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31 gennaio 2011

Ma quale Articolo 41

Berlusconi vuole tornare in auge dopo i processi massmediateci orditegli da una sfilza di Tg comunisti (ahahah) che si sono inventati delle favolette (hard..magari gli piacciono e non ringrazia!), e lo fa inventandosi riforme per la crescita (gulp!)..ah, crescita economica, sia ben chiaro, mica morale.

Non è colpa sua, tutti quanti sono fissati con la crescita, ma dentro questa ci sono tante schifezze.
Infatti se un'azienda paga poco i dipendenti e fa profitti da capogiro la crescita c'è!
Se un contadino viene invogliato, causa propria ignoranza e poca fiducia nei naturali mezzi della natura, nell'acquistare trattori, fertilizzanti chimici e pesticidi, la crescita c'è, ma l'ambiente peggiora, oltre alla condizione economica del contadino. Se privatizzo l'acqua, se per assurdo blocco i rubinetti e costringo la gente a comprare acqua in bottiglia la crescita c'è, ma si può andare avanti così? Potete andare avanti voi, amici lettori, immaginandovi ogni attività economica che va contro la dignità umana e l'ambiente e perchè no anche contro la Legge.

La sua idea consiste nel rivedere l'articolo 41 della Costituzione che afferma, secondo me, principi sani e giusti, anche se le attività economiche dello Stato cozzano un po'.
Vediamo:


"L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."

E' socialmente utile produrre sigarette, alcolici e lotti con cui invogliare la gente a buttare al vento tanti soldi guadagnati col sudore della fronte?
Lo Stato viene a dire te imprenditore televisivo con canali porno-trash di cambiare stile? No, allora di cosa ti lamenti Silviuccio? Assumiti qualche responsabilità anzichè trovare sempre scuse e nemici (in questo caso la Costituzione su cui giurò diverse volte, questo fetente!) per distrarre l'attenzione dalle tue pecche per farla concentrare sulla tua indole che ti lancia verso il fare (fare non importa cosa, non importa come, fare purchè si faccia qualcosa).

Tremonti dice: "Sul terreno della libertà d'impresa, tutto ciò che non è espressamente proibito dalla Legge, deve essere consentito, senza richiami ad una sua utilità stabilita dall'alto." e "Le troppe leggi sono la tirannia da abbattere."

Certo, lo Stato non deve ergersi a Moralizzatore, però una piccola guida per capire se un'impresa può essere considerata nociva o meno ci sta..

E non mi risulta che dal 1948 ad oggi tutte le imprese svolgano lavori utili alla società: costruire motori che lanciano automezzi oltre i 50 all'ora in città e oltre i 130 in autostrada è per me un crimine. Si pensi a tutti i pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti investiti e uccisi dai mezzi lanciati oltre queste velocità. Nessuno però dice e fa nulla, tutti accettano le alte velocità e anzi le applaudono perchè sono il frutto dell'ingegno umano.
Così come non mi risulta che da allora fino ad oggi tutti si siano attenuti alla legge (se un'impresa può fare ciò non è vietato, è anche vero che molti privati badato semplicemente al loro patrimonio corrompendo e fregando il prossimo senza però andare contro la legge), infatti è pieno di costruttori abusivi ed evasori condonati alla grande dai vari governi Berlusconi, al pari di altri delinquenti come i truffatori finanziari (e non solo, anche gli stupratori, pensate) che sempre grazie a Berlusconi hanno ottenuto ad esempio il dimezzamento della prescrizione.

Il problema non è quindi legato alle cose non concesse, infatti da sempre si può fare ciò che non è vietato caro Tremonti, ma ai reati perdonati e istigati ("Evadete pure se lo Stato vi chiede troppo", è il messaggio neanche troppo nascosto di Berlusconi), molte volte per non far condannare Berlusconi e i suoi soci indagati proprio per evasione, falso in bilancio, corruzione, etc.
Caspita quanti bei miliardi che lo Stato non può usare per il nostro amato welfare a causa di gente come Berlusconi. Nel terzo e secondo mondo tutti che si scagliano contro i dittatori ladroni, quindi invece vediamo Berlusconi solo come uno che fa leggi ad-personam, ma non evidenziamo mai bene i suoi reati simili a quelli dei miliardari dittatori africani.

L'articolo 41 non so quanto difenda i lavoratori dipendenti, ma di sicuro non va contro gli imprenditori onesti, quindi mi spaventa sentire che il maggiore partito italiano (sigh) vada contro queste tre frasi la cui eliminazione, sicuramente, non inciderebbe in positivo sulle nostre sorti economiche.

Morale della favola: Berlusconi pensa sempre e solo agli imprenditori ladroni e sfruttatori come lui, mai una volta, dicesi una, che abbia agito contro chi sfrutta il lavoro nero, gli extracomunitari, gli operai che non indossano i caschi, i turni massacranti, i ricatti, etc., perchè lui sa solo pensare ai profitti che devono essere in costante crescita (aaaah, la gran cultura occidentale che guarda tutto in ottica progressiva, peccato che nessuno abbia mai detto che questa avrebbe riguardato in special modo i soldi..)

Link:
Articolo 41 della Costituzione;
"Riforma dell'articolo 41, Tremonti dovrebbe muoversi" - Il Velino;
Berlusconi: "In CdM riforma dell'art.41" - Euronews;
Berlusconi: "Mi sento moralmente autorizzato ad evadere" - YouTube

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tu torneresti alle vecchie e care diligenze, romanticone!

Il nuovo articolo 41
L'iniziativa economica privata è unica ed indiscutibile.

Può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Quella privata fa come meglio crede