Scioccante la frase di Berlusconi (forse l'ennesima battuta che non fa ridere) del 28 novembre 2009 in quel di Olbia, relativa alla sua volontà di strozzare gli scrittori e i registi dei film sulla Mafia, come la famosa "La Piovra", per la "bella" figura che ci fanno fare nel mondo (link Asca).
La sua volontà di comunicare solo gli aspetti positivi è da classico imprenditore che rasenta, a volte, il livello dell'imbonitore, intento a mostrare accuratamente solo ciò che vuole lui, o magari la totalità, ma non della realtà, bensì di un suo mondo perfetto, ma virtuale, da vendere, fregando ovviamente il prossimo.
I modi spiccioli di Berlusconi, fra cui rientra questo "strangolamento", sembrano presi proprio dal mondo mafioso. Tutti ricordano infatti il gesto del mitra rivolto ad una giornalista russa (in Russia, è bene ricordarlo, son stati uccisi decine di giornalisti scomodi a Putin e ai suoi amici).
Non abbiamo bisogno di questi comportamenti da parvenu anni '50 o da mafioso, ma di denuncia.
Il giornalismo di denuncia, che poi può evolversi in scrittura di romanzi o in sceneggiature per film, è infatti sempre più apprezzato perchè la gente sa di non sapere, perchè mostra il vero volto di politici, imprenditori e criminalità varia, prima semplicemente messa sotto al tappeto.
Purtroppo il mondo è composto anche da tantissimi disonesti e criminali, ed è solo parlandone che l'opinione pubblica può unirsi per chiedere, ai governanti e alle varie autorità, drastiche azioni per un altrettanto drastico cambiamento.
Se Berlusconi, come tutti gli onesti cittadini, odia il brutto ed il male, può legiferare degnamente contro i criminali, senza cioè creare Scudi fiscali (dalla misera imposta del 5%) e vendita all'asta dei beni sequestrati ai mafiosi (c'è il rischio che si riprendano le loro case, le loro auto, ecc.), nel caso non trovino un degno proprietario entro 90 giorni.
Ma lui, invece, anzichè conoscere, anzichè anteporre la conoscenza sopra ogni altra cosa, preferisce incorre nella crudeltà del mitra e dello strangolamento, uccidendo quindi non spietati killer, ma innocue giornaliste russe e scrittori italiani come Roberto Saviano, tra l'altro edito dalla sua casa editrice (rubata a De Benedetti) Mondadori.
Purtroppo, sia i suoi elettori che i detrattori, conoscono questo suo stile e non se ne stupiscono. Se le stesse cose le dicesse un'altra persona, sia del centro-destra che sinistra, si griderebbe sempre allo scandalo. Ma lui può tutto, perchè tutti sanno che è un pagliaccio.
In realtà vorrebbe fare il dittatore, come il suo nuovo amico Lukashenko, presidente della Bielorussia dal 1994 e definito dagli USA come l'ultimo tiranno d'Europa (infatti, secondo la Casa Bianca dell'era G.W. Bush, le elezioni del 2006 si tennero in un clima di paura. Link L'Occidentale).
Berlusconi, infatti, si è recato come se nulla fosse a Minsk per 2 giorni, esaltando le doti di questo discutibile leader con le sue solite battute basate sui segreti di questa longevità politica (le stesse già "sparate" in Libia tempo fa, relative ai consensi "bulgari").
Grazie all'acuta intelligenza di Silvio, ora sappiamo il perchè di questa durata, semplicemente perchè "la gente lo ama, è dimostrato dai risultati delle elezioni" (link BlitzQuotidiano; consensi dell'82%, fonte: nuovasocietà.it).
Si vede che anche lui avrà qualche spazzacanale televisivo e una vincente squadra di calcio con la quale unire il popolo intorno a sè, intorno al presidente dalle mille vittorie!
Ma, per fortuna, non c'è venditore/imbonitore che tenga, infatti per l'Unione Europea, in Bielorussia, i diritti umani non si sono ancora evoluti (link La Repubblica).
Berlusconi in Bielorussia come se nulla fosse, a differenza di ciò che capitò a Rosy Bindi anni fa, quando era ministro per la famiglia. Infatti la Bindi, cercando di mediare con quel governo comunista per le adozioni alle famiglie italiane dei bambini bielorussi, venne reguardita dall'Unione Europa a tal punto che non potè mai telefonare al suo "collega" comunista.
Questo è un estratto di una sua dichiarazione fatta a LA7 nel programma L'Infedele.
Il paranoico Berlusconi non si rende conto la vita non è quella proposta in tv e che, comunque, oltre a libri e film sulla Mafia, l'Italia esporta tante altre belle cose. Le notizie, i racconti ed i film da lui odiati servono per ricordare le vittime innocenti dei criminali nostrani, servono per unire l'Italia, affinchè i cittadini del Nord e di tutto il resto del Paese, solidarizzino con chi la Mafia la subisce e con chi la combatte.
BERLUSCONI VERGOGNATI
5 DICEMBRE: NO B DAY a ROMA
2 commenti:
"Il paranoico Berlusconi non si rende conto la vita non è quella proposta in tv"
...nemmeno una cifra di elettori italiani, se è per questo...
Yes U gat :)
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