Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.

3 agosto 2010

Non c'è più rispetto per il vecchio

Solo a fino 12 anni fa pochissimi avevano il telefono mobile, il "cellulare", e si viveva benissimo, infatti tranne che per casi di pericolo (ci si è persi, ci si è infortunati, si sta scappando da malviventi) è completamente inutile, ma dal 2000 ai giorni nostri questi apparecchi si sono moltiplicati ed anche i poveri ne hanno almeno uno in famiglia.

Potrei dire che col cellulare s'è persa la gioia della solitudine ricercata, ma non mi sembra il caso di approfondire. Il cellulare ha una sua utilità, certo, ma non è fondamentale, probabilmente è più uno status symbol che però non eleva il possessore, ma lo fa sentire inserito in questa noiosa società dove ci si lamenta di non avere mai soldi a sufficenza, senza mai considerare il fatto di averne buttati parecchi in cellulari, ricariche, automobili, benzina, computer, etc.

Quindi, se anche i poveri hanno un telefonino, a che serviranno mai le cabine telefoniche? Queste rimangono per i super-poveri, anche se non saprei chi possano chiamare, ma in realtà servono a tutti, perché a tutti capita o di aver finito il credito o di essersi dimenticati il telefono a casa.
Eppure tutti quanti noi vediamo come certi tamarri di periferia trattano le cabine telefoniche: le prendono o a pallonate o a calci, come se il cosidetto arredo urbano fosse inserito in una palestra dove esercitare la propria potenza o in una discarica dove le cose vecchie devono essere demolite.
Non c'è rispetto dunque per le cose vecchie e allo stesso tempo non c'è rispetto per chi usufruisce di certi mezzi e servizi perché, come detto prima, s'è dimenticato il telefonino da qualche parte o perché non ha assolutamente tempo, denaro e voglia di comprarne uno con tutto ciò che ne deriva (spreco di denaro, oserei dire, siccome un SMS attira l'altro).

Siccome i calci son poca cosa, non potevano mancare le bombe:

Link:
Bomba carta distrugge cabina telefonica - La Stampa

2 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Quell'immagine mi mette una grande tristezza. Chi distrugge le cose di tutti non riesce a vedere che distrugge se stesso.
saluti

Anonimo ha detto...

Io non mi meraviglio: non c'è rispetto per le opere d'arte e i monumenti (ne ho uno a pochi passi da casa ed è in uno stato penoso), figuriamoci per delle più recenti cabine telefoniche.