Spesso ci facciamo prendere la mano dalle ultime notizie e, a causa dei pregiudizi, stiamo da una parte piuttosto che dall'altra e rimaniamo fermi nelle nostre convinzioni, come se poi i fatti potessero prendere una certa piega perché noi, che magari facciamo parte della maggioranza di qualsiasi tipo, possa cambiare le sorti di ogni faccenda.
Ad esempio, nel caso della Sea Watch 3, con la ormai famosa capitana Carola, sono sorte critiche perché lei non avrebbe la patente nautica, come se la questione di fondo, cioè il salvataggio di vite umane provenienti dall'inferno libico, cambiasse, oppure critiche relative al suo aspetto trasandato arricchitato da lunghi dreadlock.
I pregiudizi verso le sue capacità di comando perché donna e coi dredlocks sono pesanti e vogliono anche dirci come sia palesemente di sinistra e a favore dell'invasione, dell'immigrazione di massa, della sostituzione etnica ideata dal finanziere Soros per non si sa quali oscuri motivi.
Insomma, ogni persona che aiuta dei poveracci, dei disgraziati e soprattutto degli innocenti, viene aspramente criticata perché si pensa che sia diabolica, anti-italiana/occidentale, pagata dai poteri oscuri e forti.
Allo stesso tempo, dalla parte opposta, c'è chi difende a spada tratta ogni mossa di Carola (o di persone simili a lei, anche in altri ambiti) e con la scusa dell'antirazzismo, fa finta di non vedere i problemi che noi subiamo da alcuni extracomunitari (spaccio, scippi, rapine, furti, stupri) e che essi stessi subiscono da noi (schiavitù nei campi agricoli e prostituzione).
Il mio consiglio, che poi è anche una soluzione, consiste nell'avere una visione ampia, generale, a 360°. E soprattutto consiste nel non infervorarsi perché tanto ci sono elezioni, leggi e giudici che operano grazie a noi, tramite noi, per noi e al posto nostro. Le cose accadono o prendono una certa piega, indipendentemente dalle nostre opinioni. Urlare, lamentarsi, preoccuparsi, dimenarsi, sono tutte cose inutili. Bisogna guardare, leggere e comprendere.
A proposito di leggere. Si fa presto a criticare anche la salita a bordo della Sea Watch di alcuni esponenti della sinistra italiana. Basta leggere alcuni articoli, le loro interviste, i pareri dei migranti, per capire che si era trattato semplicemente di un gesto di umanità e anche di legalità.
Nessun commento:
Posta un commento