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25 luglio 2018

MANIFESTO DELLA RAZZA: il popolo deve sempre trovare un nemico

Improvvisamente, come un lampo a ciel sereno, ecco che il 14 luglio 1938, gli italiani di religione ebraiche, venivano considerati "non appartenenti alla razza italiana".
Già, secondo i magnifici scienziati fascisti, esistevano le razze, tra cui quella italiana..

Attenzione però a dare tutta la colpa ai fascisti. Purtroppo non furono loro a creare i ghetti per gli ebrei, bensì c'è una lunga storia dietro ciò, potete leggere qualcosa qui.
Se ci pensate bene, infatti, i ghetti ebraici delle città italiane sono localizzati nelle aree più antiche.

L'odio verso gli ebrei venne, anzi, rivenne cavalcato questa volta da Mussolini per aizzare il popolino contro una miroranza, per mostrarsi ancora una volta l'uomo forte al comando che sa chi è il nemico e che sa scovarlo con facilità.
Come dite? Pare simile ai concetti espressi da Salvini verso gli immigrati e gli zingari? Dite bene! La storia si ripete così i destri che peccano da sempre di fantasia e tolleranza.

La similitudine la vediano anche nei rapporti con l'estero: Mussolini voleva ingraziarsi la Germania nazista, proprio come oggi Salvini vuole mostrarsi duro come i suoi amici dell'estrema destra austriaca, ungherese e.. tedesca.

Per la prima volta il regime fascista dichiara apertamente che una minoranza è un corpo estraneo alla comunità nazionale.
E che minoranza: per diverso tempo, comunque, gli ebrei erano ben inseriti nella società italiana nonostante gli antichi ghetti, i sospetti e i detti.

Questa fu dunque una novità clamorosa che si discosta dalla visione salviniana, perché lui se la prende con chi sta per i fatti suoi infastidendo noi altri, quindi ecco gli zingari che non si sono mai voluti inserire, adattare, ecc., ed ecco africani ed asiatici vivere in quartieri popolari in periferia dove il numero degli italiani cala sempre più e dove questi hanno sempre più paura di vivere per via della microcriminalità (scippi, spaccio, ecc.) e disturbi vari della quiete pubblica.

Possiamo dunque dire che la sua politica è più sicuritaria, mentre quella fascista era totalmente razzista.
Peccato che, pur essendo ministro degli interni, se la prenda sempre e solo con gli stranieri (gli unici italiani che attacca sono i politici di sinistra) e che, da ignorante qual è, neanche sapeva fino a poco tempo fa che certi zingari siano italiani e che quindi non li si possono mandare via (idem quelli di origine rumena, poiché la Romania fa parte dell'UE dal 2007).

Ma torniamo agli ebrei, e continuiamo a pensare alle politiche odierne (non solo salviniane) verso gli zingari: improvvisamente, dopo questo Manifesto razzista, gli ebrei vengono censiti, devono dichiarare la loro razza ebraica, perché il regime deve comprendere la dimensione del "problema ebraico" per analizzare l'influenza degli ebrei sulla società. Ovvero, più ce ne sono, più aumentano i pericoli per noi VERI italiani (???).

Dopo il censimento, scuole e università CHIUSE per gli ebrei, ebrei dunque senza più libertà e dignità, preclusi anche gli impieghi pubblici, fuori anche dall'esercito. Niente matrimoni misti tra ebrei e.. ariani!

A furia di dire ogni giorno che gli ebrei sono una razza inferiore, gli italiani ci credono, "finalmente" comprendono che si tratti di un problema. Uno? No! IL problema!

Ruberie, corruzione, abusi di potere, stillicidio delle libertà cosa sono di fronte al problema ebraico! Idem ora: chi se ne frega dei soldi rubati da leghisti e destri vari (si pensi anche solo alla Rimborsopoli piemontese) e anche addirittura delle mafie, basta, sono storie vecchie e noiose. Iniziamo piuttosto ad unire il popolino facendolo sfogare contro gli zingari e i negri (aggiungere anche i magistri rossi!!!), così si sfogano, si divertono, ci ringrazieranno e non vedranno le nostre malefatte.

CONCETTO BANALISSIMO E DI FACILE APPLICAZIONE PER I FASCISTI!

E dal 1943 quanti italiani per bene divennero collaborazionisti con gli invasori nazisti, indicando gli ebrei da deportare nei campi di sterminio... E tutto nacque da un semplice censimento a cui seguirono leggi viste come giuste per salvaguardare il povero popolo italiano.

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