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17 dicembre 2009

ODIO

Cos'è l'odio?

E' una profonda avversione e ostilità verso qualcuno, col desiderio di nuocergli (
"L'odio senza desiderio di vendetta è un seme caduto sul granito". Honoré de ).
Si possono avere in odio i pregiudizi, l'ingiustizia, la prepotenza, le convenzioni, le meschinità.
Nasce da insofferenza o intolleranza.

E' quindi possibile scovare differenze: nel primo caso (insofferenza) l'odio è ragionevole, se quella data persona da noi odiata "riesce a farsi odiare da tutti" se compie ingiustizie; nel secondo caso (intolleranza) sembra nascere ingiustificatamente, se quell'individuo "lo odiamo a morte" solo perchè nero o solo perchè ricco (essere una di queste due cose non è ovviamente un reato).
La volontà di ammazzare qualcuno non è ragionevole, a meno che non si viva nella giungla.
C'è anche la reciprocità: "Si odiano da tanti anni".

L'odio è un sentimento nobile, perchè indice di profonda autonomia di pensiero, come quella di Voltaire che odiava il Cristianesimo, ma non i cristiani.

Non è da scordare chi adora essere odiato, poichè sinonimo di potere:
"
Mi odino pure, purché mi temano".

L'odio che nutre il "popolo viola",
se di odio si può parlare, o il popolo "giustizialista" o i "cumunisti" verso Silvio Berlusconi, può far parte del primo caso come del terzo.
Se convalidassimo la terza ipotesi, si dovrebbe scavare negli archivi per scoprire chi fu il primo a commettere ingiustizie o a parlare, ingiustificatamente, di odio verso il rivale.

Prima dell'odio, c'è però il rancore: "Forse risentimento nei confronti di qualcuno, maturato e celato nell'animo in seguito a un torno o un'offesa ricevuta".
In questa definizione non si menziona alcuna ingiustificata intolleranza.

L'odio è più forte del rancore, ma nessuno ha mai parlato, prima di questo "clima d'odio" (copyright PDL+LEGA), di "clima di rancore" (forse perchè i politici conoscono solo il bene o il male, l'odio o l'amore), in modo tale da poter calmare gli stati d'animo in tempo, cercando di comprendere i motivi di questo sentimento e, di conseguenza, cambiare un certo tipo di fare politica (ad esempio evitare di ricorrere sempre alla fiducia; evitare di denigrare/insultare il capo dello Stato e la Corte Costituzionale, ecc.). Solitamente si dice che il rancore lo si serba, ovvero lo si custodisce. Si può dunque pensare che in un clima rancoroso, non ci dovrebbero essere azioni violente (e a dir la verità, non ci sono state neanche in questi giorni di cosidetto "clima d'odio", essendo, il gesto violento compiuto contro Berlusconi, ideato e realizzato da un singolo, da un insano di mente, simile/uguale al mitomane che sparò a John Lennon).

Il centro-destra parla di odio, solo di odio, probabilmente perchè è conscia del fatto che è l'unico sentimento che riesce a creare negli schieramenti opposti e, anche perchè, sono i primi a nutrire solo odio verso i "dissidenti". Il centro-destra, infatti, è famoso per la negazione del diverso (essendo molti tipi di persone, secondo loro, contro natura, dovrebbero quindi non far parte del mondo), quindi dell'odio ingiustificato e quindi violento verso chi ha stili di vita, idee e caratteristiche diverse dalle loro omologate. Il centro-destra genera un "clima razzista", "ondate di xenofobia", credendosi superiore, anzi normale, perciò l'unica specie ammissibile.

Era da 30 anni che non si parlava di odio verso una fazione politica dominante, ovvero dai tempi del terrorismo degli anni '70 del secolo scorso. Lo stesso terrorismo evocato in questi giorni da allarmisti come Bossi e Cicchitto. In questo momento in cui la maggioranza sa di avere menti avverse al suo interno, non c'è miglior rimedio che gridare al terrorismo, per rinsaldare i vecchi legami e/o per accusare e condannare gli avversari, approfittando delle gesta di un pazzo e di anarchici (vedasi la bomba all'Università Bocconi di Milano, link).
Avendo molti spazi in Parlamento, in TV, alla radio e sui giornali (es: il Corriere considerato di sinistra dagli esponenti del PDL, in realtà ha molti giornalisti che non prendono posizioni di dissenso, anzi), risulta facile far credere a milioni di italiani che le loro idee, sul "pericolo terrorismo", siano fondate e che quindi ogni censura e repressione sarebbero non solo giustificate, ma anzi obbligatorie. Resta da capire se codeste idee siano sincere o studiate a tavolino.

"Abbiassiamo i toni", dice il PDL, allora per favore non parlate di terrorismo, mettendo in mezzo i pacifici nobdayini, Di Pietro, Travaglio, Santoro e pure Scalfari e Casini, siccome, grazie ai numerosi blog e ad un nuovo quotidiano come Il Fatto Quotidiano, risulterebbe (anzi, risulta) facile per i vostri telespettatori scovare la realtà dei fatti (ovvero l'assenza del terrorismo), facendovi cadere nel ridicolo.
Se davvero esistessero gruppi terroristici facenti capo al gruppo L'Espresso o all'IDV, questi avrebbero già avuto tutto il tempo per...esplicare le loro odiose, violente ed ingiustificabili azioni sanguinarie.
Sicuramente da azioni di terrore contro Berlusconi, solo questo ne uscirebbe rafforzato, potendo contare sulla solidarietà e l'appoggio non solo dei finiani ("Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?" cit.), anche se Gianfranco Fini, in veste di presidente della Camera, ha definito deprecabile il ricordo al voto di fiducia per avvallare la Finanziaria 2010, ma anche di parte dell'opposizione (PD e UDC).

Non negando che ci siano tanti cittadini rancorosi verso questo governo (certamente non aiutato dal crollo economico), non si può pensare che la soluzione del problema del rumoroso dissenso diffuso sia risolvibile semplicemente e solamente chiudendo siti Internet e vietando le manifestazioni di dissenso durante comizi altrui, anche perchè, oltre a non aver capito i motivi del dissenso, in questo modo si accentuerebbe il malcontento generale, diffondendolo anche fra i pacifissimi elettori degli altri partiti
e anche fra gli astenuti al voto.

Complimentandomi con Schifani per le sue parole odierne, "
Ogni tentativo strisciante di strategia della tensione va immediatamente isolato" (link L'Espresso), non resta davvero che abbassare i toni, anche se il terrorismo è già stato incautamente nominato.

Link:
"Toni bassi? Per ora Berlusconi parla al popolo, non al Palazzo" (Il Sole 24 Ore)
"Se la politica cambierà i toni, il mio dolore non sarà inutile" (Libero-News)

"L'ex pm non abbassa i toni e ribadisce le accuse a Berlusconi" (L'Opinione)

PS: copio e incollo il mio commento sul blog Voglioscendere.it

"I liberi pensatori (Travaglio forse non lo è completamente, essendo comunque schierato su certi temi ed essendo un cronista e non un filosofo. Ma per facilità potremmo inserirlo in questa categoria), possono odiare, perchè quando un'azione altrui è completamente sbagliata, folle, ingiusta, iniqua, disdicevole non può esistere alcun rispetto.
Una serie di azioni simili non può che portare all'odio.

Sento parlare di ODIO e di AMORE. Ma ci sono solo questi sentimenti nell'animo umano? No. Ma se così fosse, come questi politici e giornalisti del centro-destra credono, perchè se la prendono con chi odia Berlusconi? Se chi lo vota lo ama, gli altri lo odieranno per forza di cose, se non esistono sfumature.

Travaglio ha detto che privatamente uno può odiare chi vuole.
E ci mancherebbe! Dire che odiare è vietato, significherebbe vietare di pensare, siccome il sentimento dell'odio nasce dal cervello (dopo aver capito quanto certe leggi e comportamenti siano schifosi) e non presume affatto alcuna azione violenta.

Un conto è l'odio motivato (odio Berlusconi per le sue leggi razziste, per le sue leggi vergogna che aiutano evasori, mafiosi e chi compie scempi, ecc.), un conto è l'odio senza motivo che porta a voler la morte altrui (ovvero l'odio dei razzisti che odiano una persona senza motivo, per una condizione esistenziale non creata, non cercata, non voluta da lor,o e sempre senza motivo lo picchiano fino a farlo morire).

Sallusti non è nè un filosofo, nè un cronista. E' un servo.
E purtroppo ci sono tanti lettori dei servi. Perchè? Perchè han bisogno di qualcosa da leggere, per sentirsi intelligenti, rispettabili e ben inseriti (come quelli che comprano libri di ricette della tipa di Studio Aperto, pensando di fare un regalo intelligente, perchè è un libro. MAH). Silvio lo sa, e foraggia questi pennivendoli".

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