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19 dicembre 2009

Difendiamo Santoro e Di Pietro

L'amore, dei giornalisti pagati da Berlusconi, verso gli altri leader politici.

Ci sono giornalisti e politici che fan da sentinella.
E vengono, dal potere, per questo motivo additati come terroristi.
Non parlo di storia di attualità (dovrebbero insegnarla a scuola).

Gente come Santoro, Travaglio e Di Pietro (ed altri meno famosi, che quindi rischiano maggiormente, pochè sprovvisti del supporto della massa, come Daniele Martinelli, ad es.) attaccano molto spesso Berlusconi e il suo governo, per le leggi vergogna, per i conflitti d'interessi e per i processi a cui il primo non vuole presenziare e informano milioni di italiani e stranieri (anche grazie ad Internet ed ai satelliti per la visione dei canali televisivi nel mondo).

Quali minacce? Queste ad esempio:
"Lettera di minacce a Di Pietro e Santoro" (Link La Stampa);
"Sandro Ruotolo minacciato di morte" (Link La Stampa);
"Contro le calunnie, usare i metodi di Putin" (Link Il Giornale);
"I giorni dell'odio. Aggrediti perchè leggono Il Fatto" (da Facebook)
L'azione violenta compiuta dai liceali con la testa vuota, di cui avete letto le gesta nell'ultimo link qui sopra, trova forse giustificazionei dalle recenti parole di Filippo Facci: "
Io non ho ancora mai incontrato uno che legge Il Fatto e che non mi paresse anche un perfetto cretino" (la sua faccia invece...wow...da genio!!). E un cretino, per di più "cumunista" (questa l'accusa di quei bulli), per questi neofascisti e neolombrosiani, mica ha il diritto di esistere, d'altronde Berlusconi li ha avvisati che la Sinistra porta solo "Miseria, Terrore, e Morte" (link). Un capitalista che invece succhia soldi e risorse naturali in giro per il mondo sì, perchè poi fornira (gratis? uuuuh, come no) a questi vuoti liceali il loro amato I-Pod (sì, perchè come Silvio amano le cose, mica le persone, checcè ne dicano).

Facebook
, additato dai governanti come un covo di terroristi rossi, come un gigantesco gruppo di fan di M.T. (l'attentatore alla vita di Berlusconi di cui, su questo blog, non farò mai il nome, per evitargli-MA ORMAI E' INUTILE-la legge del taglione), presenta invece anche questi 2 schifosi gruppi:

"Uccidiamo a sprangate Di Pietro"

"Santoro in miniera! Io odio Santoro!"

Non essendo al governo e non attaccando altre figure ed altri partiti, le minacce che ricevono possono avere dei mandanti di una precisa fazione. Mandanti morali, s'intende, che aizzano gli animi già infuocati di qualche elettore. Sono molti i politici e giornalisti del centro-destra ad usare toni esacerbati, che sfiorano il nazismo (si pensi ai leghisti, qui su Il Fatto Quotidiano un bell'esempio di "localismo").
Il 13 dicembre 2009, durante il comizio milanese del PDL dedicato al tesseramento, Capezzone e Berlusconi hanno fatto i nomi di alcuni giornalisti (Santoro, Travaglio, Vauro, ecc.), per sentire subito dopo i fischi e i boati di disapprovazione del pubblico, volenterosi di linciare in pubblica piazza (o sotto casa loro) quei dissidenti che credono di vivere in un Paese libero e democratico. Come se Prodi, anni fa nei suoi comizi, si fosse messo ad urlare per affermare che "Feltri è indegno del ruolo di prestigioso giornalista che invece ricopre", ad esempio.

Attaccare la stampa è un atto incivile, è da regime (infatti, un lettore de "Il Giornale", conscio del clima da regime aziendalista che si respira, invoca l'uso dei metodi putiniani contro giornalisti come Travaglio. Potete leggere la furiosa invettiva qui, e pensate che codesta lettera/articolo è del 15 settembre 2009. Se qualcuno nel frattempo avesse osato eseguire questo consiglio, Feltri avrebbe rischiato di essere additato,
da parte di taluni parlamentari, come mandante morale del/la ferimento/uccisione di Travaglio, o no?).

Berlusconi deve smetterla di dire bugie a ripetizione, essendo lui il primo a fomentare odio dal 1994 ad oggi. Si veda ad esempio una bella raccolta di sue illuminanti frasi che nessuna Merkel e nessun Obama si sognerebbe mai di dire nè di pensare, su Il Fatto Quotidiano, dal titolo "Coglioni, Kapò e mentecatti. L'amore secondo Berlusconi" e in altre due mini raccolte, in compaiono anche Borghezio, Bossi, Salvini e La Russa, nel mio blog qui e qui.
Invece si preferisce parlare "dell'odio" sviscerato e profuso dal leader molisano e da altri suoi amici. Perchè? Per censurare la Rete, il web, Internet, dove la gente si informa liberamente e scova notizie, grazie a Travaglio, altrimenti nascoste dai giornalisti di regime della TV e dei quotidiani maggiormente pubblicizzati e diffusi.

L'amore di Berlusconi che viene recepito dagli elettori pidiellini che, il 13 dicembre, apostrofano, dopo il coro "Duce, Duce", così i contestatori di Berlusconi:
"Comunista pezzo di merda" (Peccato che nessuno dei contestatori abbia cantato: "Fascisti pezzi di merda" o altre amenità);
"Puzzate", "Ma quello col piercing al naso era un toro o una persona?" (Giusto, se era un toro doveva finire al macello, non in piazza), "Barboni!!"; "Annozero? Annominchia" (questa è la gag di uno spassosissimo Emilio Fede che mostra la sua stima verso dei suoi colleghi).

Ed ora, un tocco di geopolitica :)

«Sono sempre stato uno strenuo sostenitore di Internet e dell’assoluta mancanza di censura».
(Barack Obama, discorso agli universitari cinesi, Shanghai, 16 novembre 2009)
Su Facebook c'è un gruppo di persone che lo vuole uccidere.

"Stiamo valutando iniziative anche legislative per oscurare i siti che diffondono messaggi di vera e propria istigazione a delinquere".
(Roberto Maroni, discorso a TeleLombardia, Italia, 14 dicembre 2009)

Maroni si accorge della presenza di gruppi e siti violenti, solo dopo il colpo in faccia ricevuto da Berlusconi. Meglio tardi che mai. Spero che nei suoi discorsi abbia nominato i gruppi su Facebook che vogliono uccidere Di Pietro e Santoro.

2 commenti:

EC ha detto...

Su LEXCIVILIS.it o su Youtube o su Facebook, cercando "Pace Incivile" e LEXCIVILIS ho messo in video quanto troppo prolissamente spesso scrivo: siamo passati in 60 anni dalla Guerra Civile ad una Pace Incivile.

Danx ha detto...

Interessante il tuo sito!