggi a Milano, di fronte alla sede della Lega Nord, inneggiando a Umberto Bossi, con la vana speranza di non perderlo da segretario del partito. Eh già, perchè ha dato la notizia della sua dimissione dopo 22 anni di guida.

E' sempre sconcertante, almeno per me, vedere dei veri e propri tifosi di partiti, ma soprattutto di leader politici, perchè questi a parole vivono per il popolo, ovviamente il loro, mentre il resto fa parte di gruppi di pericolosi kumunisti, mentre in realtà è gente che ha semplicemente voluto raggiungere un apice per vivere sulle spalle altrui, quindi sulla fatica altrui, della massa nella sua totalità.
Tutti convinti, questi tifosi, che Bossi (ma al posto di questo nome, potete mettere qualsiasi altro leader) abbia davvero creato un partito per fare il bene del suo (suo?) popolo.
Io invece ho sempre pensato che la Lega, come tanti altri partiti, fosse un'invenzione atta a prendersi gioco della gente che aveva bisogno di un partito vicino ad un ben preciso territorio, necessità nata con la globalizzazione, ma alla fine non hanno ottenuto niente. 15 anni fa si parlava addirittura di secessione, oggi siamo arrivati ad un federalismo che ha ben poco di rivoluzionario e liberatorio.

Gesù raccontava balle (i miracoli, le porte del paradiso, ecc.) e aveva la fila di creduloni che reputano le sue tesi le uniche verità possibili. Anche oggi dopo 2.000 anni c'è gente che vive per un leader, per i leader, gente che non ha stima di sè, che sa solo fare il gregario, annullando ogni ragionamento. Non c'è da stupirsi, visto che la religione di Gesù detto il Cristo (dai cristiani, non ad esempio dagli ebrei) vige appunto da 2.000 anni. La gente è sempre uguale, sempre fessa alla stessa identica maniera, solo che forse oggi anzichè credere per la vana speranza di ottenere un posto in paradiso, si crede con la stessa determinazione per avere come vicino di casa un proprio simile e non un terùn o peggio ancora un neghèr. 

4 aprile 2012

Non imitate nessuno

Ascoltavo lo "scrittoio" Fulvio Abbate, pochi minuti fa e diceva che è assurdo imitare il grigiume di Monti.

Come dire: se c'è un Silvio coi suoi molteplici difetti di varia natura, ben venga la satira.
Ma perchè? Anche io trovo assurdi e inutili le imitazioni, ma non solo di Monti, bensì di tutti quanti.
Come perchè? Ma perchè servono per farci sorridere, per farci sopportare il potere, il dominio di pochi a discapita di masse immense che non hanno mai deciso di vivere in questo mondo/modo piramidale.

Mario, Silvio..per me sono uguali, stanno al di sopra di tutti (vabbè, di tutti tutti no, visto che secondo me i politici prendono ordini dagli industriali che, facendo più o meno crescere l'economia e avendo interessi miliardari, stanno sempre al telefono coi politici, politici che mica prendono il caffè con noi porazzi, dei porazzi se ne ricordano solo quando crepano, così vanno ai funerali, piangono, e se beccano una vagonata di voti da fette di popolazione schiave anche nel cervello), quindi l'unica è criticarli. Se voglio divertirmi guardo e ascolto altro, perchè imitazioni di politici???

Non stupitevi dei politici ladroni

Come ci si può stupire che ci siano dei ladroni nei partiti se questi, proprio come la società, sono organizzati a piramide?

Là dove c'è un capo, questo può fare quello che vuole finchè non viene scoperto da chi è pagato per far rispettare la Legge (che comunque non vieta il dominio, aaaaanzi), perchè quel capo è divenuto tale proprio per ottenere tanti vantaggi sconosciuti alla massa, vantaggi per sè, la moglie, i figli, insomma, tutto un magna-magna familistico (potere e famiglia sono due pietre fondanti il Patriarcato, certo, anche la famiglia, visto che è la prima forma di proprietà privata del "pater familias"). Si parla di tesorieri. Ma come nel caso dei capi, loro lavorano all'incirca da soli, incassano e decidono loro, praticamente anche loro comandano nel loro settore, anche loro hanno una bella fetta di potere. Senza questi punti di riferimento, ci sarebbe un controllo totale dettato dal fatto che tutti quanti gli appartenenti ad una data organizzazione (in questo caso un partito) avrebbero il potere/diritto di interessarsi a tutti gli affari di questa, mentre ora chi sta in alto decide e gli altri devono abbozzare.

Non sono casi isolati. Pochi mesi fa si parlava del tesoriere dell'UDC, poi è spuntato quello della Margherita e ora quello della Lega Nord. La gerarchia ha sempre e solo generato interessi, profitti, comodità ai pochi che comandano e in questi ultimi casi c'è gente che sta in alto e fa quello che vuole. Niente di nuovo!
Non badiamo ai singoli casi, pensiamo sempre in generale!

2 aprile 2012

Boom Maria di Nazareth

Boom di ascolti per il film dedicato alla cosidetta Madonna e prodotto dalla Rai.
7 milioni di telespettatori, numeri che hanno sfracellato, debellato, raso al suolo il GF!

Ma..avranno specificato che lei venne data in sposa al falegname Giuseppe all'età di soli 12 o 13 anni e che rimase incinta proprio in quell'età puberale?
Ricordo l'intervento della Santanchè, in un talk show, in cui si scagliava contro l'Islam perchè Maometto aveva una moglie 13enne. Sembra che tutti sappiano tutti i lati negativi altrui, ma non badino mai alle "proprie tasche".
Ma quando ce la farà la gente a comprendere che Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo fan parte della stessa "solfa patriarcale"
per cui la donna deve appartenere ad un uomo, donargli più figli possibili (come si suol dire "Auguri e figli maschi", perchè se faranno tanto sesso non disonoreranno la famiglia, anzi, c'è la grande possibilità di portare in giro pel mondo il nome del padre, mentre guai se nasce una figlia, che magari si farà mettere incinta da tutti e quindi poi nessuno la vorrà, sigh) e deve vivere da santa (cioè non avere voglie sessuali, non fare mai sesso con altri e soddisfare sempre e solo il marito vivendo sia da schiava sessuale che da schiava domestica)?

Tutti a credere, compresi gli attori del film, che questa ragazzina - per loro donna - ricevette un bellissimo segno e regalo divino.
Che poi, anche se esistesse un qualsiasi dio, di cosa dovremmo ringraziarlo se siamo nati senza aver chiesto nulla, vivendo una vita che, fino a 60 anni fa, veniva vissuta fra mille sofferenze (fame, pestilenze, guerre, mancanza di luce, riscaldamento, acqua potabile, ecc.) per pochi anni? Perchè poi se si vivrà da "bravi bimbi" come insegna la Chiesa (educazione impartitaci per sottometterci) si vivrà in eterni baciati dalla luce divina?
Che culo! Ma non vi sembra un'altra sofferenza?

Senza lavoro, ma non c'è solo il lavoro

Sarà un dramma, eppure non mi sembra che ieri i giovani fossero tutti occupati, anzi, quelli occupati magari con contratti da schiavismo, mi sa che avrebbero preferito stare a casa a poltrire che fare arricchire degli stronzi.

Io penso che sia assurdo dover lavorare 35-40anni di fila per poi avere la pensione.
Non sarebbe meglio che, in base a quanti soldi richiede il proprio stile di vita e ai propri bisogni extra-economici, uno possa lavorare 3 anni di fila e poi stare 1 anno senza fare nulla, senza l'obbligo di versare i contributi?
Se il welfare fosse meno invasivo, ad esempio con i suoi contributi pensionistici obbligatori, la gente che vivacchia potrebbe incassare molti più soldi e poi decidere che farne, invece abbiamo Mamma Stato che ci prende dei soldi per paura che li sprechiamo, e che ce li ridarà a lavoro finito, come fosse una paghetta.
Nel mondo in cui intendo io non ci sarebbe la paura della mancata pensione, poichè verrebbe naturale risparmiare e lavorare fino a che si hanno le forze: uno potrebbe lavorare fino a 90 anni ma essere ancora in forma, perchè ad esempio fra i 30 e i 55 anni ha compiuto svariate e lunghe pause.
La pensione è veramente terribile, ti costringe all'immobilità e ti mostra come un ferrovecchio da discarica.

Detto ciò, torniamo ai giovani.
Ma davvero vivono in modo drammatico la disoccupazione? Ma perchè, ora, gli occupati sono felici? Ma se sono tutti stressati, tutta gente che sa solo badare ai propri soldi e spenderli il più in fretta possibile per farsi notare o che deve drogarsi per reggere gli ordini e la competizione.
E tutti i morti e feriti nelle fabbriche e per le strade non provengono forse dal mondo del lavoro (certo, anche le strade, si pensi ai tir ma più semplicemente agli spostamenti sempre più lunghi che la gente fa per recarsi a lavoro)? Perchè i giornalisti non parlano del genocidio compiuto dal lavoro?
E poi, secondo voi, la vita è brutta se si hanno pochi soldi? Può essere, ma si ha molta più libertà, anche di pensiero, infatti se uno lavora un sacco di ore penserà solo a quel lavoro e sarà magari anche costretto a subire un casino di ordini.
I potenti badano al lavoro perchè grazie a questo perpetuiamo questo sistema, perchè senza il lavoro di milioni di formichine i pochi miliardari che non fanno nulla ma comandano smetterebbero di incassare.

Poi si parla di lavoro in generale: "Sono senza lavoro, quindi sono un povero disgraziato".
Bisognerebbe badare al lavoro che ognuno vuole fare, ma purtroppo la maggior parte della gente si accontenta di trovare la prima cosa che capita, basta che paghino uno stipendiuccio. E sia chiaro che io sono a favore dei lavori umili che ho svolto e che spero di poter continuare a svolgere, ma vedo, specie fra i giovani schiavi del consumismo e del finto benessere, gente che butta la propria vita nel fare lavori totalmente vuoti come quello dell'impiegato subordinato di ultimo grado e di cassiere di un supermercato che deve stare seduto a schiacciare bottoncini per 8 ore, senza aver qualcuno con cui parlare o modo di distrarsi, ovviamente fra rumori di carrelli e bip-bip vari.
Alienazione totale! Perchè questo?

Perchè l'importante è fare qualcosa, ovviamente a caso, per avere dei soldini che servono a sentirsi inseriti in società, quindi avendo una tv, una casa, un'auto, un cellulare, un computer, ecc. Non importa se per avere tutto ciò e tanto altro (ah, dimenticavo le vacanze senza cui nessuno oggi può più vivere) si sacrifica praticamente tutta la propria vita, ma la gente non dà valore alla propria vita, dà valore solo a ciò che desidera (e che poi butta perchè viene portato a desiderare subito un'altra cosa!).

La tv crea i nostri pensieri

I nostri problemi vengono creati dalla tv, se lì si parla di una cosa, milioni di persone ascolteranno quella cosa, ci faranno dei pensieri e ne parleranno: omologati senza alcuna dimostrazione di forza da parte delle autorità.
Fantastico, no? Il massimo risultato col minimo sforzo!
Che poi, come ho sentito dire da due ragazzi qualche giorno fa in giro, se la sera non esci e non hai la tv, che cazzo fai? Vedete? Il problema è occupare sto schifo di tempo e se ci dicono che quando non si lavoro bisogna uscire a bere o guardare la tv, lo si fa, così non ci si fanno troppi problemi e si può vivere in società senza alcuna vergogna.

Comunque, dimostrazione di quel che dicevo prima ne è il Grande Fratello, leggete qui alcuni commenti trovati in rete:

Simona: "ma che grande fratello eh.... boh..... so usciti i mejo....... che schifo quest'anno, ma chi sta votando?????????"

Sasbrina: "sono d'accordo con te quest'anno e' veramente ridicola questa edizione"

Don Rodrigo: "Secondo te, gli autori tengo in qualche considerazione il voto?"

Angela: "Cioè è rimasto dentro quel serpente a sonagli di FRANCO ed è uscita Ilenia????Che str.....ata!!!!!!!!!!!!!!!"

Lisa: "doveva fincere ilenia che schifoooooooooooooo.non si capisce nulla."

Gloria e Daniele (dottori commercialisti): "Rivogliamo il VECCHIO grande fratello...Cos'è sto schifo???"

Anna Maria: "SONO CONTENTISSIMA CHE ABBIA VINTO SABRINA!!!!! ALLA FACCIA DI QUELLE QUATTRO IPOCRITE CHE DIETRO LA FACCIA DEL BUONISMO NASCONDEVANO QUELLA DELLE GIOCATRICI PIU' IPOCRITE E PERFIDE!!!"

Lorenzo e Inelda (freschi laureati): "è COME SE AVESSI VINTO IO.ANCHE PER RISCATTARE VITO CHE MERITAVA INSIEME A LEI DI VINCERE, DOPO CHE CI HANNO PROVATO PER 12 VOLTE A MANDARLA FUORI.QUESTA è UNA SODDISFAZIONE.BELLISSIMA!!​!!!!!!!!!!!!EULY"

Rosanna: "che vergogna vinta SABRINA preferisco GAIA vincere come accordi gli altri .che merda GRANDE FRATELLO che Alessia sei .vada via"

1 aprile 2012

Suicidi per soldi

Siamo un Paese di cattolici, nevvero?
Allora com'è che c'è questa moria di lavoratori che si suicidano perchè senza più soldi?
La vita ha valore se ci sono soldi e basta?
Mah