136 anni di carcere per aver diffuso questo:
Il “corpo di reato”In soldoni, cos’ha passato Bradley Manning a Julian Assange di così importante da rischiare di essere condannato a 136 anni di carcere, con l’accusa di violato dei segreti militari e lo “Espionage Act”?Lo riassume il periodico “L’Espresso” che, tra i tanti, ha pubblicato molti dei documenti forniti da Wikileaks
Un video del Pentagono, pubblicato nell’aprile 2010 da WikiLeaks con il titolo “Collateral Murder”, che testimoniava come nel luglio 2007 un elicottero americano Apache sparò su civili inermi a Baghdad, tra cui un padre che portava i bambini a scuola e due cameraman della Reuters.91.920 file del Pentagono sulla guerra in Afghanistan e 391.832 su quella in Iraq: report dal campo che riferiscono in modo fattuale i due conflitti, rivelandone la vera faccia, al di là della propaganda, documenti che hanno permesso di rivelare, tra le altre cose, 15mila vittime civili della guerra in Iraq, completamente sfuggite alla contabilità generale.251.287 cablo della diplomazia Usa, che raccontano la realtà delle relazioni diplomatiche degli Stati Uniti con tutti i paesi del mondo.Infine 779 schede personali dei detenuti di Guantanamo, da cui emerge che, su 779 prigionieri, solo 220 sono schedati dagli stessi americani come terroristi di grosso calibro, il resto sono milizie di pericolosità medio-bassa e 150 sono completamente innocenti.Nonostante la sentenza necessiti ancora vari giorni prima di essere completamente formulata, Widney Brown (Amnesty International) sottolinea il fatto che il processo stesso sia esplicita manifestazione di volontà politiche dell’Amministrazione USA attuale e di quelle passate: “Dagli attacchi dell’11 settembre, il Governo USA utilizza il tema della sicurezza nazionale per difendere un’ampia gamma di azioni illegali secondo il diritto internazionale e le leggi statunitensi. Non è difficile arrivare alla conclusione che il processo Manning contiene un messaggio: il Governo USA non ti lascerà in pace se penserai di rivelare le prove del suo operato illegale”.
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