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1 maggio 2011

Basta col lavoro

Oggi è la Festa del Lavoro che ricorda l'impegno dei sindacati per migliorare la vita, presumibilmente in fabbrica, di molti lavoratori.
Oggi, come ogni anno, i politici e altri personaggi famosi hanno parlato del problema della disoccupazione, ma avranno buone idee per porre rimedio a questa fastidiosa piaga non solo italiana?
E soprattutto, perchè dovremmo lavorare tutti quanti? Facendo poi che tipo di lavoro?


Io avrei due proposte..
1) Dato che la maggioranza delle persone lavora almeno 8 ore, perchè non si opta per far lavorare 1/3 di questi solo 4-5 ore? Il resto delle ore verrà riempito da chi ora è in cerca di lavoro;
2) Dato che è impossibile che tutti lavorino e che tutti accettino un determinato lavoro - il numero di laureati è in costante crescita e con esso quello di chi non trova un lavoro idoneo al proprio titolo di studio, cosa che genera una massa sempre più vasta di gente mediamente istruita che cerca lavori deplorevoli che non portano da nessuna parte, generando a sua volta una "guerra fra poveri" - istituzione del reddito minimo garantito.
Tagliando le spese per gli armamenti e quelle militari in generale, dimezzando i politici non solo siti in Roma, dimezzando quindi anche i palazzi usati dalle istituzioni e vendendo cose inutili e costose da mantenere all'interno di questi, lottando contro l'evasione e la corruzione (danno di 50 miliardi all'anno solo quest'ultima), ciò sarà possibile e influenzerà in modo positivo le statistiche sui reati, infatti se molti giovani senza soldi si danno allo spaccio o alle rapine, con un ingresso monetario sicuro probabilmente non entreranno in quei loschi giri, proprio come ogni buon lavoratore che si rispetti.

Ultima cosa: ma siamo sicuri che una persona si senta orgogliosa di sè solo se lavora? I sindacati ed i politici che ci vogliono tutti grandi e onesti lavoratori, forse non sanno cosa significa dover uscire di casa ogni giorno alle 7.30 (o prima..) per tornare nella stessa squallida casetta solo quando è già buio, svolgendo sempre le stesse mansioni, senza magari aver alcun diritto di parola verso il capo, il tutto per una manciata di euro. Tutti con un po' di immaginazione e empatia, capiscono che si tratta della negazione della vita. Non basta lavorare, si deve invece trovare un lavoro onesto con datori e colleghi di lavoro onesti ed umani, un lavoro che non ci porti a rischiare la vita (eeeeh..), anche se questa è in pericolo ogni qual volta ci mettiamo al volante proprio per andare e tornare dall'ufficio o dalla fabbrica.


Dai amici, fondiamo il Partito primitivista, andiamo ad abitare nelle grotte o in capanne di fango (i terremoti non ci causeranno traumi cranici!) cibandoci di bacche e frutta.
Cosa ce ne facciamo di auto, computer, palazzi, strade, tutte cose che ci fanno perdere tempo e ci tolgono la bellezza della vita, fatta di comunione con la natura, stupore verso le meraviglia di questa e anche attenzione verso i suoi pericoli (piante velenose, animali selvaggi, ecc), cosa che ci renderà più forti e vitali.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Scansafatiche strapagato e comunista! Come cosa te ne fai del lavoro? REndi più ricchi i Montezemoli!!