Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.

2 settembre 2012

Gli operai sono poveri ma figliano

Durante questa calda estate non ancora alle spalle, abbiamo fatto il pieno delle proteste della classe operaia.

Gli operai di aziende in crisi per i più svariati motivi, si lamentano che senza quella data fabbrica si ritroveranno senza lavoro, ma non si rendono conto che la vita non la perderanno morendo poi di fame, ma l'hanno già persa puntando tutto su quel lavoro, lavoro che, sia esso svolto in fabbrica come in ufficio, distrugge il singolo creando una massa omologata e noiosa e fastidiosa, perchè costretto a fare senza gli stessi movimenti, a diventare abitudinario negli orari e nelle frequentazioni, perchè imprigionati in luoghi anonimi se non addirittura deprimenti e pericolosi.
Chi mi conosce (ovvero la portinaia che mi spia e mi squadra ogni qualvolta esco quatto quatto di notte con in mano 20 neuri e un gold1!) sa come la penso sul lavoro e nel mio mondo ideale non si sarebbe costretti a fare solo un lavoro per 8-10 ore al giorno, ma almeno 2 se non 3, in modo da sviluppare/usare più capacità!
Fa niente se poi la mia portinaia che mi conosce benissimo, di me sa solo che seguo la vita e le opere di Don Mignotte, l'importante è che la mia integrità interiore sia integra!

Dicevo degli operai: si lamentano sempre, sanno di vivere in zone povere, ma non si uniscono mai per creare qualcosa di nuovo, buono, bello e giusto. Eppure sono in tanti e potrebbero benissimo comprarsi la Fiat e dirigerla come più gli piace! Sono poveri, vivono in zone povere e degradate, si lamentano della mancanza di lavoro, eppure fanno figli.. fanno figli e si credono buoni. Ma no, già fare figli non è un atto di cui vantarsi perchè semplicemente si segue la natura, quando durante tutta la nostra vita di cose naturali ne facciamo veramente poche (quindi ok, vantiamocene pure) e perchè questi figli, questi nuovi esseri, saranno i morti di domani, non è terribile mettere al mondo persone che senza alcuna colpa dovranno soffrire sempre di più col passare degli anni? Io ho sempre pensato che chi fa figli non lo fa tanto per egoismo o per avere al proprio fianco qualcuno che lo aiuti o che lo renda felice quando è piccolo, no, semplicemente chi figlia, lo fa perchè non vuole sentirsi l'unico a morire, vuole sapere che ci sarà qualcuno a lui vicino che gli appartiene, che farà la stessa sorta. La vedo un po' nera? Penso che tutti siano malvagi? Magari non lo sono, ma le dinamiche psicologiche inconsce son queste, secondo me, e se così non è, beh, fare figli rimane sempre un crimine contro la vita, visto che vita= morte!
Quindi cari operai, perchè mettere al mondo nuova sofferenza e morte, con in più una vita piena di incertezze? La gente si lamenta di tutto, però fa figli e poi di nuovo si lamenta perchè questi son senza lavoro. Ma cazzo, dove cazzo hanno vissuto fino ad ora, nell'Eden???



Nessun commento: