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27 maggio 2017

REDDITO DI CITTADINANZA: NO. LAVORO PER TUTTI: SI. IO DICO DI NO!

Prima il Papa, e poi RenziE, se la prendono con chi vorrebbe optare per il reddito di cittadinanza per sconfiggerà la povertà perlomeno in Italia.

Loro vorrebbe un mondo dove TUTTI possano avere un lavoro.

Che gentili. D'altronde di fronte a loro hanno gli operai dell'ILVA tanto vogliosi di tornare a sgobbare in un "ameno" luogo ricco di pericoli e insalubrità.
D'altronde lo sanno tutti che la religione è di destra ed è amica di fascista e capitalisti, ovvero il peggio del peggio!

Ma a questi due loschi figuri qualcuno glielo ha mai spiegato che cosa significa lavorare?
E, soprattutto, lo sanno che l'Italia (e non solo!) è la patria dei disoccupati (milioni e milioni), dei poveri sempre più poveri, degli stagisti, dei voucher, dei caporalati, dei raccomandati e del familismo, dei corrotti e dei corruttori ad ogni livello e in ogni angolo del fu bel Paese?

Com'è possibile che tutti abbiano un onesto e redditizio posto di lavoro?

Per loro è facile immaginare un mondo dove tutti si alzano la mattina potendo e dovendo ricoprire un ruolo ben definità in società, attraverso cui sentirsi importanti e aiutare il prossimo.
Ma la realtà è ben diversa e le cronache ci raccontano una società allo sbando, dove chi ha un lavoro un tempo ritenuto sicuro, rischia di restare a casa da un giorno all'altro.

Per loro è facile immaginare questo e altro, per il semplice fatto che non si sono mai dovuti scontrare col mondo reale, infatti hanno sempre campato (loro e tutti gli altri politicanti e pretacci) alle spalle del becero popoli grazie a tasse, imposte, 8x1000, esenzioni ICI/IMU, redditi derivanti da immobili lussuosi affittati o adibiti a hotel e scuole religiose private (che però ricevono sostanziosi finanziamenti pubblici), evasioni e riciclaggi di denaro sporco/mafioso/fascista grazie a banche come lo IOR, ecc.

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