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12 marzo 2011

Costituzione-scuola Day


Oggi in alcune piazze italiane, nonostante il maltempo, si sono ritrovate un po' di persone convinte di trovarsi nella metà degli anni '40 che plaudivano alla Costituzione, alla Scuola pubblica e, perchè no, anche alla libertà che questa Carta concede ai politici nel decidere i loro stipendi, eheh


Molto importante la scuola, tanti bravi insegnanti che con amore (e sberle, e note, e voti bassi, e bocciature e compiti/interrogazioni da nazisti) ci forniscono di dati, nozioni e e formule che potremmo benissimo apprendere per conto nostro con vera libertà, non con quella che van cianciando i prof scrivendo ai giornali (ci mancherebbe che un lavoratore parlasse male del suo lavoro!).
Certo che se insegnasse anche a fare qualcosa di pratico lo sarebbe ancora di più, invece principalmente insegna a rispettare gli orari e le gerarchie inventate da quegli stupidi esseri chiamati adulti.

Non osate commentare che io sia a favore di quella privata, perchè gli stessi difetti sono riscontrabili anche nelle scuole private.

Non riesco ad apprezzare questo dogmatico senso dello Stato, perchè fondamentalmente la Carta e lo Stato, anzichè applicare leggi basate sull'uguaglianza, il merito, sulla condanna esemplare dei grandi criminali, non fa altro che permettere ad alcune persone di legiferare in nome della maggioranza, quindi ciò che trionfa è sempre e solo un triste numero. Perchè dovrei rispettare un premier o qualsiasi altro politico solo perchè scelto dalla maggioranza dei cittadini? La Costituzione dovrebbe andare oltre, e forse fra qualche decennio ci renderemo conto di quanto fossiamo (cioè di quanto siamo) retrogradi.
A chi è minoranza cosa resta? Nulla. Se la maggioranza non litiga può benissimo schiacciare la minoranza. Fortuna solo che ora gli Stati si sono uniti e che quindi c'è più controllo (ma ci può anche essere più oppressione, ma difficile che provenga oggi come oggi dagli Stati del centro e nord Europa), ma se la minoranza non può legiferare, non può controllare, non ha spazi, la politica finisce. Questo la Sacra Costituzione non lo dice.

In piazza s'è parlato anche della mancanza di opportunità lavorative per i giovani e che i nostri (i loro) i figli non possono avere quello che hanno loro (gli adulti).
Primo: non è sola colpa di Berlusconi, infatti in tutto il mondo ci sono milioni di disoccupati, di gente addirittura senza un tetto e un piatto di riso o un pezzo di pane, perchè la gente comune né nel Terzo mondo né qua è mai stata al centro dell'attenzione pubblica, specialmente ora che si vive da meri consumatori disprezzando chi non può consumare.
Secondo: se i giovani d'oggi non possono essere dei grandi consumatori (bel concetto di stare al mondo..) può essere per vari motivi.
Il più spicciolo riguarda la generazione X e Y che vedo impegnata ad ottenere un po' di soldi per spenderli subito in una ottica "usa e getta" come se non ci fosse un domani, quindi c'è un'assenza di risparmio; la causa forse più importante e che pochi menzionano riguarda il welfare e la globalizzazione: se i nostri genitori hanno avuto una grande assistenza pubblica facendo spendere miliardi e miliardi allo Stato, non si può sperare che tutto ciò continui all'infinito, magari migliorandosi, soprattutto ora che il lavoro manifatturiero viene svolto in Asia, quindi mi pare logico che i pochi soldi che uno guadagna li debba usare non per fare la "bella vita" (?) da vero inquinatore numero uno che confondendosi nella massa e conformandosi ad essa non si rende conto del suo ruolo, ma per curarsi, istruirsi in proprio e assistere i parenti anziani che non ne vogliono sapere di crepare all'età una volta ritenuta giusta e che ora sopravvivono con 20 medicinali al giorno per arrivare a 100 anni da vegetali.

Lo Stato spende troppo, noi produciamo e guadagnano poco, quindi o ci accontentiamo e ci prepriamo mentalmente a fare una bella e sana vita frugale, o la faremo lo stesso, ma con un'insoddisfazione che nessuna Carta Costituzionale, rispettata o meno dai governanti, potrà levarci.
Questo articolo ha un unico scopo: spingervi ad essere responsabili della vostra vita e felicità, perchè lo Stato anche se magnanimo non dà nulla per nulla.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcosa della Costituzione va cambiato perchè dà ancora troppo poco peso al popolo. Però senza la Costituzione non potremmo vivere, perchè se non hai regole non te le puoi dettare da solo e farle capire agli altri. Vedi la Libia, non ha una Costituzione infatti Gheddafi ha fatto quello che ha fatto. I lavoratori lì non hanno diritti e le gare d'appalto sono truccate. Sul fatto che la scuola (e l'università aggiungo) debba insegnare la pratica sono concorde

Danx ha detto...

Resta il fatto che io, te e tutti quanti nasciamo senza poter dire NO a questa o a quella legge o diritto presente nella Carta, così come non possiamo dire no alla Scuola pubblica e tante altre cose.
Tutti dentro la megamacchina.
Suvvia, è una cosa ideata per omologare la gente, venerarla è da idioti!

Danx ha detto...

Parli dei lavoratori, dei loro diritti, ma non dici che la Costituzione non dice che lavorare può portare alla morte..DOVREBBE AVVISARCI!!

Anonimo ha detto...

Non lavorare è peggio.

Danx ha detto...

AHAHAH
Perchè tu studi..poi vedremo!