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28 dicembre 2009

Satrapo non ancora fuggente

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In televisione non se ne parla, ma sono molte le persone, anche straniere, che si interrogano sull'autenticità dell'aggressione subita da Berlusconi il 13 dicembre a Milano.

I motivi sono molteplici: ad esempio, dai video si nota un microfonista dare il "via" all'attentatore che agisce senza disturbo alcuno, mentre il cameraman si gira proprio verso l'aggressore; non si sentono grida di dolore del premier, nonostante siano udibili le voci altrui; la vittima non viene subito portata via, sia per andare a farsi curare, sia per fuggire da una zona insidiosa, perchè magari presenta altri delinquenti o, peggio, terroristi; il sangue non fluisce copiose nè dal naso (comprensibile), nè dalla bocca, ma anzi, dalle foto di lui in auto pochi istanti dopo il colpo, risulta già coagulato e non presente sulla camicia; anzichè, come già detto, fuggire, Silvio pensa bene di uscire dall'auto per mostrarsi al suo pubblico, con le guardie del corpo intente a sollevarlo, come se sapessero dell'assenza di altri "terroristi"; quando finalmente le varie automobili berlusconiane e governative, si dirigono molto lentamente verso l'ospedale, ed inoltre Berlusconi viaggia col finestrino aperto (vuole rischiare di prendere un'altra botta?); l'ospedale, inoltre, non è stato scelto pubblico, ma privato, infatti s'è recato al San Raffaele, del suo amico Don Verzè.
Qui e qui dei video scettici di alcuni utenti di Youtube.

Non si può dire se sia vero o falso, dovrebbe indagare a fondo la Procura di Milano, ed è quello che vari utenti di Facebook hanno chiesto (link), ma sicuramente questa vicenda ha surclassato, nella speciale classifica d'importanza nei massmedia e non solo, il processo Dell'Utri in cui anche lui è implicato, in quanto alcuni pentiti, fra cui l'ormai celebre pentito di Mafia Spatuzza, fanno il nome di Berlusconi accusandolo di aver intessuto rapporti con boss mafiosi.
Pur nel dolore, questa vicenda ha sollevato l'immagine del premier che da "carnefice", diventa per tutti vittima.

Si dice che ora sia ad Arcore, in attesa di un suo rientro nella vita politica previsto per il 7 Gennaio 2010, ma potrebbe essere da qualsiasi altra parte, siccome l'abbiamo solamente sentito per via telefonica tramite il TG1 (link), solo tramite la sua voce: l'assenza del suo corpo e del suo sorriso (anche se presente sottoforma di foto e video d'archivio), incrementa l'importanza del momento, non essendo noi abituati ad ascoltare e basta la tv.
Tra poche settimane si celebreranno i 10 anni della morte di Bettino Craxi, il suo vecchio amico leader del PSI. Magari è lì in Tunisia a crogiolarsi al sole.
Il successo di Berlusconi è dovuto anche alla sua maniacale perfezione dell'immagine, per questo non ha voluto mostrarsi ferito e incerottato ai telespettatori o, forse, ha voluto farci credere che sia in queste condizioni, giusto per aumentare il nostro interesse e la nostra compassione. Ogni dubbio dovrebbe poter scomparire dopo la Befana, quando vedremo le cicatrici sulla bocca.

Il TG1 dunque, dopo averci "molestati" con la caduta del Papa (trascurando le dimissioni dei due vescovi irlandesi accusati di aver coperto, col menefreghismo del Vaticano e di Ratzinger, centinaia di molestie sessuali compiute da diversi preti per decenni. La Stampa e La Repubblica) e con la lettera di Berlusconi al Papa ("Il governo esprime valori cristiani"; peccato che i valori di una religione a volte collidano con i valori di una Repubblica), ha pensato bene di renderci partecipi di un mini comizio dell'imprenditore-premier, incalzandolo sul dramma dell'aggressione al Papa, grazie alla quale ne ha approfittato per accusare i suoi nemici (pur non nominandoli, sappiamo che sono giornalisti e politici), affermando che bisogna contrastare i fenomeni di estremismo,
le "fabbriche di menzogne ed odio", senza che io e penso la maggioranza degli italiani, possano trovare una correlazione fra le parole di un politico esagitato come Di Pietro (cattolico) e l'aggressione (bonaria) al Papa da parte di una ragazza, senza citare casi particolari, frasi e titoli precisi di giornale, forse per la volontà di creare un insano mistero che può portare all'immaginazione di sanguinosi nemici, o forse per il semplice motivo del crche non ci sono frasi di odio da parte di Repubblica, Unità o Travaglio, ma semplici critiche sull'operato del governo e dati di fatto sul suo "curriculum" da processato.
Ci ha ammorbato con le sue condizioni di salute (in miglioramento, infatti ha "già cominciato a mangiare cibi solidi"!), con una battuta agghiacciante ("sono stato fortunato, avrei potuto passare un natale sotto terra e con questa neve e questo gelo di milano e del nord non sarebbe stato piacevole"), con l'affetto degli italiani (che han compiuto un "pellegrinaggio continuo qui ad Arcore ... e mi hanno chiamato tutti i leader dei Paesi amici ... una vicinanza commovente che mi ripaga di tutte le calunnie che ho dovuto subire negli anni passati" ... meglio non sapere quali siano i Paesi amici) e col suo impegno lavorativo ("...continuare a lavorare a quelle riforme necessarie per migliorare la vita di tutti noi ... gli italiani che mi incoraggiano ad andare avanti sono il 67%, 2 su 3"... indagati? ahah )

Le sue frasi sono sempre le stesse, elementari per poter essere comprese da tutti (addirittura parla di pellegrinaggio, per farsi comprendere ed essere ammirato anche dai vecchi zappatori, che consisterebbe in un viaggio di ricerca spirituale verso un luogo considerato sacro, ma questo l'anchorman non glielo ha fatto notare, impegnato com'era ad annuire), banali per poter accusare nemici immaginari e speranzose per tranquillizare il povero popolo che, grazie a lui, può sognare un futuro prosperoso: "Vorrei mandare a tutti un auguri di salute, di serentià, di prosperità che mi viene dal cuore". Salute, evidentemente lui ne abbisogna; serenità, idem, essendo contrastato da molti giornalisti e pure da bloggers; prosperità, idem, per la sua Mediaset che sta facendo "shopping" in Spagna.

Se siete così morbosi dal sapere quali sono state le incalzanti domande del giornalista Attilio Romita, eccovele servite:
"Abbiamo in collegamento telefonico con noi da Arcore, il PREMIER Silvio Berlusconi. Buonasera PRESIDENTE"
"Qual è la sua reazione di fronte a queste immagini così drammatiche?"
"PRESIDENTE quali sono le sue condizioni di salute, quando tornerà a lavorare a pieno regime?"
"Lei ha ricevuto molti messaggi di solidarietà. Quali sono i suoi propositi per l'anno nuovo?"
"PRESIDENTE, grazie e buon Natale a lei".

Una sottospecie di intervista, un minicomizio, incentrato sui problemi di Silvio, sull'affetto degli italiani per Silvio, sulla brutalità dei nemici di Silvio, dunque.
Un servizio da vero telegiornale di regime, dove conta solamente la figura del leader che, se soffre, devono soffrire tutti piangendo, che, se è attaccato, deve essere difeso da tutti, meglio se chiudendo la bocca altrui, per il bene del Paese s'intende.
Non sembra di vivere in una Repubblica, fondata sul popolo, quindi dove il capo di governo lavora per creare diritti ed uguaglianza, dove lavora facendosi piccolo piccolo perchè ciò che conta è il popolo, ma in una dittatura dove il popolo viene messo da parte, una dittatura costruita ad immagine e somiglianza del dittatore, incentrata solo di lui (sulla sua bellezza che non risente del passare del tempo, sui suoi problemi di salute causati dai nemici, sulle sue incredibili idee, sui suoi irrisolvibili problemi, ecc) e sui suoi pochi e potenti amici, come in questo caso il Papa.

Nelle dittature, il fiato sul collo dei cittadini, le indagini dei giornalisti e di taluni magistrati, dà fastidio e tutto ciò va represso. Questa è la cosa che vuole fare Berlusconi (già fatta al G8 del 2001!), imitando il nemico dell'Occidente Ahmadinejad, noto censuratore di "social network" come Twitter, dove gli internauti possono scambiarsi infiniti messaggini ogni giorno, entrando in contatto con sempre nuove persone, imitando il terrorista Osama Bin Laden ("Obama getta semi di odio"), imitando il satrapo rumeno Ceausescu che, dall'alto della sua condizione di privilegiato (viveva in un palazzo immenso, ricco di oro, dove si lavava immergendosi in una vasca riempita di acqua minerale francese),
esaltava da un balcone la (finta) ricchezza della Romania dinnanzi ad un popolo che viveva e moriva di stenti e, perciò, non più adorante nel famoso 1989.
Altre similitudini, sono ravvisabili con Mussolini ed Hitler: "
E’ in atto una campagna d’odio contro di me, il fascismo e l’Italia", gridava il primo; "Gli ebrei alimentano una campagna di odio internazionale contro il governo". Una tecnica un pò antiquanta... Ovviamente erano tutte palle o, nel caso fossero state vere campagne d'odio, ne avevano ben donde!

Quando si è al vertice di una società, è facile distaccarsene e minimizzare i suoi problemi.
E' facile rimuovere il problema di una qualsiasi crisi, quando si vive nel lusso più sfrenato.

Non si può avere un premier impegnato a difendersi, non da nemici dello Stato, ma dalla Magistratura; non si può avere un premier che vorrebbe eliminare il problema dei disoccupati, dei precari e dei licenziati in tronco (tra cui impiegati pubblici, come i 250 dell'ente ambientale ISPRA), semplicemente facendoli scendere dai tetti, o semplicemente negando servizi televisivi a riguardo.


Penso che Berlusconi, proprio per questa necessità di coprire, nascondere le manifestazioni di protesta (ad esempio il No B Day non è stato mandato in onda da alcun canale Rai) e il crollo economico, sia al corrente del malcontento e, se Ceausescu cercò di fuggire grazie ad un elicottero dal suo imperioso palazzo, il nostro forse romberà fuoriuscendo dai cancelli di palazzo Grazioli, ora libero da ogni possibile bus disturbatore (
"Cancellata la fermata del bus davanti alla residenza di Berlusconi", Corriere della Sera).

4 commenti:

patri ha detto...

Hey Danx scrivi più grande per favore che qui c'abbiamo problemi di diottrie ;o). Hai sentito che adesso sfrutterà la faccia insanguinata per farci dei manifesti (regionali in vista...) del maiale lui non butta via niente, D
Ciao
Topezia

Danx ha detto...

Ciao Patri.

Ho letto dei manifesti e penso che come al solito il centrodestra strumentalizza le tragedie per campare con una maggiore folla adorante. Ora scatena in noi sentimenti da infermerine ahah

Non scrivo con caratteri grandi perchè, secondo me, è inelegante, ma i browser vengono in tuo soccorso, infatti hanno l'opportunità di ingrandire tuuuuuuuuutta la pagina, basta andare su Visualizza/Zoom/Ingrandisci, oppure premere ctrl++ :)

Danx

patri ha detto...

Io ti ficco nei miei blogs preferiti ma mi sa che tu devi rivedere il concetto di destra e sinistra. A sinistra nel tuo blog non vedo niente... (a meno che non sia scritto in caratteri microscopici :D) e non ho sottomano un microscopio
A proposito di caratteri...E' la prima volta che sento un uomo fare a gara a chi ce l'ha più piccolo :o)
p.s.: Grazie per i tips, ma essendo cecata già conoscevo i trucchi...Era solo un consiglio, se scrivi più grande e con uno sfondo che mette in risalto i caratteri attiri + polli
Ciao ;0)

Danx ha detto...

Grazie del consiglio: se noti l'ultimo mio articolo è scritto più in grande :)
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Cmq confermo sx, perchè praticamente ho girato la mia testa come se fossi il monitor..che malato di mente ahah