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26 marzo 2010

Tutto il verde di Silvio

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Silvio il palazzinaro
indomito degli anni '70, quello di Milano 2 e Milano 3, ovvero quartieri isolati da Milano (quindi chiamarli col nome di una città è esagerato) e solo per borghesi medio-ricchi, lo scorso sabato a Roma promise "più verdeee" e questo sarebbe possibile buttando giù gli eco-mostri e piantando alberi nelle zone una volta intensamente sfruttate e, sicuramente, non costruendo più case, ecc.
Forse intendeva più case nel verde e per far ciò non c'è bisogno di lui: basta costruire in campagna et voilà il verde privatizzato, recitanto e la campagna distrutta.

Il problema è che oltre al più verde, lui da sempre propone anche "più caseee" ed infatti i candidati del PDL alle Regionali, han promesso che manterranno gli impegni relativi al "piano casa" attraverso il quale i privati potranno ingrandire le loro abitazioni in casi ben determinati (vedremo..). Secondo Agnoletto "non ci sarà nessuna possibilita' di controllo sul territorio e sull'ambiente, con in piu' il rischio concreto di un ulteriore peggioramento della qualita' della vita. Non dimentichiamoci che meno di un anno fa la giunta regionale ha tolto 500 milioni di euro destinati al piano regionale di edilizia pubblica utilizzandoli per la costruzione della nuova sede della Regione (tra l'altro distruggendo il boschetto di Gioia di Milano, ndb), con tanto di eliporto per l'elicottero del governatore e giardino pensile: uno scandalo, considerato che riesce ad ottenere alloggio in case di edilizia pubblica solo il 5% di chi e' regolarmente in lista" (fonte: Asca).

Come se non bastasse ciò, ecco questa news che ha avuto secondo me poco risalto: 50.000 nuovi alloggi di edilizia popolare (link: economiafinanza).
Sono tante le famiglie in attesa di un buco: 600.000 (gulp!) secondo Tricarico dell'Anci, ma sono anche tante quelle case sfitte che vengono occupate da gente sfrattata e senza speranze. A Pisa è stata occupata una palazzina tenuta volutamente sfitta dal 2002 (link: Pisanotizie) e, secondo il Comune, il totale delle case nuove ma vuote ammonta a 4.000 case (penso alloggi, perchè 4.000 nuovi cubi mi sembra una cifra esagerata). Tempo fa, a Report, portarono alla ribalta il caso di famiglie romane che occuparono un nuovo palazzo per finti ricchi nel Sud della città e, ovviamente, desoltamente vuoto.
Sono curioso di sapere quante persone abitano e vivono (parola grossa) nel nuovo quartiere a Nord della Capitale, una zona residenziale (quindi per dare case ai poveri, verrà devastato ancora maggioramente l'agro romano) che vedete in Google Maps cliccando qui.

In ogni città e paese non hanno mai costruito, negli ultimi 20-30 anni, per i poveri, disoccupati, licenziati e sfrattati, ma sempre e solo palazzetti e palazzacci per impiegati e professionisti che, molte volte, rimangono mezzi vuoti. Pensare ora ai poveri mi sembra una presa in giro, tra l'altro con sicuri effetti dannosi, siccome le città si dovranno espandere senza senso, considerati gli errori di questo recente passato.

Berlusconi, secondo voi, poteva tenersi fuori da questo business, nonostante sia diventato multi-miliardario con i canali televisivi?
No, infatti apprendo dal sito www.stopalconsumoditerritorio.it che la società immobiliare della famiglia Berlusconi, ha in progetto un insediamento abitativo di 150.000 metri cubi ad Arcore (una Milano 4), vicino al Parco Valle Lambro che da Erba raggiunge Monza, toccando anche la campagna di Arcore (qui la mappa della restante campagna arcoriana, accanto al fiume Lambro, di cui i Berlusconi penso siano interessati ad invadere) e non penso che si tratti di palazzi per poveri..

Come se non bastassero i metri cubi di cemento armato per le case, ecco che la Lombardia rischia di avere meno verde pubblico intatto causa strade, ovvero grazie all'autostrada che collegherà Varese a Lecco, passando per Como dove si vedrà sorgere una tangenziale.
Sono due le zone in pericolo: una pineta a Sud di Varese e la brughiera a Sud di Como.
Qui
e qui le mappe.
Nel secondo caso la distruzione avverrà poichè la Regione di Formigoni non vuole spendere i soldi necessari per costruire una galleria (qui un link dove poter firmare una petizione per la salvaguardia di questa zona e qui una lettera sulla pineta di Tradate).
Secondo voi è normale che per far spostare delle scatolette inquinanti di metallo, si debbano rovinare per sempre polmoni verdi, campagne rigogliose, e tutta la vita che v'è dentro, miracolosamente scampati al boom economico degli anni 50-60 dello scorso secolo?

Sviluppo e progresso significa distruggere?
Aspetto che Silvio mi indichi dove situerà il "più verde per tutti". Forse sui balconi...

1 commento:

Manuel ha detto...

L'unico verde che Silvio si porta appresso è quello della Lega.
Per il resto son tutte balle come consuetudine.
Buon WE