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19 luglio 2009

Qualcuno ricorda Borsellino

Negli ultimi giorni Ciancimino Junior e Totò Riina le hanno sparate molto grosse sull'omicidio, tramite autobomba, di Paolo Borsellino, alludendo ad un patto fra Mafia e Stato, per via, ovviamente, dei legami di alcuni politici con la prima.

Oggi a Palermo tanti giovani hanno chiesta la verità sulla morte di Paolo Borsellino, assieme alla sorella Rita e al fratello Salvatore, sventolando fac-simili della famosa agenda rossa.

Tanti giovani, partiti addirittura da Bologna, giovani che credono davvero nella giustizia, ovvero nell'eliminazione della mafia e dei politici mafiosi!
Guarda caso, tutti i mezzi politicanti (e urticanti) dell'attuale Governo Berlusconi (sic), non c'erano, ma non hanno potuto non mostrare il loro faccione in TIVVU, dal TIGGI, come il ministro della Giustizia Alfano (ri-sic) che condivide i valori etici di Borsellino (mah).


Usano gli aerei (di Stato, of course), per andare ai Gran Premi (che per me sono solo propaganda dei mezzi motorizzati e del petrolio, oltrechè del rumore cui dobbiamo purtroppo e per forza abituarci a convivere), per andare in Sardegna, per andare in Russia, ecc., ma non per andare alle commemorazioni di chi s'è fatto un culo enorme e che per ricompensa è stato prima trattato a pesci in faccia" dal Ministro degli Interni Nicola Mancino che il 1° luglio 1992 lo incontrò parlandogli del patto Mafia-Stato per far interrompere le stragi (ovvero "sta buono, non mettere a fuoco e fiamme la Mafia per vendicarti di Falcone, altrimenti questi continuano", ovvero "non possiamo sconfiggere la Mafia, dobbiamo conviverci". Queste le mie idee su ciò che può avergli detto in pratica), e poi è
stato trucidato!
D'altronde come può un premier, Silvio Berlusconi, che da imprenditore, dette tanti bei soldi sottoforma di pizzo ai mafiosi per non subire attentati nelle sue ville brianzole, anzichè denunciare il tutto alla Polizia, recarsi a Palermo per stare dalla parte dei cittadini? Come può un uomo simile che ricevette appoggi da Provenzano per Forza Italia, tramite Dell'Utri, previa concessione di un suo canale televisivo? Guarda caso, come scrive Marco Travaglio, in quel periodo, siamo nel 1994, le sue reti si scagliavano già contro i pool anti-mafia.

"Speravo che i palermitani si svegliassero. Al di là del comitato organizzatore in via D'Amelio, non c'è nessuno. Palermo ha dimenticato la promessa che aveva fatto a Paolo il giorno del suo funerale". Queste le parole del fratello Salvatore.


Link:
Via d'Amelio, anniversario polemico
Senza verità, non c'è giustizia
Riina: "L'hanno ammazzato loro"
La Mafia parla, lo Stato tace
Le trattative tra Stato e Mafia

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