Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.

6 giugno 2012

Le manifestazioni sono ritrovi di persone libere. Gli Stati non s'intromettano

In Russia sta per essere approvata l'ennesima legge liberticida (in ItaGlia diremmo porcata) del governo Putin (minchia, ancora lì sto stronzo?) contro le manifestazioni che saranno sempre  più facilmente ritenute illegali, perchè essendo lui contro la democrazia, difficilmente concederà le autorizzazioni necessarie.

Leggete il tutto sul Fatto Quotidiano, cliccando qui.

Questo il mio commento:

"Ennesima dimostrazione che gli Stati sono centri di potere che badano al loro potere, gli Stati sono da sempre e saranno per sempre liberticidi.
Anche se concedessero sempre le autorizzazioni per le manifestazioni, perchè mai devono essere loro a dire alle persone se possono o non possono fare una cosa? Dentro gli Stati ci stanno chi, tanti Gesù Cristi figli di Dio e quindi giusti e intoccabili, o tante persone comune con manie di grandezza e sadiche?"

E qui, ora, aggiungo un'altra cosa:
le persone, definite cittadine di uno Stato (azz, che sudditanza), non hanno mai deciso la nascita di uno Stato e non hanno mai potuto dire che il ritrovo di politici e industriali fosse illegale, non autorizzato da loro e non hanno mai potuto cacciarli pestandoli e arrestandoli e facendosi pagare delle salate multe (alla faccia della Mafia, anche lo Stato è una mafia bell'e buona!). No, perchè noi gli diamo il voto e loro si ritrovano e votano quel che vogliono con la scusa della rappresentanza. Ma i cittadini, io e te, tutti quanti noi, non abbiamo mai potuto scegliere se vivere dentro uno Stato o meno, e neanche abbiamo potuto scegliere se viverci sfruttando una democrazia rappresentativa o diretta. Guarda caso, di democrazie dirette non ne esistono nelle nostre società tecnocratiche e fasciocomuniste.

Nessun commento: