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30 giugno 2015

LE INSULSE CANZONI DI JOVANOTTI

In questi giorni ho ascoltato alcune canzoni di Jovanotti e ho pure visto un pezzo di un suo concerto.

Se da una parte la sua euforia e certe musiche delle sue canzoni possono risultare piacevoli, dall'altra c'è secondo della furbizia incredibile in questo finto cantautore finto maturo e allo stesso tempo finto giovane. Insomma, io non ho ancora ben capito chi diavolo sia Jovanotti e cosa voglia dire coi suoi testi.

Va bene voler essere allegri, magari pure felici, ma pare che per lui tutti quanti dovremmo essere obbligatoriamente. Non ci sono scuse, o così o così. Ma perché? Ma lo vede il mondo??? Vede anche solo le nostre città??? Vede la gente per strada tipo zombie??? Vede quanti vecchi disperati brancolano nel buio dei loro acciacchi e del loro presente e futuro senza cambiamenti ma solo peggioramenti? Io davvero quando cammino per strada e vedo tutti sti vecchi sto male. Sto male quando vedo le auto andare ai mille all'ora, sto male quando vedo tutta la monnezza che c'è per le strade e pure nei parchi, sto male quando sento fare gli stessi discorsi che ormai non hanno più come tema la figura mitica della "fixx" (che levata la volgarità e la sessualità è alla fine la dichiarazione di uomini disperati che cercano affetto), ma sempre e solo il danaro e battibecchi condominiali (anche qui soldi).

Dico questo per chiarire che secondo me tutta questa gioia non c'è, io sono spesso in giro, ma la gioia non la vedo proprio, vedo al massimo euforia fine a sé stessa da parte di certi ragazzi e ragazzini che ce l'hanno proprio perché giovani, non perché gli sia successo qualcosa di straordinario.. magari alcuni si fidanzano e sono super contenti ma felici lo saranno? Non so da quanto tempo è che non vedo due innamorati rincorrersi, abbracciarsi, alzarsi e rotolarsi! E' come se fosse tutto ben controllato, tutto deve stare entro certi canoni e limiti. Questi cadono solo quando si tratta di essere maleducati e pericolosi con le auto.

Veniamo a Jovanotti.

In "Sabato" è fissato con le astronavi con cui andare in giro nell'Universo a cercare vita. E che centra col sabato, giorno in cui la gente fa finta di evadere? Poi equipara il lunedì sera al sabato, perché è sabato ogni momento in cui non si lavora. Ma come? E' pieno così di gente che lavora di sera, poliziotti, fornai, vigili del fuoco, deejay, cubiste, camerieri, medici, chirurghi, operai. E Jovanotti dice che sì, è sempre sabato sera. Massì, siate felici, esultate per i bellissimi lunedì, anche se lavori in un posto schifoso e dovrai andarci pure martedi, mercoledi, giovedi, venerdi e sabato. Tranne la sera, fiuuu.
Ah, avevo letto un pezzo non so dove, riguardante la tematica dei "sabati in provincia" descritti da diversi cantanti italiani. E Jovanotti non poteva non parlarne anch'esso.

In "Immortali" il nostro guru della felicità dice che siamo immortali perché siamo qui. Sono giorni impazziti ma siamo qui siamo immortali. Io dico che avrebbe potuto entrare un po' più dentro questo concetto. Io ad esempio ci pensavo pochi giorni prima, che combinazione, di ascoltare questo pezzo.. pensavo che possiamo immaginare che il presente duri per sempre e fare quindi finta che non esista la morte. E' un concetto difficile da spiegare che mi era venuto in mente improvvisamente e ora non è più del tutto chiaro neanche a me, sigh. Torniamo al mitico Lorenzo che dopo averci reso edotti sull'immortalità umana, parla di una ragazza che appena finiti gli studi (non si sa se dell'obbligo o universitari) va all'estero, salutando la sua classe di eroi. Non poteva non voler ingraziarsi i giovani, ogni momento è buono per slinguarseli un po'. Questa va all'estero e per il semplice motivo di andarci diventa donna, ovviamente tra i suoi sentimenti non compare la tristezza, ma si ritrova a masticare un chewing gum al gusto di dopobarba. Non so se commentare. Avrei preferito sentire "è stato con uno che poi le ha scritto sullo specchio Benvenuto nell'AIDS!".
Non sapendo più che diavolaccio (o pretaccio) dire, Jova ha la brillante idea di scrivere un testo (e poi di cantarlo, sigh) in cui dice "Te lo ridico ancora, bla bla bla, siamo immortali". Utile! Sensato! Divertente!
E non chiedetemi perché, ma anche dopo riparla di gomme che stavolta sanno di infinito, e anche qui senza alcuna spiegazione. Bello mettere parolone senza spiegarli.

E' ora il turno de "L'estate addosso" che non può non parlare di possibili innamoratucci e che tra tematica e ritmo mi ricorda, purtroppo, Max Pezzali. Anche in questo caso si rivolge ai giovani, strizza l'occhio ai teenager spericolati che in città fanno i pazzi poi si ritrovano in vacanza al mare col braccio ingessato mentre tutti gli altri si tuffano e stanno da soli, con la speranza che ci sia una lei per ognuno di loro che forse li guarda.. Non si sa perché lei non si sia tuffata.
Non capisco quando afferma che settembre porta una strana felicità. Ma a settembre non riniziano le scuole e l'innamorato/a di turno viene risucchiato/a nella "sua" vita quotidiana? Ma il peggio deve ancora venire, infatti due righe sotto eccolo con "ai brevi amori infiniti". Bellissimo, per modo di dire, il contrasto tra gli amori che seppur brevi sono infiniti. Spiegazione? Non pervenuta.

A proposito di contrasti, c'è una canzone del 1999 o del 2000, Raggio di sole, in cui dice che la sua lei piange mentre in tv guarda un comico che fa ridere. Ahhh che notiziona, che bellezza, che emozione. Piange ovviamente perché il suo "bel" Lorenzone è andato via di casa dopo il loro ennesimo litigio, ma poi sentendo i pianti torna con in mano un raggio di sole (???) e allora fanno pace per l'ennesima volta.
Che nausea. Esci da casa, scappa, fatti n'altra vita e soprattutto non cantare più ahahahahhahaha

Vi lascio con questa intervista in cui dice tra le altre cose quanto segue:
«Le mie prime canzoni d’amore erano manieristiche. “Serenata rap” era un gioco, parlavo di cose che non conoscevo. Ho cominciato davvero a scrivere canzoni d’amore quando ho cominciato davvero ad amare. “Bella” è una delle mie preferite».
Peccato che S. Rap l'abbia scritta a 26 anni e Bella a 30-31, come sia possibile che prima non si sia mai innamorato? E poi Bella ha un testo così profondo? A me non pare.

E gira gira il mondo e gira il mondo e giro te
mi guardi e non rispondo perché risposta non c'è
nelle parole
bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino
mentre t'allontani stai con me forever
lavoro tutto il giorno e tutto il giorno penso a te
e quando il pane sforno lo tengo caldo per te

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