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6 marzo 2009

Televisione II

Mi ero già espresso approfonditamente sulla televisione poco più di 1 mese fa:
http://italiasenzavalori.blogspot.com/2009/02/televisione.html

Ma la televisione ha il potere, grazie alla sua imperante presenza in ogni casa e purtroppo anche in Rete, di stupirmi sempre in peggio. Infatti, purtroppo, sono venuto a conoscenza di un'indecenza.

Senza pubblicizzare, non ne hanno bisogno, alcun letamaio chiamato programma e alcun sub-umano chiamato personaggio, mi appresto a darvi una notizia che rivela la pericolosità di questo mezzo di informazione (pilotata dall'alto).

Ieri sera, ho letto la denuncia di un chirurgo plastico relativa alla richiesta incessante, da parte di molte ragazze e ragazzine, di rifarsi il seno, ingradendolo fino alla sesta misura, nonostante molte di esse siano già ben messe e nonostante questo intervento abbruttisca la naturalità del corpo e implichi, nel futuro, disturbi alla schiena.
E così scatta la solita diatriba, ovvero se certi programmi siano mero e lecito intrattenimento, o se siano anche diseducativi.

Non è un singolo programma ad essere diseducativo, ma è l'intero sistema televisivo ad esserlo, se ti sbatte in faccia messaggi, cose, stili di vita, (assenza di) cultura, senza alcuna controparte che mostri la bellezza invece del contrario.
C'è una costante ricerca di pubblico prendendolo alla pancia: si parte dai tg che ci spingono ad essere razzisti, si passa per gli spot di prodotti atti alla nostra bellezza e salute fisica (quando per stare bene, anzichè comprare certe cose, sarebbe meglio, ad esempio, non usare l'automobile per recarsi a lavoro e ogni tanto correre, anzichè guardare la partita di calcio a casa la domenica pomeriggio) e si finisce con programmi dove i politici urlano e dove persone prese dalla strada (che mai entrerebbero in casa mia), possono dire liberamente la loro, fregandosene del loro ruolo dominante, siccome si rivolgono a milioni di spettatori. Il nulla di certi programmi, devo ammetterlo, è un vuoto ipnotizzante, perchè ho scoperto, ho testato, che la mente si rilassa, non vedi problemi, non c'è alcun motivo per pensare, è un ottimo sonnifero. Se invece leggo un libro, un giornale, ascolto buona musica fantasiosa, leggo interventi in Rete, guardo documentari, prima di addormentarmi ce ne passa, perchè devo rielaborare i messaggi e, di notte, magari mi vengono idee, mentre con questi nuovi programmi televisivi, il nulla si espande e ci raggiunge.

La tv è una droga
!

I personaggi di cui sopra, che riscuotono una fama immensa nel breve periodo in cui compaiono nei programmi televisivi, grazie agli impegni degli adulti italiani o con la crisi (e quindi, dal basso della loro tristezza non riescono ad essere convincenti con i figli che li schifano) o con l'edonismo ed il menefreghismo, sono i veri educatori dei nostri giovani connazionali che, vedendo questa gentaglia esaltata, benvoluta, premiata dai conduttori e dal pubblico, ricercata dalle aziende e così via, li vogliono imitare, vogliono proprio essere come loro, rinunciando alle proprie caratteristiche.

La simulazione è il secondo problema della televisione di cui avevo già parlato, non a caso è il contrario di inventare. La vita non imita l'arte, ma la cattiva televisione, diceva Woody Allen.

La televisione può imporre, ed impone, una certa immagine (vistosa, attraente, finta) ed un certo consumo (acritico, abbondante, inutile) e tutto ciò non è mai cambiato da quando è nata fino ad oggi.
La televisione, usata come viene usata, ovvero senza alcuna democrazia, ci fa essere come vogliono i politici e gli industriali, o più semplicemente le aziende d'intrattenimento che, semplificando ed esaltando l'offerta, semplificano anche il pubblico riducendolo ad una massa senza distinzione.

Se avete bisogno di un esempio, vi parlo in breve di un reportage dal Bhutan, misteriosa nazione asiatica dove, con l'avvento delle televisioni e programmi stranieri, i bambini e ragazzini odierni non sono più ubbidienti ai familiari, ma rimangono imbambolati davanti allo schermo, per poi sfogarsi, dopo aver visto scene violente, fra di loro come presi da scariche elettriche. Come se non bastasse, si vestono come dei gangster di Los Angeles.
Questa è la pagina del reportage:
http://current.com/items/89464712/lost_in_democracy_parte_1.htm

La televisione distrugge interi popoli, più della febbre che sterminò gli indios.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La TV serve a plagiare la gente per controllarla... Odio Mediaset è nato proprio con l'intendo di far capire come la televisione possa essere deleteria per la nostra società. Saluti.