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12 febbraio 2013

Guai a prendere anche solo in giro il Vaticano

Scene di quotidiana vita familiare (eh sì, purtroppo mi tocca parlare dei cavolacci miei, ma d'altronde questo è un blog, mica un giornale): di fronte al dramma (?) dell'auttuale papa, ecco che è vietato rompersi le palle di fronte ai tiggì italioti che hanno steso in Vaticano un bel tappeto rosso con le loro lingue lunghe, bavose e puzzolenti!

La borghesia mangereccia accetta il potere e guai a chi sfotte i potenti, specie quando compaiono in tv, perché vedendoli e non più immaginandoli, da entità quasi astratti i potenti vengono umanizzati e vediamo il nonsenso della loro esistenza che fa il pari col nostro, perciò sfotterli è reato, però tutte le altre persone che compaiono nel piccolo schermo, se non famose, sono sfottibili.
Per fortuna che Silvio c'è, l'unico potente sfottibile da tutta la famigghia. Io lo odio, ma come già dissi in passato, è un capro espiatorio, sembra che solo lui sia il male, invece no, quasi tutti i capi sono il Male con la m maiuscola!

Oh, ma un giornalista che elenchi gli storici e attuali crimini della Chiesa, mai eh! Dei recenti scandali dei preti pedofili, specie quando son stati semplicemente spostati di dioces in diocesi, tutti zitti eh!
Io non rispetterò mai un'associazione criminale che campa da millenni su frottole gigantesche che io mi vergognerei addirittura a spacciare per favole. 


Il prete è l’assassino dell’anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l’ignoranza, e perseguito la scienza.
Giuseppe Garibaldi, Proclama agli elettori, 1867

È stato il prete che ha avuto il merito di educare gli italiani all’umiliazione ed al servilismo. Mentre lui si faceva baciare la pantofola dagli imperatori, chiedeva agli altri esercitassero l’umiltà cristiana.
Giuseppe Garibaldi, Clelia o Il governo dei preti, 1870

Fonte: Aforismario

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