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6 aprile 2009

9 miliardi all'anno al Vaticano

Copio e incollo la lettera che l'associazione Axteismo ha inviato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi:

Illustri Signori Presidenti,

confidando nella lungimiranza e nell'obiettività delle EE. VV., questa lettera aperta è stata scritta da esperti nel settore economico e legale aderenti al movimento internazionale di libero pensiero "Axteismo", allo scopo d'informare il Cittadino Italiano sulla realtà dei fatti riguardo argomenti, evidentemente, noti a pochi ovvero noti, ma in maniera molto poco precisa.
Nel delicato e difficile momento in cui si trova il Paese e i Cittadini e davanti alla terribile congiuntura prevista per tutto il 2009 e oltre, riteniamo sia necessario intervenire subito con misure straordinarie e drastiche. Non ci stiamo riferendo a ulteriori tagli delle spese o a nuove tasse, perché ormai la coperta è fin troppo corta. Nemmeno stiamo pensando a lotte all'evasione fiscale o di gestione degli sprechi, perché forniscono risultati in tempi troppo lunghi.

Ci stiamo riferendo a quelle agevolazioni concesse e stipulate illo tempore nel Concordato fra lo Stato Italiano e lo Stato del Vaticano nel 1984. Quegli accordi hanno consentito alla Chiesa Cattolica, nella fattispecie allo Stato del Vaticano, di ottenere, sin dal 1984, una imponente quantità di denaro pubblico di tutti i Cittadini italiani, agevolazioni spropositate ed esenzioni dalle tasse italiane, mancati contributi, togliendo così enormi risorse monetarie al Popolo Italiano che, per il solo 2008, sono valutabili attorno a: NOVE MILIARDI DI EURO!

A questa cifra di NOVE MILIARDI DI EURO si arriva sommando l'Ottopermille, più le esenzioni da ICI (quando era prevista), IRAP, IRES, mancate tasse su tutte le donazioni a diocesi, mancati gettiti, esenzioni sul business dei pellegrinaggi (40 milioni di pellegrini ogni anno) esenzioni sul business ricettivo alberghiero ecclesiastico, depositi e trasferimenti monetari di probabili evasori italiani presso la banca del Vaticano IOR, fondi donati dallo Stato Italiano per gli insegnanti di religione e così via. Tutto questo peraltro in barba ai regolamenti dell'Unione Europea sugli aiuti di Stato. Lo Stato del Vaticano è uno Stato estero, ma stranamente può operare a suo piacimento su tutto il territorio italiano, come fosse a casa propria e agisce ed opera anche sollecitando e imponendo certe leggi al Parlamento italiano. Tutto questo grazie al Concordato in essere tra Stato Italiano e Stato del Vaticano.
Questa situazione inaccettabile è ingiusta nei confronti dei Cittadini italiani, i cui interessi dovrebbero avere la priorità, essendo il Popolo l'unico Sovrano della Repubblica Italiana.
Non è giusto che i poveri pensionati, troppo spesso abbandonati a se stessi, le famiglie indigenti e di medio livello, i disoccupati, i lavoratori precari, i giovani, debbano fare enormi sacrifici, non poter arrivare alla metà del mese, o non poter pagare i mutui, quando enormi risorse e montagne di soldi vanno a chi è già enormemente ricco come lo Stato del Vaticano.

È dinanzi agli occhi di tutti che la evidente mancata capacità dei governi nella gestione di passaggio LIRA-EURO, dei prezzi sul mercato abbiano peggiorato di molto la qualità di vita degli italiani. La mancata capacità di controllo da parte della Banca d'Italia e della Consob sulle azioni delle banche hanno permesso la diffusione dei titoli-spazzatura: i mutui e i costi insostenibili hanno fatto il resto. La recente dilagante crisi speculativa mondiale del 2008 ha impoverito i cittadini e scoraggiato gli investimenti. In ultimo, e forse la più grande delle catastrofi, sono le conseguenze dovute al "SIGNORAGGIO", che hanno costretto tutti quanti al perenne indebitamento senza soluzione, creando una sorta di "moderna schiavitù".

Signori Presidenti, alla luce di questa grave situazione, riteniamo sia ormai indispensabile abrogare con la massima urgenza il Concordato che fu stipulato tra lo Stato Italiano e lo Stato del Vaticano e cancellare ogni agevolazione e privilegio ad esso correlata - ed ecco che, come per magia, NOVE MILIARDI DI EURO CHE OGNI ANNO lo Stato del Vaticano ottiene dallo Stato Italiano, grazie al Concordato, tornerebbero a beneficio dei servizi sociali dei Cittadini italiani, specialmente quelli bisognosi, rispettando così anche le regole UE. Siamo sicuri che Joseph Ratzinger, capo dello Stato del Vaticano, il quale predica la carità, l'accoglienza, l'umiltà, l'aiuto ai bisognosi, certamente capirà le necessità degli italiani e che i tempi sono cambiati per tutti e non se ne avrà a male, ma sarà ben contento di non incassare più i NOVE MILIARDI DI EURO ANNUI dallo Stato Italiano.
NOVE MILIARDI DI EURO rappresentano 1/4 della legge finanziaria. Dal 1984 ad oggi allo Stato del Vaticano abbiamo regalato la stratosferica cifra di oltre DUECENTODICIOTTO MILIARDI DI EURO. Con la somma di denaro pubblico di DUECENTODICIOTTO MILIARDI DI EURO da poter spendere tutti noi cittadini avremmo ora ospedali modernissimi e funzionanti, abitazioni per tutti in abbondanza, scuole pubbliche, asili pubblici, case di riposo accoglienti per anziani, assistenza gratuita ad anziani e a disabili, parchi pubblici accoglienti, università e ricerca scientifica molto competitive, strade sicure e tanto altro.
D'altronde lo Stato del Vaticano - solo in Italia nelle diocesi - possiede oltre 250.000 immobili e ricchezze per un valore stimato di oltre 95 (novantacinque) miliardi di euro, mentre molte famiglie italiane non hanno nemmeno una casa propria, altre non hanno nulla e, come sappiamo bene, le preghiere non danno un tetto, non pagano le bollette e tanto meno danno da mangiare.

Signori Presidenti che ci rappresentate, riteniamo che questa lettera sia da Voi recepita nel bene comune di tutti noi Italiani, auspicando che vengano davvero prese da Voi quelle misure economiche ormai indispensabili e pressanti per l'intera comunità italiana, decidendo cioè di cancellare il Concordato tra Stato Italiano e Stato del Vaticano.

Invitiamo tutti i Cittadini a manifestare la propria indignazione per il Concordato tra Stato Italiano e Stato del Vaticano inviando lettere di dissenso al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio nelle quali si chieda l'abrogazione del Concordato. Per il bene di tutti i Cittadini e il futuro dei nostri figli e nipoti è indispensabile che lo spreco di denaro pubblico, causato dal Concordato, cessi per sempre.

Distinti saluti.

Aprile 2009

Axteismo - Movimento Internazionale di Libero Pensiero
http://nochiesa.blogspot.com
axteismo@yahoo.it

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Sbattezzo Cancellazione dalla Chiesa cattolica a:
axteismo@yahoo.it


7 commenti:

Günther ha detto...

non ci avevo mai pensato, sapevo di agevolazioni ma non le avevo mai quantificate

Danx ha detto...

Ciao Gunther, puoi trovare vari dati in un libro di Piergiorgio Odifreddi.
O cmq in rete, prova a cercare "agevolazioni vaticano" o "miliardi vaticano".

Se pensi a tutte le strutture di ricezione turistica del Vaticano in Italia che non pagano tasse, se pensi alle varie spese in Vaticano che si addebita l'Italia, puoi ben immaginare quanti soldi siano in ballo!

Mi fa ridere il papa (scritto rigorosamente in minuscolo) che parla a favore dei migranti, ma chissà come mai in Vaticano non mi risulta esserci un solo lavavetri.

Anonimo ha detto...

...e io pago!! diceva qualcuno.
Grazie dell'informazione

Danx ha detto...

Figurati Dino, per me è un piacere sputtanare il vaticANO!

Anonimo ha detto...

se gli italiani leggessero un pò di più di certo non andrebbero a pregare in chiesa..oioi

Danx ha detto...

Hai ragione anonimo.
C'è una correlazione paurosa tra il nostro disinteresse alla lettura e il nostro porre fiducia sconsiderata a maghi preti e fattucchiere! E Emilii Fidi!

Anonimo ha detto...

il Concordato è nullo. Il vaticano è stato sconfitto nel 1870 dal gnerale Cadorna Raffaele. Lo stato del vaticano non esiste.

Se è vero che un ricco non andrà mai nel regno dei cieli, allora i cardinali e i vescovi andranno all'inferno, perchè sono ricchi sfondati e seguono una vita diversa da quella di cristo.