Sono state davvero tante le dichiarazioni di grullini e legaioli dopo il tragico crollo del ponte Morandi in quel di Genova.
La prima è relativa all'immediata nazionalizzazione, perché secondo loro tutte le colpe sono di Autostrade per l'Italia.
Purtroppo non è così, infatti è venuto fuori che anche il Ministero dei Trasporti, già da diverso tempo, era a conoscenza dei problemi strutturali del ponte. Evidentemente sia l'uno che l'altro hanno preferito fischiettarci sopra, posticipando continuamente gli essenziali lavori di ristrutturazione.
Come mai? Come mai nessuno ha pensato di eliminare il traffico pesante prima di questi lavori? Come mai nessuno ha pensato di eliminare 1 o 2 corsie per diminuire lo stress?
La seconda riguarda la stessa frase, detta però da Di Maio durante la messa in ricordi delle vittime, rivolgendosi ad un parente. Frase di dubbio gusto, primo perché non ripoterà in vita nessuno, secondo perché probabilmente irrealizzabile perlomeno immediatamente, terzo perché, come abbiamo visto, le colpe non ricadono su una singola parte in causa.
La terza dichiarazione choc è la solita manfrina in salsa leghista contro l'Europa.
Peccato che quel ponte fosse privato e che dunque la sua ristrutturazione o rifacimento doveva venire pagato interamente da Autostrade per l'Italia. Peccato anche che l'Europa ci abbia elargito 12 miliardi di Euro in 7 anni, come potete leggere qui.
La quarta non è propriamente una dichiarazione, bensì una frasetta sibillina pronunziata, anzi a quanto pare scritta e inviata via SMS da Casalino del M5S ai giornalisti presenti durante i funerali di Stato: "Sono curioso di leggere i giornali domani". Come mai tutta sta curiosità? Perché aveva appena sentito dei fischi da parte del pubblico rivolti verso gli esponenti del PD (come se Pinotti e Martina centrassero qualcosa con la privatizzazione e il crollo..).
Terminate le dichiarazioni, aggiungo due punti.
Il quinto punto verte sulla logica: secondo i grullini, che prima del crollo odiavano il sistema statalista perché pieno di politici (e non solo) corrotti, le autostrade devono tornare in mano pubblica, così si aumenteranno gli investimenti in sicurezza. Vero? Falso? Impossibile dirlo. Quello che è sicuro è che ci sono stati negli ultimi anni tanti crolli su ponti e cavalcavia pubblici (statali o provinciali che siano) e incidenti ferroviari (FS) con diversi morti e feriti.
Il sesto punto è importante e riguarda la Commissione d'inchiesta parlamentare sul crollo.
In questa commissione compaiono tre esperti che nel recente passato hanno collaborato proprio per.. Autostrade per l'Italia. In pratica si..autogiudicheranno!
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