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25 aprile 2010

Una cosa buffa

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Tutti sperano di contrarre matrimonio
(ovvero "il dovere della donna", creato appositamente dagli uomini di un remoto passato per avere la certezza che una data donna partorisse un figlio loro, poi mitizzato col romanticismo per far continuare questo primitivo contratto) e viene sognato soprattutto dalle donne, che di questa istituzione sacralizzata anche dai "liberi" e "democratici" Stati occidentali sono le prime vittime.

Perchè il titolo di questo articolo è "Una cosa buffa"?
Semplicemente perchè all'interno del rispettabile matrimonio, l'apice di una vita (tutta colpa delle dannate sarte, ahah), si compie uno sterminato numero di omicidi: sono più gli omicidi compiuti dai mariti (e anche dalle mogli, ma queste scelgono maggiormente i figli come vittime) che dalle cosche mafiose, parola del TG1 (io mi sarei limitato a dire che i tribunali sono affollati da futuri ex dolci sposini, invece ora ho anche questo tetro dato che rema dalla mia parte). Il quale TG1 subito dopo ci parla di Papa e preti, i quali, neanche a dirlo, non si sposano ma vogliono alacremente che tutti quanti noi, povere pecorelle (ho detto pecorelle...no, Don Vasco, io non ci casco, non è vero che per pregare bisogna mettersi a 90!), ci sposiamo, ovviamente in chiesa.

I preti (quelli cattolici) non possono sposarsi perchè, questa è la storiella che è insufflata nell'uomo della strada, devono badare alle persone della comunità/società.
Sarà, ma ci sono tanti lavori in cui un singolo deve badare ad una moltitudine di persone.
Si pensi ai medici, eppure c'è chi è single, fidanzato/a, sposato/a..separato/a :)

Ma i preti, che divulgano una religione maschilista, sanno che il matrimonio è complice di questa visione del mondo e non vogliono subirne gli aspetti negativi.

Anche la società lo è (maschilista) e quindi lo Stato (da cui scaturisce la società che ci ritroviamo, o il contrario, ma è più facile subire le convenzioni) non può che invogliare al matrimonio con varie tecniche e mezzi (leggi innanzitutto, poi film e persone prese come modelli per questa loro scelta di vita), perchè gli è utile: garantisce una chiusura mentale/culturale al neonato, bambino, adolescente mica da ridere, siccome i figli e le figlie vivranno a stretto contatto con sole due persone.

Il proporre un solo tipo di famiglia è una negazione della libertà e questa non è certo la prima cosa che lo Stato vuole offrirci (ma neanche noi la ricerchiamo, anzi, ne abbiamo profondamente paura).
Mettere in dubbio un'istituzione statale (oltrechè religiosa, non solo cattolica), equivarrebbe al mettere in dubbio tante altre cose, incuriosirsi ed indagare. Putroppo chi nega l'utilità e la bontà del matrimonio viene visto come un appestato, poichè essendo riconosciuto da tutti come una cosa buona e giusta, il "negazionista" viene visto come un mezzo criminale.
Queste accuse, queste occhiataccie rivolte verso i single, non sono forse un monito per indurci a rispettare ogni cosa calataci dall'alto?
Se la calata dall'alto viene iniziata con l'esaltazione della coppia, anche le altre cose vengono accettate e prese per buone, anzi, per ovvie senza alcun giudizio.
Se lo Stato e la Chiesa sono così generosi da offrirci questa unione, perchè anche il resto, sempre da loro fornitoci, dovrebbe essere negativo?

Ovviamente il matrimonio è contro natura.
Certo, ci sono specie animali che stanno insieme per tutta la vita (anche perchè un animale single, avrebbe difficoltà nell'accudire uno o più cuccioli, considerando l'aggressività animale), ma tante altre coppie scompaiono per l'avvento di un maschio più forte, mentre altre specie vive nel matriarcato (grandi clan comandati dalle femmine).

Che ridere sentire parlare di crisi del matrimonio, di divorzi, di omicidi in famiglia e poi sentire parlare, come ogni giorno e ogni sera, il Papa, ovvero il primo promotore di questo obbligo per tutti i cattolici (tranne che per i preti, chissà come mai..eeeh furbi loro)!

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