Il TG1 di ieri sera (17 ottobre 2009) ha aperto con una clamorosa notizia:
Berlusconi (assieme a Bossi e Fini, ma i mass media si concentrano solo sul primo, mah) è stato minacciato di morte dalle "Brigate Rivoluzionarie per il Comunismo Combatterne".
Il testo completo lo trovate nel blog del giornalista de L'Espresso Gilioli, qui.
Oggi la notizia sul sito del telegiornale è scomparsa, sarà una bufala o no?
Di sicuro la lettera, inviata a Il Riformista, presentando svariati errori, non può certo rifarsi alla storia dei comunisti famosi per passare ore su complicati libri.
I casi sono tre:
1) Giovani disperati;
2) Lettera inventata da sostenitori (magari giornalisti) del PDL per far stringere tutto il mondo politico parlamentare intorno a Berlusconi, in modo tale da creare un problema maggiore di quelli da lui creati coi suoi reati (passati e presenti, presunti e non);
3) Invenzione de Il Riformista, per scalzare la presenza nei TG de La Repubblica e de Il Corriere, causa la loro famosa "guerra" (invenzione del direttore del TG1 Minzolini, siccome non si tratta di guerra, ma di semplice scambio di lettere).
I politici hanno scorte ben fornite e servizi segreti a loro disposizione.
Per favore, giornalisti, non parlate di queste minacce (ne riceveranno 10 al giorno, questa è una delle tante), parlate invece delle minacce alla Costituzione, alla divisione dei poteri, allo Stato di diritto per mano del brianzolo. Parliamo dei giudici seguiti, pedinati, da sedicenti giornalisti (direi più che altro mafiosi, come nel caso di Mesiano. Cliccate sul seguente link per vedere il video scabroso) di Mediaset (link).
Siamo noi le vittime, non lui.
Penso che questa dichiarazione di Ezio Mauro, direttore de La Repubblica, siano esplicative del nostro sistema in cui è impossibile prendere decisioni e prendere posizione in piena libertà (e mi riferisco essenzialmente al sopra citato giudice) e senza alcun problema, perchè poi si verrà "sputtanati" dall'impero mass mediatico di regime, regime in cui non si può far altro, per vivere in pace, che venerare il capo, il boss, il premier, il duce:
''In nessun paese del mondo, un leader politico capo legittimo del governo e della maggioranza parlamentare controlla anche un universo mediatico di cui fanno parte le tre reti private per controllo proprietario e le tre reti pubbliche per il controllo politico. Senza contare dei giornali che fanno a lui riferimento. Basti guardare l'uso che si fa di questo universo mediatico contro chi in qualche modo prende delle decisioni che non sono convenienti per Berlusconi'' (link).
LINK:
Iniziativa dal blog Voglioscendere.it: "Siamo tutti Raimondo Mesiano - Anch'io ho il calzino turchese"
5 commenti:
Complimenti per il blog!
Che dire, una missiva zeppa di minacce ci voleva proprio, per distogliere l'opinione pubblica da tutte le porcherie dell'attuale governo...
BUFALA??? Secondo me si...
Cristian Belcastro Blog
Attenzione: minacce ne riceve, ma come lui tanti altri politici, infatti in questo caso di mezzo ci son pure Bossi e Fini, probabilmente, nel caso fosse una bufala, per farci credere che è una vera minaccia.
Certo che mi stupisce come invochino alla privacy e poi mandino in onda quel filmato sul magistrato Meisano, combinazione proprio i dipendenti della megaditta finanziaria che dovrà sborsare buona parte degli incassi di questi ultimi 18 anni.
Secondo loro, un giudice che tifava Prodi (giustamente, dati i continui attacchi di Berlusconi alla magistratura), non può giudicare l'attuale premier. Allora chi? Un neutro? Esiste? O meglio ancora uno che esulta per Silvio? L'importante è che emetta sentenze a norma di legge e questo giudice non ha condannato, ha semplicemente quantificato il danno per la CIR.
O sbaglio? Magari sbaglio, ovvio.
non si sa se sia stata una bufala o meno
Si, ma anche fosse vero?
Di Pietro e Santoro han ricevuto dei proiettili dentro una busta!
Mica una lettera scritta da un 12 enne...
Serve solo a farci vivere nel.."terrore rosso"
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