Il papocchio, ovvero il papa (scusate il minuscolo ma sono ateo e anticlericale) e tanti bacchettoni si scagliano contro Internet, contro il suo uso smodato.
C'è addirittura chi parla di leggi sia nazionali che internazionali per vietare non ho ben capito cosa.
Vabbé, si tratta di chiacchiere di qualche 90enne, come Alberoni, che reputa il passato migliore del presente.
Ce
l'hanno con la Rete e i telefonini perché secondo loro le persone,
all'interno delle loro famiglie, ma non solo, avrebbero smesso di
parlarsi pure quando sono a tavola.
Questa
accusa mi ricorda quella di chi si dispiace di vedere le persone dentro
i mezzi pubblici con lo sguardo fisso sui display. Forse non ricordano
che anche 20 anni fa ognuno si faceva i fatti propri tra giornali e
walkman. Anche perché, provatevi voi a parlare con degli sconosciuti. Da me, al Nord, la gente non parla con nessuno per natura.
Prima
di dire queste scemenze, quindi, bisognerebbe avere dei numeri, derivanti da
sondaggi approfonditi (non certo da ispezioni di vigili o servizi
sociali lol).
Ad esempio
dovremmo sapere effettivamente (quando scrivo questo avverbio mi viene
da sorridere, perché lo utilizza spesso Odifreddi, seguito da un 'è
vero') quanti figli adolescenti o meno lo utilizzano anche a tavolo, per
quale motivo e prendendo spunto da quale adulto?
Intendo dire che magari sono i genitori stessi a restare muti a tavola perché intenti ad ascoltare i programmi televisivi.
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