Lo scontro, o vera e propria battaglia, tra Carola e Salvini, è a dir poco ridicola:
da una parte e dall'altra c'è la più totale faziosità, infatti Carola vuole sfidare Salvini e Salvini vuole sfidare Carola e le ONG in generale.
Ma il problema e la questione di fondo permane e permarrà. Infatti, domani come oggi e come ieri, arriveranno tanti migranti per le più disparate ragioni.
Tentare di fermare la nave Sea Watch è un atto simbolico, nulla di più. I trafficanti se ne fregheranno altamente e continueranno a vendere agli africani il sogno europeo. Che poi questo sogno sia poi un incubo, è un punto cruciale da raccontare a tutta l'Africa.
Eh sì, perché va bene scappare da posti inospitali, a volte infernali, ma non va tanto bene - per loro - venire in un posto che non li accoglie in maniera degna, perché destinati a fare lavori orrendi: gli uomini i raccoglitori di frutta da veri schiavi e le donne le prostitute da vere schiave. I più fortunati sono destinati a ciondolare davanti ai supermercati, i più sfortunati a stare dentro i CIE o come diavolo si chiamano ora, e i più disgraziati a spacciare schifezze e morte.
Io sono convinto che ci siano zone in Africa molto più ospitali delle nostre lande 'occidentali'. Penso che i migranti africani si troverebbero meglio lì, in certe zone del Kenya, del Senegal, del Mali, del Ghana, ecc. Mi rendo conto che ci siano zone molto pericolose come in Nigeria, Congo, Eritrea e anche nello stesso Mali a causa delle milizie islamiche, ma anche attraversare il deserto e poi il Mediterraneo non è il massimo della vita.
Detto ciò, rimane il fatto che noi europei abbiamo invaso l'Africa più volte per sfruttare sia gli uomini che le risorse naturali, per poi far finta di andarcene appoggiando però spietati regimi militari.
Chi parla di 'invasione', dovrebbe prima studiare la Storia.
Ma per tornare alla Sea Watch, ecco che le norme internazionali possono venirle in aiuto:
"Il provvedimento con cui il ministro dell’Interno ha dato veste
giuridica ai propri proclami in tema di immigrazione sembra non aver
considerato il fatto che il ministro stesso, così come le disposizioni nazionali, trova limiti invalicabili in disposizioni di rango superiore.
Di conseguenza, quella “onnipotenza” che il titolare del Viminale pare
aver voluto manifestare con l’emanazione di quel decreto può essere
decisamente ridimensionata mediante la ricognizione normativa del quadro
delle regole internazionali vigenti. Tale ricognizione - già effettuata
dall’Onu, nella lettera inviata al governo italiano nello scorso mese
di maggio, per stigmatizzare il contenuto delle citate direttive del
ministro dell’Interno e del decreto sicurezza bis in via di emanazione –
dimostra chiaramente come, a fronte della necessità di porre al
riparo persone vulnerabili, eventuali finalità previste da altre norme
passino necessariamente in secondo piano."
Fonte: https://www.linkiesta.it/it/article/2019/06/28/caso-seawatch-matteo-salvini-karola-rakete-decreto-sicurezza-bis-chi-h/42697/
Cosa vuol dire? Riassumendo, vuol dire che ci sono norme che esigono il salvataggio, di conseguenza le leggi nazionali vengono dopo e valgono poco.
Se i giornalisti dei telegiornali non menzionano queste norme e questi accordi, si limitano sono alla cronaca del giorno, censurando una parte fondamentale del discorso e della questione:
"L'art. 98 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del
1982 (Montego Bay), stabilisce che ogni Stato "ha il dovere di (a)
prestare assistenza a qualsiasi persona trovata in mare che rischi di
perdersi; (b) procedere il più velocemente possibile al salvataggio
delle persone in difficoltà, se informato del loro bisogno di assistenza
(…)". Analoghi obblighi sono precisati nella Convenzione
internazionale per la sicurezza della vita in mare (SOLAS) e nella
Convenzione internazionale sulla ricerca e il soccorso in mare (SAR)."
Per cui io penso che Carola & Friends possa-no denunciare alla Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo, Salvini e il suo governo.
Salvini parla di "Atto di guerra" per il piccolo speronamento di una vedetta della Guardia di Finanza ad opera della capitana Carola. Beh, le cose non stanno così. La guerra, evidentemente, l'ha creata il leader leghista tentando di bloccare coi militari questa ormai famosa Sea Watch.
Salvini farebbe meglio, anziché preoccuparsi di 42 migranti, ad espellare gli irregolari che si sono macchiati di reati orrendi in Italia. Noi rimaniamo fiduciosi in attesa.
PS: tutti quelli pronti a ribattere, dicendo che il ricorso alla Corte dei diritti dell'uomo è già stato fatto ed è stato pure respinto, consiglio di leggere tutto l'articolo uscito su LAVOCE.info
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