Invece no, niente.
Se siamo poveri e vogliamo aprire un'attività, dobbiamo per forza lavorare da dipendenti partendo dalla base della piramide, incassando di conseguenza ben pochi soldi che non potremmo mettere da parte, perché ci servono per arrivare alla fine del mese.
Se potessimo avere un po' di soldi senza far nulla non ozieremo, come invece alcuni catastrofisti egoisti affermano (Fornero e compagnia cantante che, pur essendo laureata, non capisce un cazzo!), ma avremo la possibilità, fin da subito, di dare forma e vita ai nostri sogni.
Se invece, da poveri, siamo costretti a rimanere poveri pur lavorando, cosa potremo mai fare? La povertà deteriora tante buone intenzioni.
Queste mie considerazioni prendono spunto da questo articolo:
Al cui interno trovate ad esempio questi risultati:
"Alla fine, il totale delle ore lavorate era sceso soltanto dell'un per cento tra gli uomini, del tre per cento per le donne sposate, e del cinque per cento per le donne single. Gli uomini che mantenevano la famiglia lavoravano più o meno come prima; le neo-mamme usavano l'aiuto monetario per gestire con più serenità la maternità; gli studenti studiavano più a lungo.
La cosa più importante scoperta da Forget, però, riguarda la quantità di ricoveri in ospedale — che, nel periodo analizzato, erano diminuiti dell'8,5 per cento. Alcuni anni dopo l'esperimento, era diminuita anche la violenza domestica, così come i problemi di salute mentale. Il reddito minimo garantito aveva reso tutta la cittadinanza più sana."
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