Dall'inserto LIFE de La Stampa di qualche giorno fa, apprendo alcune cose su questo Coronavirus che ci sta facendo tanta paura.
Ad esempio che attualmente ci sono ben 7 diversi coronavirus che circolano negli umani, ma molti di più sono quelli presenti negli animali che potrebbero fare il salto di specie, con effetti gravi.
Nel recente passato abbiamo ad esempio avuto le epidemie di SARS nel 2002 e di MERS nel 2012.
Queste, non si sono diffuse molte, ma hanno fatto molti morti dove si sono sviluppati dei focolai.
I risultati dei relativi vaccini sono stati deludenti.
L'iter di sviluppo di un nuovo vaccino è lungo, va da 1 a 2 anni e comprende i test sugli animali e 3 diverse fasi di sperimentazione clinica sugli umani per verificare sicurezza ed efficacia.
Si devono poi aggiungere test per dimostrare che il vaccino non induca una sensibilità accentuata nei confronti delle infezioni, un effetto osservato in alcuni vaccini studiati negli scorsi anni.
Intanto i ricercatori di una società di Boston, in soli 42 giorni (di solito ci vogliono anni), sono riusciti a produrre un vaccino che è già in sperimentazione sugli umani.
"A fare la differenza è stata la loro piattaforma tecnologica che produce vaccini a base di RNA: il vaccino veicola nelle cellule filamenti di RNA messaggero che, una volta entrati, danno il via alla produzione di molte copie della proteina virale scatenando così una reazione immunitaria più forte di quella ottenuta con vaccini che contengono direttamente la proteina".
"La scienza vuole trovare una soluzione sul lungo termine.
Risulterà molto utile se è vero, come temono molti, che di questo virus non ci sbarazzeremo tanto facilmente e in poco tempo.
La sua capacità di diffondersi velocemente tra gli umani fa ipotizzare infatti che diventi endemico, che cioè attenuti un po' la sua forza, ma cominci a circolare tra noi tornando ciclicamente a far parlare di sè, come accade per il virus dell'influenza.
Lo stesso comportamento che è già stato visto per la MERS nel 2012, 2013 e 2015. Ma quel coronavirus si diffonde molto poco fra gli umani e anche quello della SARS lo fa in maniera piuttosto inefficace se paragonato al nuovo coronavirus".
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