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25 gennaio 2011

Filmiamo tutto, capiamo nulla


Ogni volta che accade una tragedia, un disastro che nessuno prevede, che nessuno può fermare ora e nel futuro
(perchè accadono, sono sempre accaduti), ecco che la prima cosa che i Tg fanno è dire:
"Vi faremo vedere il video dell'esplosione"
, come se il solo parlarne non bastasse (e dov'è l'autorevolezza di una testata allora?), come se "l'essere seduti dentro" il piccolo schermo portasse all'obbligatorierà della convivenza con le immagini.


E' vero ciò che è accaduto o ciò che vediamo?
E se ciò che vediamo anzichè spronarci ad interessarci ad un qualcosa diventa mero intrattenimento com'è per l'appunto buona parte dei programmi Tv?
E se altri fatti meno spettacolari ma importanti anch'essi non sono stati ripresi, documentati (non portando intenzionalmente telecamere sul luogo), non se ne deve parlare, non si deve dare importanza a quest'altro dramma?
Oggi Beppe Grillo è tornato sul caso di Federico Aldrovandi, beh, sembra che non essendoci riprese del pestaggio non sia successo nulla!
Qui si capisce bene come la nostra società dell'immagine ci abbia fregato.


Dopo che si è documentata (anche solo in forma scritta ed orale) una certa cosa infausta come un'esplosione (Mosca) o una trafugazione di cadavere (Mike) può aumentare lo sdegno, ma non farà cambiare nulla, anzi, forse farà peggiorare la nostra vita, perchè un dramma può influenzare i nostri pensieri, il nostro stato d'animo e quindi il nostro rapportarci al prossimo. Si pensi, ad esempio, a quando si parla degli stupri compiuti dagli extracomunitari. In quei momenti, in quelle settimane tutti quanti avevamo una paura incredibile di chi aveva il colore della pelle diversa dalla nostra, ma ciò serve secondo solo a portare voti alla Lega Nord e partiti simili. Ovviamente i Tg e i giornali han riservato un'attenzione nettamente inferiore ai preti pedofili o a generici stupratori italiani (uuuuh quanti ce ne sono, al Sud soprattutto!).

Si deve parlare di tutto ciò che accade, ma l'avere contenuti spettacolari e l'evidenziarlo pregiudicano la fruizione, la "digeribilità" delle altre notizie, perchè sembra di vedere "Real Tv" dove maggiore è il caos, il sangue, maggiore è l'audience, e se qualcosa è meno adrenalinico si cambia canale, così se Berlusconi riceve una statuetta in testa o incula una minorenne consenziente si parla solo di quello cancellando notizie più difficili da comprendere come i suoi trucchi e leggi per poter evadere le tasse, falsificare bilanci, aiutare i mafiosi, etc.

Sesso, c'è!
Sangue, c'è!
Soldi pure, ma prima dei Tg grazie ai quiz.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la tv è modello "WILD" quel programma in cui ti fanno vedere degli idioti che mettono la testa nella bocca di un alligatore del Gange lungo 10 metri e poi muoiono.

Danx ha detto...

AHAHAHAHA già..Aldo Grasso l'aveva recensito quasi così quel programma