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1 agosto 2011

Scienza: tornaremo a vivere da primitivi

Non potete immaginare (ma forse sì, se avete letto i miei ultimi post - cliccate qui e qui -) quanto sia felice nell'aver appreso che la nostra intelligenza non potrà evolversi per problemi di spazio (troppe cellule destinate al cervello intaccherebbero le riserve d'energia di quelle destinate alle funzioni vitali) e, unendo ciò al rapido aumento demografico e alla mancanza di cibo, non si potrà fare altro che piangere (mentre io me la rido e me la godo) ritornando ad essere degli ominidi!

Questa la tesi dello scienziato Simon Laughlin.
Riporto quo sotto il pezzo finale dell'articolo comparso sul Corriere della Sera (link):


"
RISCHIO INVOLUZIONE - Secondo i neurobiologi di Cambridge esiste la possibilità che in futuro, anziché evolversi ulteriormente, la razza umana possa addirittura involvere dal punto di vista dell'intelligenza. Laughlin sostiene che, se la condizione degli esseri umani dovesse cambiare drasticamente, per esempio se venissero a mancare le riserve di cibo, il cervello potrebbe regredire, perché l'energia andrebbe convogliata su altre più utili funzioni. Insomma, altro che superpoteri: potremmo tornare ad assomigliare al nostro antenato, l'uomo di Neanderthal."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

magari torneremo a rispettare la natura e i nostri simili... se non sarà troppo tardi

Danx ha detto...

finchè ci saranno le auto no..sono dei proiettili!