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9 novembre 2009

Ecco com'è morto Stefano Cucchi

Stefano Cucchi fu arrestato la sera del 15 ottobre dai Carabinieri per spaccio di droga e processato il giorno dopo. Dopo 15 giorni uscì dal carcere (sotto quindi la "scorta" della Polizia Penitenziaria), ma da morto.

Morto per le ossa rotte e per denutrizione (quindi per mancate cure).
Ora scattano i primi avvisi di garanzia, ma solo per il personale dell'ospedale Pertini
(link Adnkronos).

A riguardo del primo problema, sembra che si sia giunti ad una svolta, infatti è probabile che venne pestato dopo la sentenza del giudice che gli inflisse come pena il carcere, (link La Repubblica).
Secondo il diario clinico proveniente dal carcere Regina Coeli, invece, le ferite se le "autoinflisse" cadendo per le scale, link TGCOM.
Per quanto riguarda invece il secondo problema, i dubbi persistono: si dice che Cucchi rifiutò il cibo e le cure in assenza del suo avvocato (link) e si dice anche che lo stesso Cucchi non volle far sapere a nessuno (inclusa la famiglia) delle sue condizione, cosa ovviamente molto strana.
Si indaga quindi su una manomissione dei documenti
del Dipartimento amministrazione penitenziaria e del Pertini (link TGCOM).

Non si capisce perchè non volle far sapere alla famiglia le sue condizioni di salute, se poi chiese la presenza del suo avvocato (subito negata).

Come se non bastassero i misteri di questa ingiusta morte, ripeto MORTE, M - O - R - T - E, ci pensa Giovanardi (ex DC, CCD, UDC, ora nel PDL) a dare un pò di pepe alla vicenda.
Secondo l'esimio avvocato e politico di fama mondiale, Cucchi sarebbe morto perchè drogato ed anoressico (link Il Sole 24 Ore).


Così risponde la sorella di Stefano: "A Giovanardi che fa queste dichiarazioni a titolo gratuito, rispondo semplicemente che il fatto che Stefano avesse problemi di droga, noi non l'abbiamo mai negato, ma questo non giustifica il modo in cui e' morto". "Non voglio aggiungere altro, la cosa che ha detto si commenta da sola" (link Adnkronos).

Nessuna menzione, da parte di Giovanardi, alle (molto) probabili botte (qua denunciate da un suo vicino di cella) ed alla cure negate, per la volontà del giovane di vedere il suo avvocato.
Con questa sua dichiarazione agghiacciante, i massacratori di Stato, avranno l'ennessima scusa (o motivazione) per continuare il loro sporco lavoro di pulizia per il bene della razza italica (?), liberandoci dai parassiti drogati ed anoressici.

Giovanardi, per chi ancora non lo sapesse, è il famoso Premio Nobél per la Medicina e la Ivstitia (scherzo, mica ci eravate cascati?), secondo cui le droghe leggere devono essere (e dal 2006 lo sono) equiparate alle droghe pesanti (link Wikipedia).
Giovanardi, però, è anche un ottimo "garantista", come si evince dal suo libro chiamato "Storie di straordinaria ingiustizia" (link Wikipedia). Come possa addolorarsi per le incredibili indagini di Mani Pulite che colpirono "molti politici onesti" e non per questa morte senza spiegazione (ah già, lui sa già tutto), è in-spiegabile.

L'ennessima dichiarazione vergognosa che farà il giro del mondo, assieme a quella di La Russa (link Agenzia Radicale) che augura la morte ("Possono morire") ai giudici della Corte europea di Diritti dell'Uomo (da lui considerata un'istituzione inutile, complimenti. Il fascismo è sempre vivo e purtroppo legifera per noi) per la loro sentenza contro la presenza del crocifisso nei luoghi pubblici.
Certo che questi cattolici sono uguali ai talebani: stessa gentilezza, ampiezza di veduta e grande elargizione di libertà altrui. Grandi sommovimenti contro gli aborti e tutti zitti poi per questi omicidi. Certo che questi cattolici hanno una fede così profonda, al punto che han paura di perderla senza il loro macabro simbolo.

Vorrei chiedere ai vari internauti che passano da questo blog se, secondo loro, è giusto ricordare un personaggio così particolare e diverso come Gesù (per alcuni il Cristo), tramite il suo supplizio e non tramite un suo gesto rappresentativo dei suoi ideali. Lo chiedo perchè, evidentemente per alcuni, la morte è giusta se ci si droga e si sà, Gesù era un capellone barbuto...

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