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30 dicembre 2019

Il PAPOCCHIO contro INTERNET

Il papocchio, ovvero il papa (scusate il minuscolo ma sono ateo e anticlericale) e tanti bacchettoni si scagliano contro Internet, contro il suo uso smodato.

C'è addirittura chi parla di leggi sia nazionali che internazionali per vietare non ho ben capito cosa.

Vabbé, si tratta di chiacchiere di qualche 90enne, come Alberoni, che reputa il passato migliore del presente.

Ce l'hanno con la Rete e i telefonini perché secondo loro le persone, all'interno delle loro famiglie, ma non solo, avrebbero smesso di parlarsi pure quando sono a tavola.

Questa accusa mi ricorda quella di chi si dispiace di vedere le persone dentro i mezzi pubblici con lo sguardo fisso sui display. Forse non ricordano che anche 20 anni fa ognuno si faceva i fatti propri tra giornali e walkman. Anche perché, provatevi voi a parlare con degli sconosciuti. Da me, al Nord, la gente non parla con nessuno per natura.

Prima di dire queste scemenze, quindi, bisognerebbe avere dei numeri, derivanti da sondaggi approfonditi (non certo da ispezioni di vigili o servizi sociali lol).
Ad esempio dovremmo sapere effettivamente (quando scrivo questo avverbio mi viene da sorridere, perché lo utilizza spesso Odifreddi, seguito da un 'è vero') quanti figli adolescenti o meno lo utilizzano anche a tavolo, per quale motivo e prendendo spunto da quale adulto?

Intendo dire che magari sono i genitori stessi a restare muti a tavola perché intenti ad ascoltare i programmi televisivi.

Ma dato che tutte queste persone, questi critici contrari al web, sono cresciuti con la televisione e sono diventati famosi proprio grazie a questo orrendo massmedia in cui la gente comune non ha assolutamente una voce (se non il plaudire o dire ciò che fa comodo ai proprietari dei canali e direttori vari, oltre che ai loro amici politici e industriali), ecco che non dicono nulla contro la TV, infatti la usano, la sfruttano, per diffondere le loro stronzate.

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