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14 giugno 2014

LUCA CANALI, dovevo aspettare la sua morte

Scusate se lo scopro ora, è tardi, perché lui è morto, ma come si suol dire, meglio tardi che mai, alla fine quello che conta è che io sia ancora in vita e possibilitato a scoprirlo!

Parlo di Luca Canali, grande mente pensante del "Novecento" (metto le virgolette perché io, in quanto pensante, reputo stupido suddividere il tempo in anni, decenni, secoli, ecc., come se ad es. fosse cambiato chissà cosa tra il 1989 e il 1990 o tra il 1999 e il 2000!), di cui potete trovare una bella descrizione sulle pagine del Corriere della Sera.

Queste parole lo avvicinano a me:

"Nella mia vita non ho mai incontrato un uomo più consapevolmente (vorrei dire virilmente, se non suonasse sessista) disperato di Luca Canali. La vita non ha senso. E neppure la morte ce l’ha. Dio non esiste. Il Diavolo fa ridere i polli. La sola verità è il corpo e la materia. È tutto lì. Non c’è altro. Non a caso Canali venerava Lucrezio, Leopardi e Joyce. Non che avessero qualcosa in comune (o forse sì), ma certo tutti e tre, e ciascuno in modo diverso, coltivavano un’idea non proprio idilliaca della condizione umana."

Un suo libro che può essere di interesse pubblico è il seguente:

PAX ALLA ROMA. Gli eterni vizi del potere.

".. Sono cose già viste, niente di nuovo sotto il sole, ma gli italiani non hanno imparato. In questo libro Luca Canali e Lorenzo Perilli ci mostrano come nelle parole degli antichi si possa ritrovare il nostro presente: ci dicono che la Storia non è "maestra di vita" ma, parafrasando Joyce nell'Ulysses, "un incubo" dal quale stiamo ancora cercando invano di svegliarci."

Perché questa scelta?
Perché ogni anno ci sono commemorazioni, e si dice che bisogna imparare dalla storia (o Storia).
Mah, sinceramente non capisco cosa ci sia da imparare. Dagli errori? Ma questi vengono sempre ripetuti! Nessuno, purtroppo, si interroga sul PERCHE' questi vengano costantemente ripetuti.
Bisogna capire che pur passando il tempo, la società rimane sempre impostata nella stessa maniera, l'umanità continua a venire divisa dagli Stati e che ogni Stato vuole esercitare potere dentro i propri confini e purtroppo anche fuori. Ogni Stato cerca risorse all'estero e spesso litiga con gli altri Stati, e ogni Stato dispone di un esercito. Traete voi le vostre conclusioni..

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