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27 febbraio 2013

Dov'erano i grillini?

Io ho la tetra sensazione che i grillini siano comparsi ora, quando tante persone si sentono stritolate dalla crisi (in realtà buona parte di queste, si dice in crisi perché più o meno inconsapevole dello spreco di denaro in cui è incappata consumando cose inutili o dannose), proprio perché anche loro vivono questa emergenza e hanno addosso questa sensazione di insicurezza.

Mi chiedo quindi dov'erano prima, chi votavano, perché hanno dovuto aspettare che Grillo creasse questo movimento/partito. Probabilmente prima guadagnavano bene e spendevano tanto quindi se ne fregavano, dando con noncuranza il voto ai grandi partiti illiberali di centro destra e centro sinistra, ma tanto ora dovranno fare i conti con un altro partito al suo interno illiberale..

1 commento:

Francesco Zaffuto ha detto...

ti passo un commento che ho inviato al blog di Grillo. ciao
Ma la Costituzione così recita:
Art. 94.
Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
....
Bene, per il primo insediamento, ed entro dieci giorni dal suo insediamento, è necessaria la fiducia delle due Camere. Solo nella fase successiva il Governo non ha necessità per vivere che siano approvate tutte le sue decisioni e non ha necessità di ricorrere alla fiducia.
Pertanto, se il Movimento 5 stelle non vuole una immediata crisi parlamentare con nuove elezioni, deve permettere un insediamento iniziale di un Governo e poi successivamente potrà confrontarsi sulle singole leggi come meglio crede. Questo è un passo obbligato richiesto dalla Costituzione. Nel caso che il Movimento 5 stelle si sottrae a questo passaggio si possono prevedere scenari particolari: crisi permanente con Governo provvisorio fino a nuove elezioni oppure una generosa stampella offerta da Berlusconi come salvatore della patria con una “fiducia non richiesta”, e con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Allora sia chiaro al Movimento 5 stelle che questo passaggio di dare una fiducia istituzionale non è una abdicazione e non è un “inciucio” ma è un necessario passaggio istituzionale; e se non viene fatto dal Movimento 5 stelle ne deriva la responsabilità di fare ritornare in campo un Berlusconi che tiene in ostaggio lo stesso Bersani.
Una volta insediato un Governo poi si può avviare il processo nuovo per contribuire alla realizzazione delle leggi una per una, e il Movimento 5 s può giocare un grande ruolo, ma occorre tenere presente i passaggi obbligati della Costituzione altrimenti si rimette in campo la vecchia politica che si voleva ostacolare.