Per l'ennesima volta sono morti degli innocenti che tentavano di trovare un posto migliore dove vivere, magari anche solo per poco tempo, come raccontato su La Stampa, per poi tornare nel proprio Paese d'origine per poter vivere in maniera più che dignitosa.
Ma tutte queste notizie, fotografie, servizi, discussioni e ovviamente emozioni, pianti, disperazioni e preghiere a cosa servono?
Probabilmente servono a poco. Perché nel mondo ci sono 70 milioni di migranti: in Asia, in Africa e in Sud-America. Rischiano di morire nei loro paesi a causa delle dittature, delle caste, delle carestie, delle guerre, delle siccità, dell'inquinamento.
Come scrive Mastrolilli, queste persone che vedono la morte in faccia, non hanno paura di attraversare nè fiumi nè mari. E noi, Paesi molto più che sviluppati e ultra ricchi, dovremmo fare qualcosa per sviluppare il ceto medio nel "Terzo e Secondo Mondo", il che non significa certo vendere armi a spron battuto all'Arabia Saudita e Stati simili.
Fonte articolo: La Stampa
Nessun commento:
Posta un commento