Il risultato ottenuto dalla Lega Salvini Premier, in queste Europee 2019 (ma che c'entra il premier?) fa impressione.
Forse è la prima volta che un partito al governo riesce ad ottenere più voti dell'elezione precedente, anche se si deve specificare come sia passato solo un anno e che, nel 2018, le elezioni furono politiche e non europee.
Ma sappiamo bene che buona parte delle persone vota per simpatica, vicinanza ideologica-partitica e per i risultati ottenuti e cose fatte vicino a casa propria o in base alle proprie percezioni.
Così, molti sono convinti che ci siano meno sbarchi, più rimpatri, più arresti, più sicurezza, meno corruzione, perché Salvini fa la parte del poliziotto e giudice duro e puro (sì, tranne che coi suoi amici verdi, e non si tratta di alieni), meno tasse, più lavoro, più soldi.
Mi ha stupito il 34% di preferenze (9 milioni) per la Lega, perché neanche la DC e Craxi negli anni '80 presero così tanti voti, perlomeno in percentuale, e perché neanche Berlusconi ci riuscì nel famigerato 1994 (21%, ma ben 8 milioni), nonostante la propaganda incessante composta da tv, tg, giornali, giornalisti lecchini, uomini di sport e spettacolo, anch'ess lecchini, quasi tutti al suo soldo (Feltri, Vianello, Bongiorno, Sgarbi, Baresi, Massaro, Capello, Fede, Liguori, Galliani, ecc.).
Berlusconi si presentò come uomo nuovo, mentre Salvini è in politica da quando era ragazzino; Berlusconi aveva l'immagine del vincente e dell'ottimista, poteva vantare grandi risultati economici (anche se non era totalmente vero), mentre Salvini ha potuto contare solamente su Facebook, dove ha dovuto pagare di tasca sua (sua, insomma...) le sponsorizzazioni dei suoi post, incentrati sulla cattiveria e odio verso stranieri e avversari politici (ad es. Boldrini).
Non che Berlusconi non attaccasse la Sinistra, definendo tutti i politici dei pericolosi comunisti illiberali, al pari dei giudici (chissà perché!), però alla fine per la massa, Silvio passerà alla storia come l'uomo dal sorriso a 32 denti, non come l'urlatore e odiatore pazzo, anche se in piazza insultava e accusava alla grande.
Oltre allo stupore, bisogna anche preoccuparsi del successo ottenuto da chi, appunto, urla e spinge all'odio e al razzismo.
E cosa dire del Movimento 5 Stelle? Aveva puntato tutto sul reddito di cittadinanza, ma alla fine a beneficiarne è stata una fetta limitata della popolazione, che non ha neanche beneficiato dell'illusoria riqualificazione dell'ILVA, del no al TAV Torino-Lione, della nazionalizzazione dell'autostrada (come se non fossero cascati anche ponti dell'Anas), ecc.
A quanto pare, comunque, alle persone interessa di più la sicurezza, quindi pene più alte e più controlli da parte delle volanti; l'immigrazione, quindi porti chiusi, rimpatri, ecc.; le tasse e le imposte, quindi blocco dell'IVA che però non ci sarà, flat tax, che però ci costerà tantissimo, pace fiscale, ovvero mano aperta agli evasori, ma niente assistenzialismo.
Classica italietta di destra.
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