Su L'Espresso di domenica scorsa, c'è una bella intervista allo storico Federico Finchelstein (autore del libro "Dai fascismi ai populismi" edito da Donzelli) e qui vi riporto le parti che ho sottolineato.
"Durante la dittatura argentina ci furono tra le 10.000 e le 15.000 vittime. In quegli anni gli ebrei argentini non arrivavano all'1% della popolazione, ma furono invece tra il 10 e il 15% delle vittime".
"Quel che avvenne a Buenos Aires fu che il populismo arrivò al potere in veste di post-fascismo.
Per questo dico che se la democrazia venne fondata ad Atene, e il fascismo a Roma, il populismo è diventato un regime di potere a Buenos Aires".
"Ancora solo fino a qualche anno fa, i populisti cercavano in ogni modo di separarsi da quella pesante eredità fascista di violenza e razzismo. Oggi, invece, i nuovi populisti di destra, da Trump a Salvini, da Orbàn a Bolsonaro, compiono un'inversione di marcia avvicinandosi ai fascisti. Non era mai successo prima".
"Populisti e fascisti dell'ultima ora, che vorrebbero minare il sistema democratico, ci insegnano che è necessario un lavoro continuo per rafforzare e ampliare la democrazia".
"Salvini con il suo populismo xenofobo prospetta una pulizia strada per strada, preparando così il terreno alla violenza contro gli immigrati, senza esserne direttamente coinvolto. Nel frattempo i fascisti di Forza Nuova e Casa Pound fanno il lavoro sporco".
"Trump usa la xenofobia e la violenza contro i migranti come parte integrante della sua strategia governativa".
"I Cinque Stelle rappresentano un peronismo italiano. I peronisti si riconoscono solo nell'unità mistica di popolo e nel leader. Per il resto demonizzano la stampa e acuiscono i contrasti considerando gli oppositori o inutili idioti oppure nemici e traditori degli interessi nazionali. Ecco perché scorgo alcuni tratti ideologici del peronismo nella propaganda dei grillini".
"Anche il neoliberismo sferra il suo attacco alla democrazia, un attacco duplice: da un canto demotivando i cittadini che finiscono per non prendere più parte alla vita politica, dall'altro facendo in modo che si confonda la sovranità popolare con la sovranità del mercato. Anche il neoliberismo, alla fin fine, vorrebbe dominare in nome e negli interessi del popolo, ma senza considerare la legittimità di visioni alternative".
"E' davvero un problema che la Sinistra pensa e agisce come la Destra, che dimentica il suo passato. La recente vittoria dei socialdemocratici in Danimarca pregiudica l'idea stessa di Sinistra".
Nel sito della Donzelli trovate il PDF dell'articolo!
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