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29 novembre 2010

Gli ipocriti comunisti della cultura

Sfogliando un quotidiano di qualche giorno fa, leggo della calorosa protesta del mondo dello spettacolo/cultura per i tagli statali e guardando i grafici, rispetto anche solo a due anni fa, gli aiuti statali sono drasticamente crollati (da 450 a 288 milioni di Euro), ma le persone che lavorano in questo settore sono sempre le stesse, cioè 250 mila.

Nella cifra sono compresi tutti quelli che lavorano ad esempio nel cinema e nel teatro, ma non tutti fanno la "bella vita", infatti sono molti anche lì i precari e i disoccupati che si arrangiano come possono e..mi viene da essere caustico:
i personaggi famosi che ora protestano unendosi a chi da questo "dorato mondo" guadagna poco o nulla, dov'erano quando quest'ultimi lavoravano nel dietro le quinte per una manciata di Euro?
Combinazione i VIP si svegliano ora
solo perchè rischiano anche loro di stare - leggermente - a secco, prima invece andava bene mantenere le distanze dagli onesti ma sostituibili mestieranti.


Scommetto quel che volete che, quando lo Stato ritornerà a rifinanziare questo settore, i porazzi del cinema e del teatro continueranno ad esser tali..e non per colpa di Berlusconi!

E infine chiedo, ma nell'Antica Grecia, ad esempio, quanti soldi scucivano i governanti per la cultura? E ancora, chi tirò su Stonehenge e chi si ritrovava per celebrare la nascita del sole, era finanziato da qualche barbaro imperatore?
C'è davvero bisogno di tanti soldi per esprimere sentimenti? Per porsi domande e dare risposte illuminate? Per danzare in armonia col ruotare della Terra?
Suvvia, tagliate un po' di spese, abbassate i cachet delle star o cacciatele e cercate nuovi talenti.

3 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Dannox, hai detto qualcosa che brucia. In qualche modo sono d'accordo con te anche se penso che un aiuto alla cultura va dato, poichè le masse con la loro presenza finanzieranno sempre i livelli più bassi.
Tempo fa io ne avevo detto un'altra cosa che brucia. Tanti artisti e sportivi diventano miliardari e tanti altri in vecchiaia faranno una vita da fame. E' necessaria una mutialità obbligatoria per costruire la pensiona per tutti e non solo per Totti. Molto semplice: una contribuzione obbligatoria nel momento che guadagnano tanti soldi ed è fatto.

Danx ha detto...

I finanziamenti continuano ad esserci, ma con o senza ci sono un sacco di persone lì impiegate che tirano la cinghia per andare avanti, ma il problema per i vip si pone solo ora che si dovranno ridurre i ricchi cachet!
PRIMA SE NE FREGAVANO DI TUTTI QUEI PRECARI e ORA LI SFRUTTANO!

Anonimo ha detto...

In effetti gli attori di cinema mi fanno pensà ai calciatori...