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24 maggio 2010

I giornali si sono svegliati

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Vi sono giornali moderati che solo ora criticano, e solo in certi giorni in prima pagina, il premier per la sua legge sulle intercettazioni e relativa pubblicabilità.

Vi sono giornali progressisti che lo dicono con toni più forti, ma che fino a poco tempo fa gli facevano domande non molto ficcanti, relative più alla sua vita privata che alle sue leggi vergogna, ad personam, ad aziendam, etc.

Vi sono giornali "giustizialisti" (io sono contro questo termine, per questo uso le virgolette) e di Sinistra che da sempre han composto titoloni reputati scandalosi dai governanti e moderati oppositori e certa buona borghesia, ma che ora trovano una giustificazione, nel caso ne avessero mai avuto bisogno (si spera di no, in una libera democrazia).

Ora, questi ultimi, ritrovano dignità mediatica, perchè dicevano ciò che gli altri osano appena dire ora.

E perchè ora tutti i giornali, compresi editori e giornalisti di Destra, criticano e si schierano contro il DDL intercettazioni?
Semplice, perchè sono previste multe salatissime per editori e giornalisti (e i direttori?).
Com'è facile comprendere come va il mondo..

Massimo mimetizzato da metalmeccanico

E se D'Alema (PD) può contare ancora su molti sostenitori (?), da oggi in avanti, grazie all'uscita della sua fondazione "Left Wing", i suoi elettori ovranno ricredersi e guardarlo finalmente con altri occhi, nel caso non l'abbiano già fatto da tempo dopo Affittopoli (ma i favori in fatto di affitti e compravendite avvengono tutt'ora e sono bipartisan), la bella barca e la scalata alla banca BNL con Consorte di Unipol. Infatti se per Berlusconi e i suoi colleghi l'immagine è tutto e la fuoriuscita di frasi sconvenienti è un dramma insormontabile, così non è per D'Alema e il suo team (think tank?), secondo cui un politico o un imprenditore non deve essere considerato male dall'opinione pubblica per l'avidità e il cinismo riscontrabili in certe intercettazioni, poichè non si incorre, con queste due disqualità, in alcun reato.

Si può cadere così in basso e reputare l'opinione pubblica una macchinetta sputa sentenze solo quando una persona infrange la Legge?
Non per fare il moralista, ma quando una persona gioisce di drammi altrui (D'Alema si riferiva ai costruttori, beccati tramite le intercettazioni, che esultavano e ridevano per il terremoto dell'Aquila di un anno fa), dovrebbe essere, se non punita, tenuta lontana dalla comunità, dal Paese, dagli affari.

Ora a voi non resta che firmare l'appello contro la "Legge Bavaglio", cliccate qui.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Facciamola finita con questa classe dirigente. Gli italiani onesti non se la meritano

Danx ha detto...

C'è bisogno di tecnici come Padoa Schioppa che abbassarono il debito pubblico con Prodi!!!