E' una cosa inaudita per i nostri tempi, eppure così come avvengono tante diverse atrocità, in Medio-Oriente avviene pure ciò.
Il papa ha subito voluto renderci partecipi delle sue laGrime e delle sue preghiere per tutti i cristiani perseguitati.............
PECCATO che questi uomini morti ammazzati e vilipesi non fossero cristiani, bensì, secondo i jihadisti, delle "semplici" spie. La religione non centra, ma quando compare una croce ben incastonata nella Storia come simbolo religioso, ecco che non si può non parlare di religione e cristiani. Ricordare il loro Cristo tramite quell'attrezzo dedito alla tortura è quantomeno macabro, è come ricordare JFK mimando un colpo di pistola ogni qualvolta si incontra un parente o se ne parla.
Mi fa sia ridere che penare la dichiarazione del capo dello Stato del Vaticano, perché per lui se uno viene crocefisso è per forza cristiano, quando a me risulta che i romani usassero questa tortura e pena di morte verso chiunque, così come mi risulta che i due ladroni ai lati di Gesù non fossero cristiani, ma tutto fa brodo, anzi fa comodo, per perorare la propria causa.
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