"...in un filone parallelo dell’inchiesta principale (sul crollo del ponte Morandi, ndb) a fine marzo hanno inviato un avviso di garanzia a
Michele Donferri Mitelli, fino a poche settimane fa responsabile nazionale delle
manutenzioni di Autostrade, e ad
Antonino Galatà, ad di
Spea Engineering, la società di Atlantia che si occupa dei
monitoraggi delle infrastrutture del gruppo e della
prevenzione rischi. Per i due l’accusa è di aver partecipato alla
falsificazione di alcuni
report sullo stato di salute
di altri 5 viadotti:
3 in Liguria, uno in Puglia e uno in Abruzzo.
Interrogati, i tecnici di Spea avevano raccontato che i report “talvolta
erano stati cambiati dopo le riunioni con il supervisore
Maurizio Ceneri (
ingegnere, indagato anche nell’inchiesta principale, ndr) mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri".
Fonte:
Il Fatto Quotidiano
Strage di Avellino:
Il
perito del giudice ha sostenuto nella sua analisi che la strage si sarebbe potuta evitare e
“derubricare in grave incidente stradale se solo le barriere fossero state tenute in perfetto stato di conservazione”.
Autostrade
per l’Italia però non avrebbe adempiuto a quest’obbligo. Altrimenti
la traiettoria impazzita del vecchio pulmino turistico, dovuta alla
rottura dell’impianto frenante
– e poi si scoprirà che il certificato di revisione del veicolo era,
secondo l’accusa, fasullo – avrebbe avuto un altro esito, il mezzo
“sarebbe stato concretamente trattenuto in carreggiata, fino al suo
arresto definitivo”, scrisse il perito
Felice Giuliani, docente di Ingegneria delle Infrastrutture a Parma.
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